Era il 1979 quando venne installato il primo impianto fotovoltaico in Italia. Da allora si è assistito a una crescita esponenziale, anche grazie ai diversi incentivi messi a disposizione dallo Stato, con un’accelerazione più evidente tra il 2005 e il 2015. Secondo le statistiche trimestrali sul settore fotovoltaico in Italia del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), nel primo trimestre del 2023 risultano in esercizio nel nostro Paese circa 1.329.000 impianti per una potenza complessiva superiore a 26 GW.  

Ma qual è la situazione oggi nel nostro Paese? Quanti sono gli impianti fotovoltaici in Italia e in quali settori viene utilizzato il fotovoltaico? In questa guida, vediamo i dati aggiornati e una panoramica sul fotovoltaico nel nostro Paese, dalle origini del suo sviluppo fino agli ultimi dati del GSE per il primo trimestre del 2023.

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Fotovoltaico in Italia: qual è la diffusione degli impianti solari?

Fotovoltaico in Italia: qual è la diffusione degli impianti solari?

Era il 1979 quando venne installato il primo impianto fotovoltaico in Italia. Da allora si è assistito a una crescita esponenziale, anche grazie ai diversi incentivi messi a disposizione dallo Stato, con un’accelerazione più evidente tra il 2005 e il 2015. Secondo le statistiche trimestrali sul settore fotovoltaico in Italia del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), nel primo trimestre del 2023 risultano in esercizio nel nostro Paese circa 1.329.000 impianti per una potenza complessiva superiore a 26 GW.  

Ma qual è la situazione oggi nel nostro Paese? Quanti sono gli impianti fotovoltaici in Italia e in quali settori viene utilizzato il fotovoltaico? In questa guida, vediamo i dati aggiornati e una panoramica sul fotovoltaico nel nostro Paese, dalle origini del suo sviluppo fino agli ultimi dati del GSE per il primo trimestre del 2023.

La diffusione del fotovoltaico in Italia: cenni storici

  • Come detto in apertura, era il 1979 quando, nel nostro Paese, venne installato il primo impianto fotovoltaico al Passo della Mandriola, tra gli Appennini, con una potenza di 1 kw. 
  • Da allora, il nostro Paese ha fatto molti passi in avanti, con spinte più vigorose a partire dagli anni ’80 e con un’accelerazione negli anni ’90, con la diffusione dei pannelli fotovoltaici domestici.  In quegli anni, l’Italia ha iniziato la corsa al fotovoltaico, con investimenti ingenti per lo sviluppo del settore.  
  • È proprio in quest’ottica che, dai primi anni 2000 e, in particolare, con l’approvazione del Conto Energia, il programma europeo di incentivazione della produzione di energia da impianti fotovoltaici connessi alla rete, si è assistito a un’ulteriore accelerazione.
    Diversi i fattori che hanno reso tutto questo possibile, tra i quali ci sono: una maggiore sensibilità per l’ambiente e i cambiamenti climatici, tematiche ormai care all’Europa e all’Italia e i conseguenti incentivi e detrazioni fiscali per il fotovoltaico messi a disposizione negli anni.
  • Il trend positivo continua, con più di 1 milione di impianti installati a fine 2021, con un incremento della potenza complessiva (+4%) rispetto al 2020.  

Oggi, l’energia solare in Italia assume un ruolo fondamentale nel processo e nell’accelerazione della transizione energetica, anche tenendo conto degli obiettivi dell’Unione Europea. Tra questi, la decarbonizzazione e la riduzione, entro il 2030, del fabbisogno di energia primaria europeo del 32,5%.

Quanti impianti fotovoltaici ci sono in Italia e dove si trovano

Gli impianti fotovoltaici in Italia che risultano operativi secondo i dati del GSE del primo trimestre del 2023 sono circa 1.329.000 impianti (+8,4% rispetto alla fine del 2022), per una potenza complessiva superiore a 26 GW (poco meno di 1,1 GW incrementali rispetto alla fine del 2022, per una variazione pari a +4,4%) 

La diffusione ha registrato un aumento soprattutto quando si parla di impianti residenziali. Effetto, probabilmente, dei diversi incentivi messi a disposizione dal governo per l’installazione dei pannelli solari per la produzione di energia domestica. A seguire, con circa 100.000 impianti, è il settore terziario.  

