Con il termine riscaldamento globale ci si riferisce al mutamento del clima terrestre che ha contraddistinto gli ultimi due secoli. Questo fenomeno è caratterizzato da un progressivo aumento della temperatura media del globo terrestre e dagli eventi atmosferici estremi ad essa associati. Quando si sente parlare di ondate di siccità, scioglimento dei ghiacci o innalzamento del livello degli oceani, dunque, ci si ricollega direttamente al riscaldamento globale. Vediamo qual è la causa del riscaldamento globale, quali sono le conseguenze e quali le azioni virtuose che istituzioni, aziende e cittadini possono attuare per contrastare il fenomeno.

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Riscaldamento globale: cause, conseguenze e possibili azioni virtuose

Riscaldamento globale: cause, conseguenze e possibili azioni virtuose

Con il termine riscaldamento globale ci si riferisce al mutamento del clima terrestre che ha contraddistinto gli ultimi due secoli. Questo fenomeno è caratterizzato da un progressivo aumento della temperatura media del globo terrestre e dagli eventi atmosferici estremi ad essa associati. Quando si sente parlare di ondate di siccità, scioglimento dei ghiacci o innalzamento del livello degli oceani, dunque, ci si ricollega direttamente al riscaldamento globale. Vediamo qual è la causa del riscaldamento globale, quali sono le conseguenze e quali le azioni virtuose che istituzioni, aziende e cittadini possono attuare per contrastare il fenomeno.

Cos'è il riscaldamento globale

Il riscaldamento globale indica il cambiamento che la Terra ha iniziato a sviluppare a partire dalla fine del XIX secolo a causa di una serie di azioni compiute dall’uomo, come la combustione di fonti fossili (carbone e petrolio), utilizzate nelle attività industriali e per l'allevamento intensivo. Questo fenomeno è caratterizzato principalmente dall'aumento della temperatura media globale, e da altri eventi atmosferici ad essa associati quali: 

  • Siccità 
  • Scioglimento dei ghiacciai 
  • Desertificazione 
  • Alluvioni 
  • Innalzamento del livello degli oceani 
  • Surriscaldamento delle acque marine 
  • Ondate di caldo e di freddo 

Il riscaldamento globale rappresenta ormai da anni un tema centrale nelle agende di istituzioni e aziende, ma è argomento sempre più dibattuto anche tra i cittadini. Negli ultimi anni, complici mutamenti climatici sempre più manifesti, si sono moltiplicate le tavole rotonde e le manifestazioni sul tema. La crescente informazione e una sensibilità maggiore hanno prodotto un risvolto positivo: la ricerca e l’adozione, da parte dei governi di tutto il mondo, di azioni di sostenibilità mirate a contrastare e rallentare il surriscaldamento terrestre. 

Riscaldamento globale: perché non si deve chiamare cambiamento climatico

Quando si parla di riscaldamento globale e cambiamento climatico spesso si fa confusione, utilizzando i due termini come se si trattasse di sinonimi. In realtà, hanno significati diversi e indicano due situazioni differenti.  

  • Il riscaldamento globale è un processo di surriscaldamento costante della temperatura media mondiale, che certamente avviene a causa di un cambiamento del clima, ma a causa di azioni compiute dall’uomo.  
  • Il cambiamento climatico è invece una variazione delle temperature e dei modelli meteorologici, che avviene in maniera lenta, graduale e spesso del tutto naturale.

Cause del riscaldamento globale: quali sono

Il riscaldamento globale è causato principalmente dall’immissione nell’atmosfera dei gas serra, sostanze gassose che sono sempre state presenti in modo del tutto naturale con lo scopo di trattenere una parte sostanziosa delle radiazioni solari che colpiscono il nostro globo. Ciononostante, le attività compiute dall’uomo durante i secoli hanno contribuito all’aumento esponenziale del rilascio di questi gas e, alla fine, le grosse quantità hanno modificato l’equilibrio del Pianeta causando effetti negativi sul clima.  

I gas serra più dannosi sono:  

  • L’anidride carbonica: la CO2 prodotta dall’uomo è il fattore primario del riscaldamento terrestre e ne è responsabile per circa l’80%; 
  • Il metano: ha un effetto serra più potente rispetto all'anidride carbonica ma ha una vita più breve in atmosfera, quindi è responsabile di circa il 20% del riscaldamento globale 
  • L’ossido di azoto: così come la CO2, anche l’ossido di azoto ha un effetto serra duraturo, che tende ad accumularsi nell’atmosfera per secoli.  
  • I gas fluorurati: sono i gas che restano all’interno dell’atmosfera più a lungo e provocano un effetto serra fino a oltre ventimila volte più forte di quello provocato dalla CO2. 

I gas rilasciati all’interno dell’atmosfera in quantità considerevoli hanno generato il cosiddetto “effetto serra artificiale”. Normalmente questo processo non dovrebbe destare preoccupazione, poiché determina la misura della temperatura terrestre ed è sempre grazie ad esso che è possibile la vita sulla Terra. Eppure l’aumento delle emissioni di gas ha generato un effetto serra dalle conseguenze negative.

Conseguenze del riscaldamento globale

Abbiamo visto cos'è e quali sono le cause. Ma cosa comporta il surriscaldamento terrestre?

