Come ridurre i consumi del frigorifero e risparmiare in bolletta
Il frigorifero è una delle principali fonti di spreco energetico. Elettrodomestico necessario in ogni abitazione per la conservazione degli alimenti, resta infatti in funzione per 24 ore al giorno e per 365 giorni all’anno e ciò si ripercuote inevitabilmente sulle bollette. Quanti watt consuma un frigorifero e come ridurre la spesa derivante dal consumo del frigorifero? In questo articolo parliamo dei consumi del frigorifero e scopriamo come risparmiare grazie a 5 semplici consigli.
Quanto consuma un frigorifero
Le variabili che impattano sul consumo del frigorifero in watt sono principalmente cinque:
- classe energetica dell’elettrodomestico,
- capienza del frigorifero,
- capacità di raffreddamento,
- posizione dell’elettrodomestico,
- età dell’apparecchio.
Ad esempio, un frigorifero di tripla classe A ha un consumo annuo di circa 170 kWh, con una spesa che si aggira di poco sopra ai 30 euro. La classe A+++ non è però la più diffusa nelle famiglie italiane. Il consumo di un frigorifero classe A e classe B si assesta intorno ai 350 kwH: dunque la spesa raddoppia rispetto alla classe energetica più efficiente.
Consumo frigorifero: 5 consigli per ridurlo
Ridurre i consumi del frigorifero è una scelta molto utile per risparmiare sulla bolletta della luce. Riuscirci non è un’impresa difficile, a condizione di rispettare pochi e semplici consigli.
1. Impostare la temperatura giusta
La temperatura del frigorifero va regolata in base alle necessità degli alimenti che contiene. Conoscere quella giusta è cruciale per la loro conservazione e permette di moderare i consumi energetici. La regolazione si effettua impostando il termostato interno a seconda delle differenti zone dell’elettrodomestico. Gli apparecchi di ultima generazione dispongono di un termometro interno e di termostati separati per le varie zone del frigo.
2. Disporre gli alimenti in modo corretto
Ogni alimento ha la sua disposizione precisa all’interno del frigo. I balconi laterali, ad esempio, devono ospitare bottiglie, lattine e burro. Questa zona non risente dell’azione del motore ed alimenti e bevande si conservano a temperature superiori a 10°C. La parte centrale è riservata a pietanze che necessitano di una temperatura vicina ai 5°C. Il cassetto per frutta e verdura ha una temperatura di 6-7°C, quello di carne e pesce va da 0 e 1°C.
3. No ai cibi caldi
Per nessuna ragione il frigorifero va riempito con alimenti caldi o tiepidi. Oltre a fare un danno alla propria salute, viene richiesto all’elettrodomestico di usare energia superflua per raffreddare i contenitori. Assicurarsi, quindi, di inserire nell’apparecchio soltanto pietanze a temperatura ambiente.
4. Non sovraccaricare il frigorifero
Anche la quantità di alimenti conservati incide notevolmente sul consumo del frigorifero. Questa regola vale indipendentemente dai componenti del nucleo familiare. Quando il frigo è troppo carico impiega una capacità maggiore di energia. La temperatura ideale viene in questo caso raggiunta con un surplus energetico che si “sconta” in bolletta. Se poi si è in tanti in casa (ma anche se si vive da soli c’è il rischio di commettere l’errore) è buona regola evitare di aprire e chiudere spesso l’apparecchio.
5. Fare attenzione alla posizione
Una posizione strategica massimizza l’utilizzo e riduce il consumo frigorifero. La distanza corretta del frigorifero dal muro va dagli 8 ai 12 centimetri. Se si posiziona l’elettrodomestico tra i mobili, invece, è opportuno che ci sia un buon flusso d’aria. Sarà infatti quest’ultimo a farlo funzionare in maniera efficiente. In nessun caso l’apparecchio va collocato nei pressi di fonti di calore, naturali o artificiali che siano.