Come scegliere l’impianto di riscaldamento adatto alla propria casa? Meglio un impianto di riscaldamento domestico a legna o con caldaia? Quali sono i pro e i contro di queste opzioni e quali, invece, i migliori sistemi per riscaldare casa inquinando poco? Risparmio energetico, rispetto per l’ambiente e contenimento dei costi sono parole chiave quando si effettua questo tipo di ricerca. Esistono diverse soluzioni, dal riscaldamento a pavimento, a parete o a soffitto, fino all’utilizzo dei pellet. Ne parliamo in questa guida.

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Impianto di riscaldamento domestico: guida alla scelta

Impianto di riscaldamento domestico: guida alla scelta

Come scegliere l’impianto di riscaldamento adatto alla propria casa? Meglio un impianto di riscaldamento domestico a legna o con caldaia? Quali sono i pro e i contro di queste opzioni e quali, invece, i migliori sistemi per riscaldare casa inquinando poco? Risparmio energetico, rispetto per l’ambiente e contenimento dei costi sono parole chiave quando si effettua questo tipo di ricerca. Esistono diverse soluzioni, dal riscaldamento a pavimento, a parete o a soffitto, fino all’utilizzo dei pellet. Ne parliamo in questa guida.

Scegliere un impianto di riscaldamento: cosa bisogna sapere

Individuare l’impianto di riscaldamento ideale per la casa in cui si vive equivale a garantirsi un risparmio energetico, ambientale ed economico. 

  • Il punto di partenza può apparire scontato, ma la scelta non può prescindere dall’analisi delle caratteristiche dell’edificio
  • Altrettanto importante è la valutazione delle specifiche esigenze di un nucleo familiare: infatti, non esiste un impianto di riscaldamento in assoluto migliore di un altro. 
  • Bisogna poi tenere conto del fatto che la scelta di un impianto più performante (sebbene più costoso) può rappresentare un vero e proprio investimento. Un miglioramento dell’efficienza energetica, infatti, comporta anche l’aumento del valore dell’immobile. 
  • La scelta del tipo di impianto di riscaldamento domestico, infine, può essere influenzata anche dalla possibilità di usufruire di agevolazioni statali. Ad esempio è bene sapere che, per quanto riguarda gli impianti a pompa di calore, l’agevolazione al 110% è fruibile per la sostituzione integrale o parziale di impianti ad alta efficienza, anche con sistemi geotermici. Risulta essere agevolabile al 110% anche la sostituzione di scaldacqua tradizionali con modelli a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Impianto di riscaldamento: le soluzioni più interessanti

Come abbiamo detto, quando si valuta la scelta di un impianto di riscaldamento, bisogna valutare costo iniziale e incentivi applicabili. In sede di ristrutturazione di un immobile si può beneficiare dell’Ecobonus, un’agevolazione fiscale di cui si può usufruire anche per gli impianti che sfruttano fonti di energia alternativa. 

Vediamo quali sono gli impianti di riscaldamento più interessanti in commercio.

1. Impianto di riscaldamento a pavimento

Questa soluzione è presente ormai da anni nelle case italiane e sfrutta un sistema radiante a pannelli. Evoluzione del sistema a battiscopa, rispetto a quest’ultimo presenta dei vantaggi innegabili: non è ingombrante, non solleva polvere e consente di avvicinare i mobili alle pareti.
Questo sistema lavora a temperature basse ed agisce su conduttori elettrici o direttamente sulle tubazioni. Al fine di far funzionare un impianto di riscaldamento a pavimento, è necessario che venga installato un termostato per ogni ambiente da riscaldare. Il consiglio è quello di lasciare il pavimento sempre in funzione nei mesi rigidi, per evitare di impegnare troppa potenza per riportarlo a regime. Una volta in funzione, infatti, il calore si distribuisce in maniera uniforme e gli ambienti si riscaldano molto velocemente. 
I costi di installazione vengono stimati tra i 70 e gli 80 euro per metro quadrato, mentre il risparmio su ogni bolletta è pari al 25% rispetto ai sistemi tradizionali. 

