Il cambiamento climatico ci ha obbligati a ridefinire i processi produttivi e industriali e a mettere in atto strategie capaci di portarci verso un futuro più sostenibile. È questo lo scopo del Green Deal europeo. Ne parliamo in questa guida, esaminandone obiettivi e caratteristiche fondamentali.

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Cos’è il Green Deal europeo? Ecco pilastri e obiettivi

Cos’è il Green Deal europeo? Ecco pilastri e obiettivi

Il cambiamento climatico ci ha obbligati a ridefinire i processi produttivi e industriali e a mettere in atto strategie capaci di portarci verso un futuro più sostenibile. È questo lo scopo del Green Deal europeo. Ne parliamo in questa guida, esaminandone obiettivi e caratteristiche fondamentali.

Necessità di un programma per contrastare l’emergenza climatica

Oggi anche i cittadini sono sempre più consapevoli di poter invertire la rotta attraverso piccoli, ma fondamentali gesti. Le politiche di sensibilizzazione e gli incentivi governativi ci hanno portato a gestire in maniera più consapevole i consumi, ad acquistare con maggiore contezza evitando gli sprechi o a prediligere la mobilità sostenibile.  

Tutto ciò, però, fa parte di un piano più ampio che mira a ridefinire ogni aspetto del sistema produttivo, agricolo, industriale ed edilizio. Basti pensare che il 75% delle emissioni di gas a effetto serra è legato alla produzione e all’utilizzo di energia in UE o che le popolazioni di specie selvatiche siano diminuite in media per più del 50% nelle ultime due generazioni.  

È per tutti questi motivi – e molti altri – che la Commissione Europea, guidata da Ursula Von Der Leyen, si è impegnata a mettere a punto uno dei programmi trentennali più ambiziosi nella lotta all’emergenza climatica. 

Cos’è il Green Deal europeo

Nel 2019, Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea dall’estate di quello stesso anno, ha presentato il Green Deal Ue.  

Parliamo di un piano d’azione strategico che persegue l’ambizioso obiettivo di rendere l’Unione Europea il primo continente a impatto climatico zero.  

Il Green Deal dell’Unione Europea, anche rinominato Patto verde, supera gli obiettivi che l’UE stava già perseguendo per contrastare il cambiamento climatico. Non solo l’Europa si è dimostrata pronta a ridurre del 60% le emissioni entro il 2050, ma entro questo stesso termine ha stabilito di puntare a non generare più emissioni nette di gas a effetto serra.  

Con il Green Deal, dunque, l’Unione Europea si impegna ad affrontare una delle più grandi sfide della nostra epoca, ma anche a cogliere l’opportunità di costruire un modello economico del tutto nuovo, avendo cura di accompagnare verso la transizione energetica anche le piccole imprese e i cittadini più vulnerabili.

Green Deal europeo: gli obiettivi

Tra gli obiettivi del Green Deal europeo, come abbiamo visto, il più importante, nonché grandioso, è raggiungere l’azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2050.  

Traguardi di questo tipo richiedono, naturalmente, obiettivi a medio termine che, nel caso del Green Deal, riguardano la riduzione delle emissioni del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.  

Il percorso è lungo, ma composto anche da molti interventi, investimenti e riforme che toccano una vasta gamma di settori. In particolare, il Green Deal europeo si propone di: 

  • Aumentare l'uso di energie rinnovabili e migliorare l'efficienza energetica per ridurre l'uso di fonti energetiche non sostenibili; 
  • Ridurre le emissioni nel settore dei trasporti promuovendo veicoli a basse emissioni, sviluppando infrastrutture sostenibili e incoraggiando la mobilità verde; 
  • Migliorare l'efficienza energetica degli edifici, nei trasporti e nelle industrie per ridurre il consumo di energia e le emissioni associate; 
  • Promuovere pratiche di consumo e produzione sostenibili, riducendo l'uso di risorse e promuovendo il riciclo e il riutilizzo; 
  • Fermare la perdita di biodiversità promuovendo pratiche agricole sostenibili, proteggendo gli ecosistemi naturali e ripristinando le aree degradate; 
  • Promuovere pratiche agricole più sostenibili dal punto di vista ambientale e ridurre l'uso di pesticidi e fertilizzanti; 
  • Sostenere lo sviluppo di tecnologie pulite e sostenibili per affrontare le sfide ambientali. 

Pilastri fondamentali del Green Deal europeo

Guardando agli obiettivi del Green Deal, è chiaro che parliamo di un piano di azione strategico complesso, le cui linee guida dovranno poi essere tradotte in scelte legislative da parte degli Stati membri.  

Ma in che modo il piano d’azione europeo mira a raggiungere l’ambizioso obiettivo di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050?  

Diversi sono i settori e gli ambiti coinvolti nelle nuove riforme e investimenti del progetto. Tutti questi vengono messi nero su bianco proprio nel documento presentato nel 2019. Analizziamoli più da vicino.

1. Transizione all’energia pulita

Considerando che più del 75% delle emissioni di gas a effetto serra deriva dalla produzione e utilizzo dell’energia in territorio UE, appare chiaro che la decarbonizzazione è uno degli obiettivi fondamentali per raggiungere lo scopo finale.  