Le conseguenze del riscaldamento globale sono diverse e, per lo più, colpiscono l’ambiente. I principali effetti causati dall’effetto serra sono: 

  • Scioglimento dei ghiacciai: lo scioglimento dei ghiacciai è uno degli effetti più pericolosi di questo cambiamento, perché la riduzione dei ghiacciai ai poli e sulle montagne, e relativo scioglimento, provoca l’innalzamento del livello dei mari e una diminuzione della disponibilità di acqua a uso domestico e per l’irrigazione. 
  • Tropicalizzazione del Mediterraneo: negli ultimi anni le acque del Mar Mediterraneo si sono riscaldate e questa trasformazione ha prodotto l’arrivo di fauna e flora tropicale, con gravi conseguenze sulle specie autoctone e conseguente impatto ecologico. Anche il clima ha vissuto un’impennata storica, con la progressiva crescita di eventi climatici estremi. 
  • Desertificazione: l’innalzamento della temperatura globale conduce a periodi di grande siccità e ondate di caldo, che hanno come effetto la desertificazione delle aree geografiche. La zona mediterranea e la regione dell’Africa Meridionale sono, allo stato attuale, quelle più colpite da questo fenomeno.  
  • Acidificazione dei mari: la concentrazione di anidride carbonica cresce anche nell’acqua, rendendola troppo acida per la maggior parte delle specie marine. 
  • Eventi climatici estremi: secondo gli ultimi dati del rapporto pubblicato dall’IPCC, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, gli eventi legati alle conseguenze del riscaldamento globale condurranno a estati torride e inverni gelidi, dovute allo spostamento del confine tra aria polare artica e aria calda tropicale. 

Nel corso del 2022 è stato registrato un innalzamento delle temperature che la Terra non viveva da migliaia di anni. Questo surriscaldamento globale ha provocato, nel periodo più recente, problemi di siccità e ondate di caldo anomalo, con temperature massime ben al di sopra delle medie stagionali. 

Riscaldamento globale: le azioni dei Governi 

È sempre stato chiaro che, per contrastare il problema del riscaldamento globale, sia necessario l’intervento di ogni Nazione, tramite l’adozione di soluzioni comuni. Facciamo un veloce riepilogo dei principali passaggi storici.  

  • Nel 1988 è stato formato il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change) al fine di studiare il cambiamento climatico. Il compito di questo team di scienziati è quello di valutare le cause e gli effetti del riscaldamento globale. Periodicamente l’IPCC redige un rapporto di valutazione sui cambiamenti climatici, che gli Stati prendono in considerazione per definire le strategie da adottare. 
  • Nel 1992, si è tenuta a Rio de Janeiro la prima Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo, con la partecipazione di 178 paesi, per discutere della riduzione delle emissioni dei gas serra. A seguito di questa riunione si è registrato un importante risultato: l’accordo sulla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.  
  • Il Trattato di Rio ha portato alla stesura, nel 1997, del Protocollo di Kyoto, in cui 180 Paesi si sono riuniti per discutere degli interventi di riduzione delle emissioni di gas serra nell’atmosfera. Il trattato è poi entrato effettivamente in vigore nel 2005.   
  • A seguire sono stati definiti gli Accordi di Parigi del 2015, firmati da 190 stati, con i quali ci si è posti l’obiettivo a lungo termine di limitare il riscaldamento globale entro i 2 °C (mantenendolo se possibile sotto ai 1,5 °C). Ciascuna nazione partecipante ha presentato un piano d’azione nazionale e globale per ridurre le rispettive emissioni, convenendo di comunicare ogni 5 anni i progressi e i nuovi obiettivi.  
  • In seguito l’Unione Europea ha stabilito il “Green Deal”, un piano a lungo termine con l’obiettivo di portare il continente a diventare zona emissioni zero entro il 2050. Il resto dei Paesi ha messo a punto strategie individuali per ridurre le emissioni di gas inquinanti e per passare alle fonti di energia rinnovabili (come il fotovoltaico).

Riscaldamento globale: i problemi sociali ed economici 

Diventare un continente a emissioni zero entro il 2050 potrebbe rivelarsi più difficile del previsto, soprattutto perché attualmente nessuna nazione europea sta procedendo nella giusta direzione. Dovrebbe essere semplice ridurre le emissioni di gas dannosi per l’ambiente nell’atmosfera, ma il riscaldamento climatico costituisce anche una questione politica ed economica.  

  • Innanzitutto, anche se il prezzo delle fonti di energia rinnovabile è calato negli ultimi anni, non è comunque abbastanza conveniente per risultare competitivo rispetto alle fonti fossili in tutti i Paesi. Questo significa che l’energia green rischia di non venire utilizzata per tenere avviate le attività industriali.  
  • Una transizione totale e improvvisa è fuori discussione perché provocherebbe un grosso danno all’economia fossile e, in particolare, a tutti quegli Stati che basano la propria gestione sullo scambio di queste fonti con le altre Nazioni.  
  • Pur essendo tutti concordi sulla necessità di contrastare il surriscaldamento globale, non tutti i Paesi hanno stanziato fondi per rendere più ecologiche e sostenibili le risorse utilizzate.  

Riscaldamento globale: soluzioni sostenibili per aiutare il Pianeta

Quello del riscaldamento globale è un problema che riguarda tutto il mondo e, per produrre dei risultati concreti a lungo termine, è necessario un impegno coordinato da parte dei governi di tutte le Nazioni. Ognuno di noi però può fare, quotidianamente, la propria parte. Si possono adottare delle soluzioni di vita più sostenibili per aiutare il Pianeta, come ad esempio: 

Vuoi contribuire anche tu a ridurre la CO2?

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