Sviluppo sostenibile: l’Agenda 2030 in 17 punti
Che cos'è lo sviluppo sostenibile? Quali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e perché sono così importanti per le future generazioni? Ne parliamo in questo articolo.
Sviluppo sostenibile: definizione
Era il 1987 quando la Commissione Brundtland, una sub-organizzazione delle Nazioni Unite, pubblicò il report che avrebbe messo al centro dell'opinione pubblica il termine "sviluppo sostenibile". La commissione era stata istituita con l'aspirazione di proporre strategie di conservazione ambientale a lungo termine, stabilendo obiettivi da raggiungere entro e oltre l'anno 2000, con la cooperazione tra nazioni sviluppate e in via di sviluppo. Trentacinque anni più tardi, gli obiettivi si sono evoluti.
Ora il concetto di sviluppo sostenibile ha un posto di primo piano nel dibattito politico internazionale ed è, se non al centro, quanto meno all'interno dell'agenda politica della maggior parte delle nazioni al mondo.
La più chiara e rilevante definizione di “sviluppo sostenibile” fu data proprio dalla Commissione Brundtland, negli anni Ottanta. Ecco come lo definiva il report:
Lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere l’abilità delle future generazioni di vedere i propri bisogni soddisfatti
Il concetto di “bisogni”, in particolare dei bisogni del Sud del mondo, introduce il concetto dell’equità intergenerazionale, ossia della capacità di garantire le stesse risorse e opportunità godute da una generazione anche alle generazioni future.
Per decenni, infatti, lo sviluppo si è concentrato esclusivamente sulla massimizzazione del profitto, con poco riguardo per il graduale impoverimento delle risorse e i pericolosi effetti sull’ambiente, che hanno oggi assunto la dimensione di una vera e propria emergenza ambientale e climatica.
L’economia sostenibile, invece, mette al centro il miglioramento della qualità della vita delle persone e accende i riflettori sugli effetti ambientali e sociali delle scelte effettuate dai piccoli attori locali quanto dai grandi protagonisti internazionali.
Che cos’è l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile?
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è stata lanciata nel 2015, nel contesto del Summit delle Nazioni Unite tenutosi a New York. L’Agenda 2030 immagina “un mondo di rispetto universale per i diritti e la dignità umani, la legge, la giustizia, l’uguaglianza e la non-discriminazione”, ed è stata pensata per guidare le azioni dei leader mondiali nei quindici anni successivi alla sua stesura.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile: Agenda 2030
L’Agenda 2030 trova le sue fondamenta nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e pone un’enfasi particolare sulla responsabilità di tutti gli Stati di rispettare, proteggere e promuovere i diritti dei propri cittadini.
Si articola in 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, che affrontano le grandi sfide per il futuro dei Paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo. Quali sono questi obiettivi?
Obiettivo 1: Povertà
Porre fine alla povertà ovunque e in tutte le sue forme.
Ad oggi, viene considerata “in povertà” la popolazione globale che vive con meno di 1.25 dollari al giorno, ossia più di 800 milioni di persone nel mondo, tra cui molte prive di accesso a cibo, acqua potabile e sanità. Circa l’80% degli abitanti dell’Asia meridionale a dell’Africa sub-sahariana vivono sotto la soglia di povertà.
Obiettivo 2: Alimentazione
Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile.
La sicurezza alimentare è determinata dalla disponibilità e l’accesso a risorse alimentari sufficienti e nutritive. Oggi nel mondo c’è una grande disproporzione tra cibo prodotto – che sarebbe più che sufficiente a sfamare la popolazione mondiale – e numero di persone che patisce la fame, circa l’8.9% della popolazione mondiale. Questo contrasto è dovuto dall’alto spreco alimentare che avviene nell’agricoltura e nei Paesi sviluppati.
Obiettivo 3: Salute
Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti, a tutte le età.
Il terzo obiettivo di sviluppo sostenibile mira a ridurre la mortalità materna e infantile, combattere le epidemie di malattie infettive nel mondo, estendere l’accesso alla sanità e ai medicinali.
Obiettivo 4: Istruzione
Offrire un’istruzione di qualità inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento per tutti e a tutte le età.
L’analfabetismo tra gli adulti raggiunge picchi del 34,7% nell’Africa sub-sahariana e del 27,1% nell’Asia meridionale. Si tratta delle percentuali più alte al mondo.
Obiettivo 5: Uguaglianza di genere
Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne.
Il quinto obiettivo per lo sviluppo sostenibile orienta le azioni da compiere per eliminare la discriminazione e la violenza contro le donne e il loro sfruttamento, facilitarne la partecipazione alla vita pubblica, offrire uguali opportunità di istruzione, lavoro e leadership, e garantir loro i diritti riproduttivi e l’accesso agli strumenti di pianificazione familiare.
Obiettivo 6: Acqua
Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti.
