Bonus idrico 2022: come ottenere gli incentivi
Il Bonus idrico 2022 (con proroga sino al 2023) è un incentivo che consiste in un contributo fino a 1.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica dei servizi igienici delle abitazioni. In questo articolo vediamo cos’è e a chi spetta il Bonus idrico 2022.
Che cos’è il Bonus idrico e come funziona
Nella Legge di Bilancio 2021 sono stati inseriti molteplici bonus e agevolazioni fiscali riguardanti il settore edilizio, per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica delle abitazioni, poi prorogati con la Legge di Bilancio 2022.
Tra questi c’è il Bonus idrico, un contributo che potrà essere utilizzato sino al 2023 per effettuare interventi di sostituzione di vasi sanitari e rubinetteria con apparecchi di ultima generazione a riduzione di flusso d’acqua. Tutti componenti utili per evitare sprechi di acqua e garantire il risparmio idrico in bolletta.
A chi spetta il bonus idrico 2022 e quali spese beneficiano dell’agevolazione
La proroga 2022 conferma che il Bonus idrico è riservato alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono (su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari) alcuni componenti del bagno e della cucina utili al risparmio di acqua (come la rubinetteria).
Il bonus idrico è legato dunque alla manutenzione di bagno e cucina. Grazie a questa agevolazione è possibile ottenere fino a 1.000 euro per le spese sostenute per la riqualificazione dei servizi igienici e della cucina. Può essere richiesto una sola volta per ogni immobile e viene emesso secondo l’ordine di arrivo delle richieste fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Rubinetteria e altre spese che beneficiano del Bonus Bagno
Vediamo nel dettaglio quali sono le spese che possono beneficiare del Bonus idrico 2022:
- fornitura e posa di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri;
- opere idrauliche e murarie collegate, smontaggio, dismissione dei sistemi preesistenti;
- fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto;
- fornitura e installazione di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata d'acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto;
- opere idrauliche e murarie collegate, smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.
Come richiedere il bonus idrico 2022
Per usufruire del bonus idrico, gli interessati devono presentare domanda registrandosi alla piattaforma bonus idrico online (con autenticazione mediante SPID o Carta d’Identità Elettronica) e fornendo le dichiarazioni sostitutive di autocertificazione richieste.
Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, le comunicazioni vanno inviate a partire dalle ore 12.00 del 17 febbraio 2022.
L’agevolazione non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Ristrutturazione bagno e cucina: altri bonus disponibili
Se i lavori nel bagno e nella cucina sono più consistenti rispetto a quelli coperti dal Bonus idrico 2022, è opportuno far riferimento alle altre tipologie di agevolazione fiscale previste.
- Il bonus ristrutturazioni, ad esempio, permette di ottenere una detrazione fiscale Irpef fino al 50% della spesa sostenuta per gli interventi di riqualificazione edilizia. Il tetto massimo di spesa, in questo caso, è pari a 96.000 euro. Le detrazioni saranno ripartite in 10 anni, con somme di pari importo da indicare nelle dichiarazioni dei redditi.
- Il bonus per la riqualificazione energetica (o Ecobonus), prorogato fino al 31 dicembre 2024, invece, consente nella detrazione delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica. L‘Ecobonus 2022 prevede aliquote che variano dal 50 all’85% per sostituire una serie di componenti in bagno e in cucina quali: infissi, schermature solari, caldaie a condensazione o a biomassa, coibentazione dell'involucro opaco, pompe di calore, collettori solari, scaldacqua a pompa di calore, generatori ibridi. I tetti di spesa variano a seconda degli interventi.
Credito d’imposta per il sistema di filtraggio dell’acqua
A proposito di Bonus idrico, vale la pena citare anche il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290 e miglioramento qualitativo delle acque per consumo umano erogate da acquedotti.
Si tratta di un incentivo introdotto nel 2021 e prorogato dalla Legge di Bilancio 2022 che consiste in un contributo del 50% delle spese sostenute, fino ad un tetto massimo di 1.000 euro di spesa per ciascuna unità immobiliare per le persone fisiche non esercenti attività economica e, per gli altri soggetti, fino a 5.000 euro per ciascun immobile adibito all'attività commerciale o istituzionale.