Da decenni molto discussa per i suoi messaggi anticonformisti, la street art oggi è diventata anche un vero e proprio attore nel contrasto all'inquinamento delle aree urbane, grazie alla tecnologia di una nuova vernice mangia smog in grado di assorbire l'inquinamento. Andiamo a vedere come funzionano le vernici contro l'inquinamento e quali sono i murales ecologici più famosi che le impiegano.

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La street art amica dell’ambiente: i murales mangia smog

La street art amica dell’ambiente: i murales mangia smog

Da decenni molto discussa per i suoi messaggi anticonformisti, la street art oggi è diventata anche un vero e proprio attore nel contrasto all'inquinamento delle aree urbane, grazie alla tecnologia di una nuova vernice mangia smog in grado di assorbire l'inquinamento. Andiamo a vedere come funzionano le vernici contro l'inquinamento e quali sono i murales ecologici più famosi che le impiegano.

Come funziona la pittura antismog 

Quando si parla di pittura antismog, si parla di Airlite: una vernice (ideata e sviluppata in Italia) in grado di purificare l’aria e combattere la proliferazione di batteri. 

La vernice antismog Airlite è stata ideata dall’ingegnere Massimo Bernardoni, che ne ha creato il primo prototipo nel 2007, sperimentandone le proprietà nel tunnel Umberto I di Roma, in quegli anni uno tra i più inquinati della città: dieci anni più tardi, il tunnel ha visto una riduzione degli inquinanti fino al 51%.  

La tecnologia Airlite funziona attivando un processo simile a quello della fotosintesi clorofilliana, ossia quell’operazione naturale attraverso cui le piante assorbono anidride carbonica ed emettono ossigeno. Questa vernice antismog si attiva con la luce ed è in grado di catturare le particelle inquinanti dei fumi di scarico, come ossidi di azoto e zolfo, benzene e monossido di carbonio, ma anche i composti organici volatili come batteri, virus e muffe. Questi inquinanti, dopo essere stati catturati, attraverso una reazione chimica, vengono trasformati in molecole di sale innocue. 

È stato calcolato che 100 metri quadri dipinti con questa vernice antismog hanno lo stesso effetto di un bosco della stessa superficie e possono compensare le emissioni medie prodotte da 18 automobili in un anno.

I più famosi murales antismog in Italia

Nati come una forma di protesta, i murales negli anni hanno assunto sempre di più un valore estetico e sociale, diffondendosi in tutto il mondo. Spesso vengono utilizzati per riqualificare zone urbane e, non di rado, sono proprio gli enti pubblici o le aziende a commissionarli per lanciare un messaggio o per sensibilizzare su specifiche tematiche, tra cui quelle ambientali. Un connubio perfetto con la funzione delle vernici che assorbono CO2

Da qualche anno, infatti, in diverse città d’Italia sono stati realizzati splendidi (e utilissimi) murales mangia smog. Vediamone alcuni tra i più belli e interessanti. 

Murales mangia smog a Roma

  • Hunting Pollution di Iena Cruz è il murales antismog più grande d’Europa e si trova in via del Porto Fluviale a Roma, nel quartiere Ostiense. Inaugurato nel 2018, copre una superficie di 1000 metri quadrati e ha lo stesso effetto sull’aria di un bosco di 30 alberi. È stato realizzato dallo street artist milanese Federico Massa, in arte Iena Cruz, in collaborazione con Yourban2030 e Air is Art. Posizionato sulla facciata di un palazzo residenziale, raffigura un airone tricolore (specie animale a rischio d’estinzione) che sosta su un barile di petrolio, in un momento di riposo durante la ricerca di pesce in un mare inquinato dal petrolio.  
  • Sempre a Roma, l’artista Matteo Brogi ha firmato nel 2019 il suo murales con pittura antismog Global strike for future. L’opera raffigura un orso polare che brandisce un cono, su cui un pianeta-gelato va rapidamente sciogliendosi. Lo street artist ha realizzato quest’opera nell’ambito della campagna globale sulla giustizia ambientale di Ben&Jerry’s.  
  • Accendere il futuro è un murales mangia smog di 100 metri quadrati realizzato nel 2023 all’uscita della metro Rebibbia nell’ambito dell’iniziativa "M'illumino di meno" per ricordare che bisogna agire contro il cambiamento climatico. Gli autori sono oltre 100 attivisti green under30 provenienti da tutta Italia, coordinati dallo street artist Luogo Comune. L’opera rappresenta una figura femminile con un megafono da cui fuoriesce un oceano fatto di molecole di energia e rappresenta il desiderio di un futuro libero dalla dipendenza da fonti fossili. Questo murale smangia smog è in grado di eliminare l’inquinamento di circa 24 auto a benzina euro 6 al giorno. 

Murales antismog in Veneto

Nell’ambito del festival biennale di street art Super Walls, 16 artisti internazionali hanno dipinto un totale di venti muri nelle città di Padova e Abano Terme, ricoprendo una superficie totale di 2000 metri quadri in grado di eliminare l’inquinamento prodotto da 156.220 automobili Euro 6 in un anno.  

  • Tra queste opere, citiamo in particolare Look at the Stars in via Castelfidardo a Padova, opera di Alessio-b che raffigura una bambina con un casco da astronauta che osserva il cielo stellato. Il titolo dell’opera omaggia un discorso del fisico Stephen Hawking, mentre il cielo stellato ricorda quello dipinto da Giotto nella Cappella degli Scrovegni.  

Murales ecologici a Napoli 

  • #UnlockTheChange, realizzato dall’artista Zed1, nome d’arte di Marco Burresi, è il murales mangia smog più esteso del Sud Italia. È stato inaugurato a Napoli nel 2022 e rappresenta una “bambina che svela agli occhi di tutti noi una nuova dimensione possibile, aprendo il portone del vecchio mondo inquinato alle idee di sostenibilità e di economia positiva”. L’opera, situata sui muri della scuola media Silio Italico nel quartiere di Fuorigrotta, si estende su una superficie di 370 metri quadrati ed è in grado di eliminare lo smog prodotto da 79 automobili. 

Gli ecomurales milanesi

  • Dall’altra parte della penisola, a Milano, nell’aprile del 2022 è stato inaugurato il murales Protect the E(art)h. Gli autori sono Federico Zenobi e Nicola Canarecci, di Technicalz Studio. Il soggetto di questo murales antismog è il corallo rivisitato come un’opera d’arte sottomarina: il corallo è una specie marina che riscaldamento globale e inquinamento delle acque stanno gradualmente facendo sparire dai fondali. Si trova in via Saldini 31, su uno degli edifici del Politecnico di Milano. 
  • Sempre a Milano, questa volta a Lambrate, in via Viotti 13, si trova anche la seconda eco-opera di Iena Cruz, chiamata AntrhopOceano. Rappresenta una piattaforma petrolifera contenuta in una bottiglia di plastica, in cui sono intrappolate anche una balena, uno squalo e altre specie rappresentative della fauna marina a rischio di estinzione. 
  • L’ultimo murales mangia smog milanese che segnaliamo è stato realizzato nel 2019 da Camilla Falsini. Inception as the beginning of an idea or a concept è un’opera composta da elementi geometrici che scalano il muro per andare poi a comporre una creatura astratta che emerge dalle acque. Si trova in Corso Garibaldi 55. 

La street art ci aiuta a diffondere un messaggio e a contenere i danni causati dall’inquinamento. Ma ognuno di noi può fare la sua parte: riducendo lo spreco di risorse, scegliendo cibo a km0, utilizzando energia proveniente da fonti sostenibili. 

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