Nel 2017, 785 milioni di persone non avevano neanche una fonte d’acqua potabile raggiungibile in 30 minuti dalla loro abitazione. A causa dei cambiamenti climatici, si calcola che, entro il 2025, metà della popolazione mondiale vivrà in zone a stress idrico, ossia in una condizione (temporanea o prolungata) di assenza di acqua.
Obiettivo 7: Energie rinnovabili
Assicurare l’accesso all’energia pulita, a buon mercato, affidabile e sostenibile per tutti.
L’approvvigionamento energetico è uno dei temi più urgenti del futuro. I combustibili fossili hanno dimostrato di avere effetti estremamente dannosi per l’ambiente e sono una risorsa in rapido esaurimento, per cui l’obiettivo di sviluppo sostenibile è transitare rapidamente a forme energetiche rinnovabili.
Ma quali sono le fonti energetiche rinnovabili? L’energia eolica e l'energia solare stanno gradualmente sostituendo i combustibili fossili, ma vento e impianti fotovoltaici sono ancora lontani dal rimpiazzare petrolio, carbone e gas naturale. La loro incidenza nella produzione di energia può variare di molto in base al Paese: secondo una stima del 2020, dell’energia consumata in Islanda, ben l’83,7% proviene da fonti rinnovabili. Sopra il 60% si trovano anche la Norvegia e la Svezia, mentre l’Italia si attesta su un 20,4%, poco sotto la media europea del 22,1%.
Obiettivo 8: Crescita economica
Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti.
L’ottavo obiettivo per lo sviluppo sostenibile riguarda il sostegno alla crescita economica pro capite, con l’incremento del livello di produttività economica e la nascita di nuove piccole e medie imprese e di nuovi posti di lavoro.
Obiettivo 9: Innovazione
Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione.
Costruire infrastrutture moderne è un passaggio fondamentale per sostenere la crescita delle periferie, e va di pari passo con gli incentivi alla ricerca scientifica e tecnologica e l’innovazione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
Obiettivo 10: Disuguaglianze tra i Paesi
Ridurre le disuguaglianze tra i Paesi.
Una delle diseguaglianze più nette nel mondo è quella tra Paesi del Nord e del Sud globale. Basti guardare a un dato come l’aspettativa di vita, pari a 84 anni in Giappone e a soli 52 anni in Sierra Leone. La mortalità infantile è del 0.21% in Islanda, ma del 12,7% in Somalia, dove più di un bambino su dieci muore prima di aver compiuto cinque anni.
Obiettivo 11: Inclusività
Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili.
L’undicesimo obiettivo di sviluppo sostenibile si prefigge di allargare l’accesso ad abitazioni sicure ed economicamente accessibili, così come a mezzi di trasporto adeguati nell’ottica di un’urbanizzazione etica, che implementi piani di inclusione, di resilienza ai disastri naturali e di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
Obiettivo 12: Modelli di consumo sostenibili
Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
Sono sostenibili quei modelli di consumo e di produzione che abbattono gli sprechi, ottimizzano lo sfruttamento delle risorse e gestiscono gli scarti in modo da minimizzarli e ridurne l’impatto sulla vita umana e sull’ambiente.
Obiettivo 13: Cambiamento climatico
Agire urgentemente per combattere il cambiamento climatico e il suo impatto.
Questo obiettivo per lo sviluppo sostenibile riguarda il rafforzamento della capacità di adattarsi agli effetti avversi del cambiamento climatico, compresi i disastri naturali. Mira a migliorare la consapevolezza sul cambiamento climatico e a favorire l’implementazione del Framework sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite.
Obiettivo 14: Oceani
Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile.
Quello marittimo è uno degli ecosistemi più danneggiati dall’azione umana. L’80% dell’inquinamento marino è dovuto a scarti dell’agricoltura, pesticidi e liquami non trattati, comprese le plastiche.
Obiettivo 15: Ecosistemi e biodiversità
Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri.
Parliamo di gestione sostenibile delle foreste, lotta alla desertificazione, alla degradazione del territorio e alla perdita della biodiversità.
Il quindicesimo obiettivo di sviluppo sostenibile punta dunque i riflettori sui rischi della deforestazione e, più in generale, sulla necessità di politiche di conservazione degli ecosistemi. La perdita della biodiversità ha anche effetti economici e sociali, in quanto gli esseri umani sono dipendenti da varie piante, animali e organismi da cui ricavano materiali di costruzione, cibo e medicinali.
Obiettivo 16: Società pacifiche
Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli.
Questo obiettivo per lo sviluppo sostenibile mira alla riduzione dei conflitti e della circolazione di armi, al rafforzamento delle istituzioni nazionali e alla cooperazione tra paesi.
Obiettivo 17: Collaborazioni globali
Rinforzare l’attuazione e rivitalizzare le collaborazioni globali per lo sviluppo sostenibile.
Infine, l’ultimo obiettivo di sviluppo sostenibile riguarda la creazione di collaborazioni globali per l’istituzione di strumenti finanziari e tecnologici per l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030.
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