La veranda è un ambiente molto utile e versatile ma, quando arriva l’inverno, tende a diventare molto fredda. Per poterla sfruttare anche durante la stagione invernale garantendo il giusto comfort, è necessario quindi trovare il sistema di riscaldamento più adatto. Ecco alcune idee su come riscaldare una veranda esterna.

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Consigli per riscaldare una veranda (risparmiando)

Consigli per riscaldare una veranda (risparmiando)

La veranda è un ambiente molto utile e versatile ma, quando arriva l’inverno, tende a diventare molto fredda. Per poterla sfruttare anche durante la stagione invernale garantendo il giusto comfort, è necessario quindi trovare il sistema di riscaldamento più adatto. Ecco alcune idee su come riscaldare una veranda esterna.

Come riscaldare una veranda in modo economico

Per sua stessa composizione, una veranda chiusa mediante una struttura in alluminio (o legno) e vetrate tende a subire una elevata dispersione di calore, per questo motivo è essenziale dotarla del sistema di riscaldamento più adeguato per poterla sfruttare anche durante i mesi invernali.  

Una nota importante: pretendere di ricreare lo stesso comfort o una temperatura simile a quella presente in casa non è né ecologico né conveniente a livello di consumi. Chiarito questo punto, va detto che, oltre a far installare coperture telescopiche e tendaggi, per riscaldare una veranda in modo economico, l’ideale è ricorrere a riscaldamento ad irraggiamento: stufe, bracieri o lampade a infrarossi. Costano poco e garantiscono il giusto tepore.

Vediamo alcuni esempi. 

1. Riscaldare la veranda con camini a bioetanolo

Le moderne stufe a bioetanolo, dal design elegante e minimal, potrebbero rappresentare la soluzione giusta per riscaldare una veranda chiusa a vetri: sono dotate di una buona potenza termica e costano poco, visto i prezzi contenuti del combustibile.  

Si tratta di camini o bracieri che producono calore per irraggiamento e per i quali è necessario prevedere un adeguato ricambio d’aria: essendo sprovvisti di canna fumaria si rischierebbe infatti di rendere l’aria tossica. È un metodo conveniente oltre che ecologico (il bioetanolo è un combustibile naturale) in grado di ricreare un ambiente accogliente e rilassante. 

2. Riscaldare la veranda a vetri con stufe a legna o a pellet

Tra le varie tipologie di impianto di riscaldamento per godersi il tepore della propria veranda, ci sono le classiche stufe in ghisa o maiolica. Il calore generato da legna o pellet è più intenso e dura più a lungo, anche se, va detto, occorre più tempo per avviare la combustione. Inoltre, in tal caso è necessario adottare anche una particolare cura nella pulizia della stufa dopo il suo utilizza.
Il sistema rende necessaria l’installazione di una canna fumaria, quindi nonostante sia una soluzione abbastanza economica grazie ai costi contenuti del pellet, l’investimento iniziale potrebbe essere significativo. Questo tipo di sistema si adatta bene ad ambienti in cui si ha l’esigenza di un calore intenso, ma anche diffuso e continuativo.

3. Riscaldare la veranda esterna con braciere a legna

Un’alternativa ai biocamini, sono i bracieri a legna: facili da montare e pratici da usare. Si tratta anche in questo caso di un sistema a irraggiamento (il più elementare), capace di diffondere nell’ambiente circostante un piacevole tepore attraverso l’uso di contenitori in ghisa dove accendere con la legna un piccolo falò.
Sono le soluzioni ideali per verande di piccole dimensioni, ma bisogna ricordare di far installare delle ventole per il ricircolo d’aria nel caso in cui la terrazza fosse sprovvista di prese d’aria verso l’esterno.

4. Riscaldare la veranda con stufe a GPL 

Per chi si chiede invece come riscaldare la veranda più velocemente, la risposta sono le stufe alimentate da Gpl (contenuto in bombole molto economiche).
Tali stufe sono dotate di ruote e, quindi, molto facili da spostare. Sul mercato ne esistono diversi modelli: da quelle a fungo (utilizzate anche nei bar e ristoranti all’aperto) alle stufe dal design più moderno, che ben si combinano con i diversi stili di arredamento.
Richiedono una particolare attenzione alla pulizia e alla manutenzione degli ugelli, necessarie per garantire la sicurezza dell’impianto.

5. Riscaldare una veranda con stufe elettriche e lampade infrarossi

Le stufe elettriche sono altrettanto comode ed efficaci, ma risultano essere anche più sicure, dal momento che non utilizzano fiamme libere. Rappresentano la soluzione ideale per la rapidità con cui riescono a scaldare gli ambienti e i costi contenuti.
Funzionano per irraggiamento e sono perfette per piccole verande senza canna fumaria, ma consumano molta energia, quindi sono consigliabili solo per un uso sporadico.  

Da non sottovalutare anche le lampade a infrarossi, capaci di generare un intenso calore e di garantirne una distribuzione omogenea. Si possono orientare in base ai propri bisogni e diffondono il calore senza creare umidità.

6. Riscaldare la veranda con una pompa di calore

Sia le lampade che le stufe elettriche riescono a riscaldare l’ambiente in maniera localizzata e intensa, ma spesso i consumi elettrici sono elevati. L’alternativa più economica e sostenibile è quella rappresentata dall’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.  

7. Riscaldare la veranda con il riscaldamento a pavimento  

Se i sistemi a irraggiamento non sono sufficienti, meglio puntare sul riscaldamento a pavimento. È la soluzione ideale soprattutto se l’ambiente esterno viene usato come una camera in più anche durante i mesi invernali. Il sistema diffonde calore in maniera omogenea, costante ed efficace senza risultare ingombrante. 

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