In particolare, il Green Deal si basa su 3 principi fondamentali per la riduzione delle emissioni:  

  1. assicurare che l'Unione Europea abbia un approvvigionamento energetico sicuro e accessibile dal punto di vista economico; 
  2. sviluppare un mercato dell’energia che si dimostri pienamente integrato, digitalizzato e interconnesso; 
  3. sviluppare un settore energetico basato sull’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché puntare all’efficienza energetica.

2. Industria sostenibile

Il Green Deal promuove un modello di economia circolare nell'industria, incoraggiando il riutilizzo, il riciclo e la riduzione degli sprechi, tramite la progettazione di prodotti che siano più facili da riciclare, la gestione sostenibile delle risorse e l'adozione di pratiche produttive che minimizzano l'impatto ambientale. 

Il piano d’azione prevede anche di investire in ricerca e innovazione per sviluppare nuove tecnologie e processi industriali più sostenibili. L’obiettivo è fornire alle industrie soluzioni tecnologiche pulite (a prezzi accessibili) che consentano di ridurre le proprie emissioni di carbonio, con una particolare attenzione per quei settori che si rivelano ancor più difficili da decarbonizzare.

3. Efficientamento energetico degli edifici

Come messo in evidenza anche nel documento presentato alla Commissione Europea, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico.  

Uno degli obiettivi più sfidanti, dunque, consiste nel puntare all’efficientamento energetico degli edifici, con l’avvio di un'ondata di ristrutturazioni di edifici pubblici e privati. 

Facciamo riferimento a quella che viene chiamata direttiva europea case green di cui sentiamo sempre più spesso parlare. La direttiva, infatti, prevede il raggiungimento della classe energetica E entro il 2030 e della D entro il 2033 per gli edifici residenziali.  

Aumentare il ritmo delle ristrutturazioni non solo contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e climatica, ma avrebbe anche benefici economici e sociali. Ad esempio, potrebbe ridurre le bollette energetiche, contrastare la povertà energetica e sostenere le piccole e medie imprese e l'occupazione a livello locale.

4. Sistema alimentare sostenibile

Anche la produzione alimentare contribuisce all'inquinamento e alla perdita di biodiversità, oltre a consumare eccessive risorse naturali, mentre una parte significativa degli alimenti viene sprecata. 

È per questo motivo che il Green Deal introduce la strategia “dal produttore al consumatore”, supportando gli sforzi di agricoltori e pescatori europei nella gestione della transizione verso pratiche più sostenibili. 

I piani che la Commissione si impegna a strutturare con l’aiuto degli Stati membri includeranno pratiche sostenibili come l'agricoltura di precisione, l'agricoltura biologica e l'agroecologia, ma anche l’incentivazione di pratiche agricole che migliorino le prestazioni ambientali e climatiche attraverso regimi ecologici.

5. Mobilità sostenibile e intelligente

L’impatto sull’ambiente dei trasporti è in costante crescita. L'obiettivo è di puntare sulla mobilità sostenibile, spostando una parte sostanziale del 75% del trasporto interno delle merci su strada verso ferrovie e vie navigabili interne. 

Inoltre, il piano si propone di aumentare, entro il 2025, il numero di stazioni di ricarica e rifornimento pubbliche per i veicoli a basse emissioni.

6. Ripristino della biodiversità

Non solo intraprendere nuovi sistemi per il settore industriale, agricolo o dei trasporti, con il Green Deal l’UE si propone di rimediare ai danni causati dal cambiamento climatico globale sull’ecosistema.  

La nuova strategia forestale dell'UE si concentra su obiettivi chiave come l'effettivo imboschimento, la conservazione e il ripristino delle foreste in Europa. L'obiettivo è aumentare l'assorbimento di CO2, ridurre gli incendi boschivi, e promuovere la bioeconomia nel rispetto dei principi ecologici favorevoli alla biodiversità.

L’Italia e gli obiettivi del Green Deal

Le direttive, i regolamenti e le iniziative del Green Deal, com’è ovvio che sia, riguardano anche l’Italia che, nel 2020, ha visto una riduzione del 32% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990.  

Il Bel Paese è sempre più focalizzato sulle strategie e le iniziative atte a contrastare il cambiamento climatico, specialmente alla luce degli obiettivi del Patto Verde che richiedono un impegno non indifferente e che, talvolta, ci mette di fronte a sfide davvero ardue (basti pensare alla normativa sull’efficientamento energetico degli edifici).  

Per far fronte a questi obiettivi, in primo luogo l’Italia sta puntando con decisione sulle energie rinnovabili. In tale scenario, il contributo delle aziende che operano nel settore della produzione di energie rinnovabili si rivela assolutamente prezioso. Tra queste, anche ENGIE sta contribuendo alla trasformazione energetica del Paese, potenziando gli sforzi nello sviluppo delle energie rinnovabili e diversificando le fonti di approvvigionamento energetico per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. La mission del Gruppo è infatti di raggiungere l’obiettivo Net Zero carbon entro il 2045 con soluzioni che mirano a ridurre i consumi e rispettare l’ambiente.

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