Aumento delle temperature medie, lunghi periodi di siccità, ondate di calore, piogge e alluvioni devastanti, frane via via sempre più frequenti. E ancora: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, acidificazione degli oceani, generale perdita di biodiversità: queste sono tutte conseguenze dei cambiamenti climatici, fenomeni che sono già pienamente in atto. Per rallentare e fermare questo processo, per salvare il Pianeta come lo conosciamo, è fondamentale tagliare le emissioni di gas a effetto serra. Non ci sono altre strade percorribili, e nessun’altra soluzione, da sola, può portare al risultato sperato. Per questo ogni continente, ogni Paese, ogni azienda, tutti sono chiamati a muoversi verso la carbon neutrality e a raggiungerla quanto prima. Ma qual è nel concreto il significato di neutralità carbonica? E quali sono i passi necessari da mettere in campo per potersi definire carbon neutral? Ne parliamo in questo articolo.

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Carbon neutrality: cosa significa e come raggiungerla

Carbon neutrality: cosa significa e come raggiungerla

Aumento delle temperature medie, lunghi periodi di siccità, ondate di calore, piogge e alluvioni devastanti, frane via via sempre più frequenti. E ancora: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, acidificazione degli oceani, generale perdita di biodiversità: queste sono tutte conseguenze dei cambiamenti climatici, fenomeni che sono già pienamente in atto. Per rallentare e fermare questo processo, per salvare il Pianeta come lo conosciamo, è fondamentale tagliare le emissioni di gas a effetto serra. Non ci sono altre strade percorribili, e nessun’altra soluzione, da sola, può portare al risultato sperato. Per questo ogni continente, ogni Paese, ogni azienda, tutti sono chiamati a muoversi verso la carbon neutrality e a raggiungerla quanto prima. Ma qual è nel concreto il significato di neutralità carbonica? E quali sono i passi necessari da mettere in campo per potersi definire carbon neutral? Ne parliamo in questo articolo.

Cos'è la carbon neutrality

Partiamo da una definizione di neutralità carbonica.
Con il termine carbon neutrality si indica una situazione in cui viene raggiunto l'equilibrio tra emissioni e assorbimento di carbonio.

Ma come si può raggiungere questo obiettivo?

  • Come sappiamo, è nostro compito puntare alla decarbonizzazione, ovvero ridurre al minimo ogni forma di emissioni di gas serra, andando per esempio a investire in energie rinnovabili o in altre tecnologie pulite.
  • Tuttavia è noto che sarà difficilissimo eliminare ogni traccia di emissione di anidride carbonica. Per questo devono essere messi a sistema anche dei metodi per la rimozione di CO2 dall'atmosfera, i quali possono essere di diverso tipo: si parla soprattutto di “pozzi di assorbimento naturali” come le foreste, ma anche di “pozzi di assorbimento artificiali”, come i dispositivi sviluppati negli ultimi anni per risucchiare l'anidride carbonica e immagazzinarla in modo sicuro.
  • Ma non si tratta solo di rimozione di CO2, è possibile raggiungere la neutralità carbonica associando al taglio delle emissioni anche elle attività di compensazione, ad esempio aumentando le piantagioni di alberi o acquistando crediti di carbonio da progetti certificati.

Nel momento in cui, grazie al taglio delle emissioni prodotte, all'assorbimento e alle compensazioni di carbonio, si raggiunge l'obiettivo delle emissioni zero, si può parlare effettivamente di carbon neutrality.

L'impegno dell'Unione Europea: la neutralità carbonica entro il 2050

Come si può intuire, la neutralità carbonica è un obiettivo difficile, persino audace. Ma è possibile, e soprattutto assolutamente necessario: diciamo pure obbligatorio.

È bene ricordare a questo proposito che il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), a partire da quanto stabilito a Parigi nel 2015, ha fissato a 1,5°C la soglia limite di aumento delle temperature medie rispetto all'epoca preindustriale: oltre tale limite i cambiamenti climatici sono ritenuti estremamente drammatici. Per questo motivo tale soglia è stata inserita anche negli Accordi di Parigi, firmati da 195 Paesi, Unione Europea compresa. E proprio per rispettare questo impegno l'UE si è impegnata a raggiungere il traguardo di Zero emissioni entro la metà del 21° secolo.

In altre parole, l'UE punta alla carbon neutrality entro il 2050. Entro quell'anno, quindi, i Paesi dell'Unione dovranno riuscire ad assorbire (almeno) tanta anidride carbonica quanta ne viene prodotta.

Per farlo sono state avviate importanti iniziative in due principali direzioni:

  • Promozione dell'innovazione. L'obiettivo di carbon neutral stimola l'innovazione tecnologica e lo sviluppo di soluzioni a basse emissioni di carbonio in vari settori, promuovendo la transizione verso un'economia più sostenibile.
  • Coinvolgimento delle comunità. Il raggiungimento della neutralità climatica richiede la collaborazione di governi, aziende, istituzioni e cittadini. L'educazione e la sensibilizzazione svolgono un ruolo chiave nell'incoraggiare il cambiamento di comportamento e nell'adottare pratiche sostenibili.

Come diventare carbon neutral

Come abbiamo già accennato, non sono solamente i Paesi a poter diventare carbon neutral. Anzi, tutti dovrebbero contribuire a raggiungere l'equilibrio tra emissioni emesse e assorbite, mediante un attento processo di quantificazione, di riduzione e di compensazione dell'anidride carbonica. E questo può essere fatto da Paesi, da città, da aziende, da organizzazioni, da eventi, da condomìni e persino dai singoli cittadini.

Ma come diventare carbon neutral?

  • Prima di tutto è necessario quantificare le emissioni prodotte, calcolando cioè la propria impronta ambientale.
  • A partire da questa situazione iniziale, sarà possibile il processo di riduzione delle emissioni.
  • Contestualmente si potranno intraprendere le azioni necessarie per assorbire e compensare le emissioni restanti.
  • Infine, sarà possibile constatare l'equilibrio e lavorare per il mantenimento di una condizione virtuosa, non impattante sull’ambiente.

Anche Engie sta contribuendo al percorso di transizione energetica del Paese, intensificando gli sforzi nello sviluppo delle energie rinnovabili e investendo significativamente per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e limitare l'utilizzo dei combustibili fossili.

La certificazione carbon neutral per aziende, edifici, eventi o città

Esistono diverse certificazioni volte ad attestare la carbon neutrality di aziende e altre organizzazioni.

Ad oggi, l'unica certificazione di questo tipo riconosciuta a livello internazionale è la PAS 2060, pubblicata dalla British Standard Institution. La norma definisce nel dettaglio ogni fase del percorso di decarbonizzazione per prodotti, servizi, progetti, eventi, aziende e città.

L'obiettivo di carbon neutral, dunque, è parte integrante degli sforzi globali per affrontare i cambiamenti climatici e limitare l'innalzamento delle temperature a livelli sicuri.

Le azioni collettive e individuali sono cruciali per ridurre le emissioni di gas serra e contribuire a un mondo più sostenibile.

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