  • La maggiore concentrazione di impianti fotovoltaici si ha al Nord, che ne detiene il 55%.
  • Al Sud e al Centro, invece, si parla rispettivamente del 28% e del 17%.  

La distribuzione geografica in Italia, però, non è così semplice perché non dipende esclusivamente dal numero di impianti fotovoltaici presenti, ma anche dalla potenza installata.

Per esempio,

  • il numero maggiore di impianti si trova in Lombardia (oltre 145.000) e in Veneto (più di 130.000), e in Emilia Romagna.
  • Tuttavia, è la Puglia a detenere il primato, in Italia, per potenza installata con 2,9 GW.  

Nel 2021 sono stati 251 i MW in più rispetto all’anno precedente. Nel complesso, la capacità fotovoltaica italiana sale a 22,5 GW.  

Come abbiamo visto: 

  • sul podio la Puglia con 2943 MW,
  • seguita da Lombardia (2711 MW),
  • Emilia Romagna (2.269 MW),
  • Veneto (2.213 MW),
  • Piemonte (1.785 MW).  

Un altro dato interessante tratto dal rapporto GSE riguarda il numero di impianti fotovoltaici realizzati in Italia, che risulta triplicato nel 2023 rispetto al 2022. Una maggiore crescita si è registrata per gli impianti fino a 20 kw. Un dato interessante, che dimostra quanto i recenti incentivi statali (come il Superbonus, il bonus ristrutturazione o il credito di imposta per l’installazione di sistemi di accumulo) abbiano offerto un aiuto concreto in termini economici.  

Una news: inaugurato in Sicilia il più grande parco agrivoltaico d’Italia

A proposito di energie rinnovabili e, in particolare, dello sviluppo del fotovoltaico nel nostro Paese, riportiamo che Engie ha recentemente inaugurato il più grande parco agrivoltaico d'Italia.  

Questo progetto innovativo unisce la produzione di energia rinnovabile alle colture agricole. L'energia generata viene immessa nella rete nazionale e sarà utilizzata per alimentare le attività di Amazon in Italia, coprendo ben l'80% delle necessità di questo gigante dell'e-commerce. 

  • Questo impianto è situato su una superficie di 115 ettari a Mazara del Vallo, nella provincia di Trapani. È il primo di due impianti di energia rinnovabile annunciati da ENGIE.
  • Il secondo previsto a Paternò, in provincia di Catania: per questo si prevede l'entrata in funzione entro il 2023.  

Nel complesso, questi due impianti avranno una capacità produttiva massima di 104 MW e permetteranno di ridurre le emissioni di CO2 di oltre 62.000 tonnellate all'anno. 

Prospettive per il fotovoltaico in Italia

La diffusione del fotovoltaico in Italia è legata a doppio filo con gli obiettivi dell’Unione Europea, che aspira alla neutralità climatica (zero emissioni di CO2) entro il 2050, a partire dalla riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030.  

La lotta contro la crisi climatica ed energetica ha registrato un nuovo slancio con la conferma del piano REPowerEU, il quale tiene conto anche delle nuove esigenze emerse dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. Si aggiunge, quindi, l’obiettivo di azzerare la dipendenza energetica dalla Russia entro il 2027.  

Il tutto passa proprio per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, con particolare riferimento al fotovoltaico. Tra gli obiettivi, l’obbligo di installazione di impianti fotovoltaici:  

  • entro il 2026 per i nuovi edifici commerciali e pubblici con un’area superiore a 25 metri quadrati (entro il 2027 per quelli già esistenti); 
  • entro il 2029 sugli edifici residenziali.  

La situazione nel nostro Paese sembra proseguire un trend positivo.

