Piano per la mobilità sostenibile: alla scoperta dei PUMS
La sostenibilità è un concetto ampio che riguarda anche l’urbanizzazione. La mobilità sostenibile si concretizza nei PUMS, vediamo insieme di cosa si tratta, quali vantaggi comporta per i cittadini e quali città italiane hanno già attuato, o fatto richiesta, dei Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile.
Cos’è un PUMS?
Quando parliamo di Mobilità Sostenibile, si tende a pensare alle energie rinnovabili oppure a veicoli elettrici quali monopattini, e-bike e automobili elettriche e ibride. In realtà è qualcosa di più complesso, che comprende diverse strategie ed obiettivi.
Di queste strategie fanno parte a pieno titolo i PUMS. Ma di cosa si tratta esattamente?
PUMS è l’acronimo di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Consiste in un piano strategico per la mobilità che segue alcuni importanti principi:
- Integrazione
- Partecipazione
- Valutazione
Lo scopo di questi piani strategici consiste nel migliorare la qualità della vita nelle città e nei paesi. Il PUMS si sviluppa su piani già esistenti, arricchendone e aggiornandone i contenuti.
Per legge il PUMS deve essere obbligatoriamente redatto da tutti i comuni con più di 100.000 abitanti, ma può essere richiesto da tutti i paesi o città. Deve essere predisposto per una durata di almeno 10 anni e rivisto o aggiornato ogni 5 anni.
Tutti i vantaggi del PUMS
Quello dei PUMS è un progetto ambizioso, che punta al miglioramento della vita dei cittadini e ad una nuova visione delle città.
Infatti, tra i vari benefici di un Piano per la Mobilità Sostenibile troviamo:
- Miglioramento delle condizioni ambientali;
- Riduzione dell’inquinamento acustico;
- Miglioramento dell’urbanistica;
- Maggior sicurezza stradale;
- Supporto all’economia locale.
PUMS: le linee guida da seguire
Trattandosi a tutti gli effetti di un piano strategico, il PUMS deve seguire delle linee guida precise e che valgono per tutte le richieste e per tutte le città.
Vediamo le 5 linee guida fondamentali per la stesura di un PUMS:
- Pianificazione della mobilità sostenibile: il piano deve proporre un quadro incentrato sulla sostenibilità che sia efficiente e di alta qualità.
- Clima collaborativo: la stesura del piano prevede la fondamentale collaborazione tra istituzioni, trasporti ed amministrazione Pubblica.
- Coinvolgimento dei cittadini: nel PUMS gli abitanti sono protagonisti del progresso e del cambiamento, pertanto la comunicazione deve essere chiara e costante.
- Qualità al centro del progetto: avere visioni a lungo termine ed obiettivi chiari, che possano essere monitorati nel tempo.
- Approccio integrato al trasporto urbano: impostare piani di sviluppo in modo che promuovano il trasporto pubblico, le piste ciclabili e i servizi di noleggio o sharing.
PUMS: fasi di sviluppo e dati delle città italiane
I PUMS passano attraverso una classificazione che si divide in tre status:
- In redazione: il Piano è in fase di creazione.
- Adottato: il Piano viene aperto alla valutazione dei cittadini, i quali possono fare delle osservazioni.
- Approvato: il Piano ha concluso il suo percorso ed è del tutto accettato.
Ad oggi, quante città Italiane hanno adottato Piano Urbano della Mobilità?
L’Osservatorio PUMS, ha pubblicato una serie di dati relativi all’anno 2021:
- Sono stati approvati 53 PUMS,
- 45 sono stati adottati,
- 98 risultano in fase di redazione.
Il totale ammonta a ben 196 piani. Un numero che lascia ben sperare per quelli che saranno i dati a fine 2022.
Sempre grazie all’Osservatorio è possibile consultare la situazione delle due metropoli italiane principali: Roma e Milano. Un PUMS a Roma è stato adottato nel 2019 e nel 2020 ve ne risulta essere un altro in redazione. Due PUMS a Milano, invece, sono stati già approvati, precisamente nel 2018 e nel 2021.