2. Impianto di riscaldamento elettrico

Questa soluzione è ideale per emanciparsi dal gas e risulta ottimale se l’elettricità viene prodotta tramite fonti rinnovabili, ad esempio tramite impianto fotovoltaico (sfruttando l’energia solare accumulata durante il giorno). Sfruttando il riscaldamento elettrico si può risparmiare in base alla quantità di energia autoprodotta, fino ad annullare interamente i costi di esercizio.
In questo modo si risparmia sui costi in bolletta e si può godere degli incentivi statali. Rispetto agli impianti tradizionali, inoltre, non si spende per la caldaia né per la sua installazione. I benefici si annullano se si utilizza solo l’elettricità senza disporre del fotovoltaico. Il costo dell’impianto varia in base ai materiali scelti. 

3. Riscaldamento a soffitto o a parete

Questa soluzione prevede l’installazione di serpentine radianti che vengono isolate tramite lastre in cartongesso. Lo spazio occupato è ridotto e il calore si distribuisce uniformemente. I pannelli possono essere installati nelle pareti o direttamente nel soffitto.
Il funzionamento è quello che deriva dalla radiazione termica incidente: non si punta sulla circolazione dell’aria, ma sull’irraggiamento delle superfici della stanza. Le pareti assorbono fino al 90% delle radiazioni e diffondono in maniera uniforme il calore.
Il costo è di poco superiore rispetto a quello del riscaldamento a parete e può arrivare a sfiorare i 100 euro per ogni metro quadrato. A questa spesa va aggiunta la manodopera. Il risparmio stimato è di circa il 2% per ogni °C in meno nella temperatura di mandata. 

4. Riscaldamento a infrarossi

Anche nel caso del riscaldamento a infrarossi non si agisce sull’aria, ma irraggiando le superfici della stanza tramite onde elettromagnetiche. Come per gli impianti a pavimento o a soffitto, il calore non si disperde e non viene sollevata polvere.
Tra i vantaggi di questo impianto si segnalano i costi irrisori di manutenzione e un risparmio che sfiora il 50% rispetto ai sistemi con caldaia. Di contro la spesa iniziale da sostenere è più alta, seppur variabile, in confronto a quella di ogni altra tipologia di impianto.

5. Impianto di riscaldamento a pellet

Il riscaldamento a pellet è, oggi, uno dei sistemi più a basso consumo e ad alto rendimento. Questa può essere considerata l’evoluzione di un impianto di riscaldamento a legna, che negli anni ha assunto livelli di efficienza e rendimento elevati.
I sistemi moderni si sostituiscono in tutto e per tutto ai classici impianti di riscaldamento, inoltre consentono di avere acqua calda costante e immediata. Questa viene infatti scaldata all’interno di un boiler alimentato dal calore del fuoco generato. Bruciando il pellet, il calore generato dalla combustione viene diffuso nell'ambiente mediante ventole o tubi di scambio calore.
Di contro va detto che questo tipo di impianto di riscaldamento richiede un investimento iniziale elevato rispetto ad una stufa a legna, grandi spazi per l’installazione e non può essere utilizzato senza corrente elettrica.

6. Impianto di riscaldamento con caldaia e radiatori

La soluzione tradizionale che prevede l’installazione di una caldaia continua ad essere, ancora oggi, la più diffusa nelle abitazioni italiane. Il binomio radiatori-caldaia è noto a tutti. Il calore viene diffuso dalla caldaia ai termosifoni collocati sulle pareti dei singoli ambienti.
La temperatura è regolabile tramite le valvole termostatiche, che possono essere aperte o chiuse sui singoli caloriferi in ogni ambiente. Questo sistema prevede, ovviamente, l’utilizzo del gas e necessità di manutenzione periodica.
Presenta però anche molti vantaggi: dalla ecosostenibilità delle moderne caldaie a condensazione alla efficienza energetica, senza dimenticare la possibilità di usufruire di importanti detrazioni fiscali

Stai pensando di installare una caldaia?

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