Una scarsa efficienza della climatizzazione degli ambienti con eventuali sprechi di energia dipendono spesso da un errato utilizzo del termostato, il dispositivo grazie al quale è possibile gestire l’impianto e regolare la temperatura. In questa guida scopriremo le 6 regole d’oro su come impostare il termostato per risparmiare.

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Come impostare il termostato correttamente: 6 regole per risparmiare

Come impostare il termostato correttamente: 6 regole per risparmiare

Una scarsa efficienza della climatizzazione degli ambienti con eventuali sprechi di energia dipendono spesso da un errato utilizzo del termostato, il dispositivo grazie al quale è possibile gestire l’impianto e regolare la temperatura. In questa guida scopriremo le 6 regole d’oro su come impostare il termostato per risparmiare.

Impostare termostato: come farlo correttamente

È diventato uno strumento ormai indispensabile delle nostre case: senza termostato ambientale, infatti, è sempre più difficile accendere e spegnere (ma soprattutto gestire in modo efficiente) gli impianti di riscaldamento e regolarne la temperatura. Un uso corretto del termostato, quindi, è fondamentale se vogliamo evitare sprechi: l’efficienza dei caloriferi in casa dipende infatti in larghissima parte da un suo errato utilizzo.   

Per questo motivo, sapere come impostare il termostato del riscaldamento è essenziale per gestire i consumi domestici e risparmiare.  

Di seguito scopriamo un breve vademecum

1. Imposta la temperatura ideale

Qual è la giusta temperatura per impostare un termostato? Spesso è una questione di buon senso e dipende molto dalla valutazione dei reali bisogni: meglio indossare qualche maglione di lana in più, che non avere temperature caraibiche in pieno inverno. Sarebbe solo uno spreco di energia, soldi e salute.  
La temperatura ideale per un ambiente confortevole e salubre in casa non dovrebbe superare di solito i 19-20 gradi. Bisogna tener presente che per ogni grado in più si stima che i consumi in bolletta aumentino del 7%. Regolare un termostato su temperature troppo alte (ad esempio, sui 25 gradi), inoltre, comporta sbalzi termici rilevanti quando si esce e aumenta il rischio di ammalarsi.  

Assicuriamoci che il riscaldamento sia accesso tutto il giorno anche di notte o quando non siamo in casa: il segreto per risparmiare è quello di fissare una temperatura minima accettabile sotto la quale il riscaldamento si avvierà, ma non inferiore di 4-5 gradi rispetto alla temperatura normalmente impostata nelle ore diurne o durante la nostra permanenza in casa. Un errore comune è invece pensare di regolare il termostato su temperature basse quando siamo fuori casa e su temperature alte quando la abitiamo, spegnendo la caldaia durante le ore notturne. In questo caso gli sbalzi eccessivi produrranno un inutile spreco d’energia: la caldaia infatti dovrà lavorare di più per raggiungere la temperatura desiderata.

2. Regola le valvole termostatiche 

Impostare correttamente la temperatura di un termostato significa anche riscaldare ogni stanza in modo diverso con l’aiuto delle moderne valvole termostatiche

  • In soggiorno bastano circa 20-22 gradi,  
  • in camera da letto (erroneamente uno degli ambienti più riscaldati) ne sono sufficienti 16-18, che diventano 22 nella cameretta dei bambini.  
  • In bagno la temperatura media dovrebbe aggirarsi intorno ai 23-24 gradi,  
  • mentre in cucina si può arrivare anche a 18-19 gradi, vista la presenza di altre fonti di calore come quello del gas per cucinare. 

3. Attenzione alla posizione del termostato

Hai regolato correttamente il termostato, ma la temperatura raggiunta nella stanza non è quella impostata? Controlla la posizione del termostato: non deve essere coperto da tende o mobili. Infatti, quando non si diffonde, il calore finisce per accumularsi. In questi casi il sensore rileverà una temperatura più elevata e ridurrà la portata dell’acqua di riscaldamento prima che si possa raggiungere la temperatura desiderata. La stessa situazione potrebbe verificarsi anche in presenza di nicchie per termosifoni o nel caso in cui non vi sia un’adeguata distanza tra il davanzale della finestra e il termostato. 

4. Fai una buona manutenzione

Mai trascurare la corretta e costante manutenzione del dispositivo. Come? Bastano poche e piccole azioni, come controllare i filtri e accertarsi che funzionino regolarmente. L’importante è pulirli con cadenza annuale magari affidandosi all’intervento di un tecnico specializzato.

5. Occhio alle dispersioni di calore

Troppo caldo o aria viziata? Non commettere l’errore di lasciare le finestre aperte troppo a lungo: otterrai solo un’inutile dispersione di calore e, per riscaldare nuovamente la stanza e fare in modo che il calore torni ad accumularsi, sarai costretto a usare altro gas con ulteriori consumi e costi in bolletta. Limita l’apertura delle finestre per il ricambio d’aria a non più di 10 minuti, evita gli spifferi e isola balconi e finestre con tendaggi spessi.

6. Regola bene la temperatura dell’acqua calda

Un altro aspetto fondamentale per capire come impostare bene un termostato riguarda la corretta regolazione della temperatura dell'acqua calda. In un impianto con i tradizionali termosifoni, la temperatura oscillerà tra 60 e 70 gradi, fino ad arrivare a valori decisamente più bassi sui 30-35 gradi in un presenza di un impianto a pannelli radianti come quello a pavimento.

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