Alimentazione sostenibile: cos'è e perché sceglierla
I mezzi di trasporto sostenibili e le fonti di energia rinnovabili sono solo alcuni dei temi da conoscere per poter contribuire alla salvaguardia l’ambiente. La tutela del nostro Pianeta passa anche per le giuste scelte a tavola con l’alimentazione sostenibile. Ma di cosa si tratta? Approfondiamolo in questa guida.
Cosa significa “alimentazione sostenibile”?
Per alimentazione sostenibile si intendono tutte le diete a basso impatto ambientale capaci di garantire “il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.
Questo regime alimentare deve contribuire alla salvaguardia della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi.
A tal proposito, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) sottolinea l’importanza di 3 aspetti:
- Economico, che rispetti i canoni di equità ed accessibilità;
- Culturale, cioè che sia culturalmente accettabile;
- Sociale, che tuteli ed ottimizzi le risorse umane nel processo di produzione.
Dopo aver dato una definizione di alimentazione sostenibile, vediamo quali sono i vantaggi di questo stile di vita e qualche consiglio per adottarlo fin da subito.
I vantaggi dell’alimentazione sostenibile
Alimentazione sostenibile non significa soltanto salvaguardia dell’ambiente, ma anche attenzione alla salute e, soprattutto, lotta contro lo spreco di cibo.
Tra i vantaggi dell’alimentazione sostenibile, infatti, troviamo:
- Riduzione delle emissioni di CO2;
- Riduzione delle tempistiche in termini di Overshoot Day;
- Attenzione agli sprechi alimentari: oltre 1/3 del cibo prodotto viene sprecato e l’80% potrebbe ancora essere consumato;
- Lotta alla denutrizione, che nel 2022 colpisce circa 828 milioni di persone nel mondo;
- Regime alimentare vario, nutriente e disintossicante, ricco di frutta e verdura;
- Attenzione allo spreco di acqua e di materie prime.
Sostenibilità alimentare e CO2
La produzione di CO2 è tra le prime cause di inquinamento. In Italia il consumo di carne e uova comporta il 57,23% delle emissioni, il 27,78% è dovuto ai latticini. Com’è possibile? Queste emissioni dipendono dalla deforestazione per la creazione di nuovi pascoli, dall’uso di prodotti chimici e l’ingente spreco d’acqua nella fase di allevamento. Frutta e verdure, invece, sono alleati dell’ambiente con una percentuale di impatto inferiore al 3%.
La nostra spesa ha dunque un “costo ambientale”. Ma è possibile calcolarlo?
Si, grazie ad un tool di WWF. Inserendo i prodotti in un carrello della spesa virtuale si possono calcolare lo spreco d’acqua e le emissioni di CO2 necessarie per la loro produzione.
10 consigli per un’alimentazione sostenibile
Adottare un regime alimentare sostenibile non è difficile come si pensa. È importante, però, seguire meticolosamente questi 10 consigli:
- Evitare gli sprechi facendo attenzione alle porzioni,
- Optare per cibi BIO,
- Bere l’acqua di rubinetto,
- Limitare il consumo di carne,
- Evitare il pesce proveniente da pesca intensiva,
- Limitare il consumo di latticini,
- Mangiare frutta e verdura di stagione,
- Evitare prodotti insaccati, come i salumi,
- Evitare piatti pronti o precotti,
- Informarsi sempre sulla provenienza e lavorazione dei cibi acquistati.
Ricorda sempre che una spesa sostenibile non è solo importante per l’ambiente, ma anche per la tua salute e per quella di chi ti circonda.
Adottare una dieta a basso impatto ambientale è un gesto d’amore per il Pianeta e per il proprio benessere.
Quanta CO2 immetti nell’ambiente?