Cosa sono le isole di calore? Come si misura un'isola di calore urbana? Quali sono le cause del fenomeno e quali sono le conseguenze sull'ambiente? Scopriamolo insieme, esaminando cosa si può fare per ottenere una mitigazione dell’effetto isola di calore.

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Cosa sono le isole di calore e come ridurne gli effetti

Cosa sono le isole di calore e come ridurne gli effetti

Cosa sono le isole di calore? Come si misura un'isola di calore urbana? Quali sono le cause del fenomeno e quali sono le conseguenze sull'ambiente? Scopriamolo insieme, esaminando cosa si può fare per ottenere una mitigazione dell’effetto isola di calore.

Definizione isola di calore

Nelle città fa sempre più caldo. E questo è un dato di fatto, confermato anche dai picchi record delle temperature registrati nelle ultime estati. Ma ci siamo mai chiesti il perché? La risposta è da ricercare negli effetti di un fenomeno conosciuto come isola di calore urbana: nel corso della stagione estiva nelle nostre aree urbane si crea un microclima più caldo, che ha come conseguenza immediata un innalzamento delle temperature, fino a 4 o 5 gradi più alte rispetto a quelle delle zone periferiche o rurali. In un’isola di calore tali temperature, inoltre, si mantengono elevate per un periodo più lungo che nelle campagne circostanti. 

Isola di calore: le cause

Le cause alla base dell’’effetto isola di calore possono essere diverse, tutte prevalentemente legate all’intensa urbanizzazione.  

  • Nelle aree densamente popolate con una abbondante presenza di materiali edili e superfici pavimentate si verifica, infatti, il cosiddetto Soil Sealing (ovvero l’impermeabilizzazione dei suoli), un fenomeno che letteralmente sigilla il suolo impedendogli di respirare: il cemento, in sostanza, assorbe il calore, lo trattiene e non ne consente la corretta traspirazione ed evaporazione. 
  • La riduzione degli spazi verdi a favore della diffusione sempre più dilagante di conglomerati di cemento e asfalto contribuisce a sua volta alla creazione delle isole di calore.  
  • C’è poi da considerare che molte città sono state edificate senza seguire i minimi criteri di sostenibilità
  • Inoltre l’uso sempre più massiccio di sistemi di raffrescamento e riscaldamento, insieme al traffico delle grandi aree metropolitane e alle intense attività industriali, sprigionano enormi quantità di calore. 
  • Non tutti sanno, infine, che anche l’altezza degli edifici ha il suo impatto sull’aumento delle temperature: costruzioni molto alte impediscono all’aria di circolare, riducendo la capacità delle correnti di portare aria calda verso l’alto per disperderla.  

Effetto isola di calore urbana: le conseguenze

Ma quali sono le conseguenze di un’isola di calore urbana? Gli impatti negativi del fenomeno sono numerosi. 

  • Innalzamento delle temperature sia in estate che in inverno, con una escursione termica sempre più ridotta tra notte e giorno rispetto a quella delle aree rurali. Un isolato pieno di palazzi e strade, infatti, assorbe più calore: così capita che durante la notte, quando ci si dovrebbe rinfrescare dal caldo accumulato durante la giornata, le temperature si mantengano invece elevate soprattutto nelle zone con meno aree verdi.  
  • Più le aree urbane si riscaldano, maggiore è il consumo di energia impiegata per rinfrescare gli ambienti in cui viviamo con condizionatori o impianti di ventilazione. 
  • Aumento delle emissioni inquinanti.  
  • Effetti negativi del caldo sulla salute dell’uomo.

Come ridurre il fenomeno isola di calore

Secondo alcuni studi recenti l’effetto isola di calore nel futuro prossimo sarebbe destinato a peggiorare, e non è difficile immaginare le conseguenze, se è vero che oggi quasi oltre la metà della popolazione mondiale vive in centri urbani.  

Nel tentativo di mitigare il fenomeno diverse città nel mondo stanno provando a sviluppare modelli di urbanizzazione più sostenibili.

Gli interventi per dare finalmente una risposta al problema e limitare i danni possono essere diversi.  Eccone alcuni. 

  • Una progettazione dei centri urbani che tenga conto del microclima locale, capace di favorire una ventilazione naturale e di valutare le migliori forme, altezze e dimensioni degli edifici. 
  • Inserimento di verde urbano: aumentare parchi e aree verdi avrà effetti positivi sul surriscaldamento urbano, sull’inquinamento atmosferico, sulla qualità della vita e la socialità dei cittadini. 
  • Interventi di bioedilizia e architettura sostenibile. Via le attuali coperture di cemento che assorbono calore e aumentano le temperature degli ambienti intorno, spazio invece all’installazione di tetti verdi (coperture fatte di terra e vegetazione), giardini verticali o orti urbani, che favoriscono la traspirazione, riducono le emissioni di agenti inquinanti, accrescono la biodiversità e migliorano il rendimento dei pannelli solari (se presenti). 
  • La scelta di materiali riflettenti e colori chiari per pavimentazioni, tetti e coperture. Le superfici scure assorbono la luce e il calore mentre i materiali chiari la riflettono senza trattenere il calore. Ecco perché oggi, al posto delle tradizionali coperture di cemento, cominciano a diffondersi i cosiddetti tetti bianchi, rivestimenti realizzati con materiali ad alta riflettenza e a basso assorbimento, in grado cioè di riflettere fino all’80% dei raggi solari. Questo tipo di rivestimenti non sono solo un ottimo strumento di contrasto dell’isola di calore, ma risultano efficaci anche nella lotta al cambiamento climatico. A notarne l’efficienza furono dei test condotti dalla NASA nel 2011 condotti su alcuni edifici di New York nella giornata del 22 luglio. Ne venne fuori che, mentre gli edifici scuri avevano raggiunto una temperatura di 77 gradi centigradi, quelli con rivestimenti chiari o realizzati con materiali particolari, avevano una temperatura di 52 gradi, ben 25 in meno. 

Per contrastare il fenomeno e salvaguardare l’ambiente e la nostra salute, dunque, bisogna correre ai ripari e bisogna farlo in fretta.

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