  • I dati di febbraio 2023 evidenziano una crescita rispetto allo stesso mese del 2022, con una potenza fotovoltaica installata di 375,6 MW.  
  • Non solo l’installazione di pannelli solari residenziali: anche le aziende, infatti, sembrano dimostrare un sempre maggiore interesse per il fotovoltaico.  Una situazione che, secondo i dati Terna (Rete elettrica nazionale), ha portato a un calo del 2,2% dei consumi elettrici italiani a febbraio 2023 rispetto a febbraio 2022. Questo perché l’autoconsumo dato dall’installazione di impianti fotovoltaici (nonché, come vedremo, di sistemi di accumulo dell’energia) consente una maggiore indipendenza dalla rete elettrica nazionale. 

Fotovoltaico in Italia e sistemi di accumulo 

Grazie all’introduzione dei bonus edilizi (come Superbonus ed Ecobonus), ma anche ad un’agevolazione completamente dedicata all’installazione che era stata introdotta con la Legge di Bilancio 2022, nel 2023 l’installazione di sistemi di accumulo (SdA) è cresciuta, con 311.189 sistemi di accumulo installati, per una potenza complessiva di 2.329 MW e una capacità massima di 3.946 MWh. 

Un sistema di accumulo per un impianto fotovoltaico è un dispositivo progettato per immagazzinare l'energia elettrica prodotta dai pannelli solari. In pratica, consente di conservare l’energia e di sfruttarla al momento del bisogno.  
Questo consente al sistema di accumulare energia durante il giorno, quando l'impianto fotovoltaico produce energia in eccesso rispetto al consumo immediato. Durante la notte (o in caso di condizioni atmosferiche sfavorevoli), quando l'impianto fotovoltaico non produce energia sufficiente, le batterie forniscono l'energia immagazzinata per alimentare gli elettrodomestici, l'illuminazione o altri dispositivi dell'edificio. 

Da questo punto di vista, oltre all’installazione dei pannelli solari, anche l’installazione dei sistemi di accumulo è fondamentale per aumentare l'autoconsumo dell'energia solare prodotta. E in questo modo gli edifici residenziali, ma anche le aziende e le imprese, possono ridurre la dipendenza dalla rete elettrica. 

Ora, però, l’installazione di tali sistemi potrebbe vedere una battuta d’arresto. Questo a causa delle modifiche o della riduzione di incentivi statali che consentono un risparmio economico per l’acquisto di sistemi di questo tipo.

I vantaggi di un impianto fotovoltaico in Italia

Come abbiamo visto, i dati dimostrano che non sono soltanto le aziende a puntare all’installazione di pannelli solari: la scelta, infatti, interessa sempre più consumatori privati e impianti fotovoltaici residenziali.  

Una scelta che deriva da più fattori e comporta diversi vantaggi, come: 

  • la possibilità di sfruttare le agevolazioni statali per risparmiare sull’installazione; 
  • la potenziale riduzione dei consumi e, quindi, dei costi dell’energia elettrica
  • il passaggio ad una classe energetica più efficiente
  • l’aumento di valore dell’edificio sul mercato; 
  • la possibilità di ottenere un accredito in denaro utilizzando un sistema di scambio sul posto. In sostanza, quando l’impianto fotovoltaico produce energia in eccesso rispetto al consumo dell'utente, l'energia viene immessa nella rete elettrica locale e viene contabilizzata: per questa “energia ceduta” il proprietario dell'impianto riceve un credito. 

È chiaro che l’installazione di impianti fotovoltaici permette di beneficiare di diversi vantaggi anche alla luce della nuova direttiva UE sulle case green.  

Una direttiva che spaventa e mette in allarme molti proprietari, considerando che gli obiettivi puntano al raggiungimento della classe E entro il 2030 e che in Italia, gli edifici di classe G (quelli più energivori) si stima siano 1,8 milioni su un totale di 12 milioni di edifici residenziali. 

L’installazione di pannelli solari (ed eventuali sistemi di accumulo) è, infatti, uno degli interventi consigliati per aumentare l’efficienza energetica degli edifici

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