Usare l’aria condizionata è un’operazione semplice? Per abbassare o alzare la temperatura di una stanza basta saper maneggiare un telecomando, ma quali sono le regole da seguire per farlo al meglio? Un utilizzo non ottimale comporta uno spreco di energia, con conseguenti aumenti in bolletta, e il rischio di incappare in problemi di salute. Se per ovviare al primo problema si parte dal principio, scegliendo di acquistare un apparecchio ad alta efficienza energetica. Per salvaguardare la salute, invece, sono fondamentali le nostre scelte. Vediamo allora come usare il condizionatore in estate e in inverno massimizzando il rendimento della macchina termica.

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Come usare al meglio il condizionatore: guida all'uso corretto

Come usare al meglio il condizionatore: guida all'uso corretto

Usare l’aria condizionata è un’operazione semplice? Per abbassare o alzare la temperatura di una stanza basta saper maneggiare un telecomando, ma quali sono le regole da seguire per farlo al meglio? Un utilizzo non ottimale comporta uno spreco di energia, con conseguenti aumenti in bolletta, e il rischio di incappare in problemi di salute. Se per ovviare al primo problema si parte dal principio, scegliendo di acquistare un apparecchio ad alta efficienza energetica. Per salvaguardare la salute, invece, sono fondamentali le nostre scelte. Vediamo allora come usare il condizionatore in estate e in inverno massimizzando il rendimento della macchina termica.

Come usare il condizionatore: le 10 regole per risparmiare

Ottimizzare i consumi e avere la temperatura desiderata a ogni ora del giorno. Chi cerca consigli su come usare il condizionatore correttamente, punta a soddisfare queste necessità. Un uso adeguato di questo apparecchio è quello che evita gli eccessi, coniugando comfort e risparmio in bolletta.
Ecco un decalogo di consigli per usare al meglio uno degli strumenti più diffusi nelle nostre case.

1. Scegliere il modello adatto

Per chi deve installare un nuovo condizionatore, è bene precisare che la classe energetica è il biglietto da visita dell’apparecchio che stiamo per installare in casa. Una macchina termica di classe A+++, a fronte di un prezzo d’acquisto più elevato, garantisce un risparmio energetico considerevole sul medio e lungo periodo.
La scelta va sempre calibrata in base all’ambiente che si intende rinfrescare. Sulla scorta di ciò bisogna valutare la potenza necessaria. In nessun caso, proprio in ragione delle prestazioni del dispositivo, è consigliabile scendere al di sotto della classe A.

Una soluzione intelligente è quella offerta dai condizionatori inverter. Questi apparecchi permettono di impostare una determinata temperatura. Una volta raggiunta, il motore rallenta fino ad andare in blocco, per poi riaccendersi di nuovo quando il termometro torna a salire oltre la soglia impostata. Affidandosi a queste macchine di nuova generazione si riesce a mantenere fresche le stanze senza che il condizionatore lavori sempre a pieno regime. 

2. Individuare la posizione giusta

Usare il condizionatore correttamente significa anche collocarlo nel posto migliore, per l’apparecchio e per chi abita la casa.
L’aria fredda tende a propagarsi verso il basso: per questo motivo l’apparecchio va posizionato in alto. Ma non troppo, per non complicare le operazioni di manutenzione che si rendono necessarie per garantirne funzionamento e durata nel tempo. La soluzione perfetta è quella che lo tiene al riparo dagli accumuli di sporcizia e polvere, che garantisca un raffrescamento omogeneo nella stanza e che eviti che le persone vengano colpite direttamente dal getto d’aria.  

3. Effettuare la manutenzione ordinaria

La manutenzione dei condizionatori è obbligatoria per legge? L’obbligo ricade sugli apparecchi con potenza superiore a 10 kW per la climatizzazione invernale e a 12 kW per quella estiva. Per quelli con potenza fino a 9.000 Btu, invece, non sussiste l’obbligo. Però farla regolarmente assicura longevità al condizionatore.
Le parti da passare al setaccio, almeno una volta all’anno, sono quelle più esposte a sporco e polvere: filtri, unità esterna e motore. La ricarica del gas, la vera fonte di alimentazione della macchina, non è invece una procedura da fare a cadenza periodica. Si rende necessaria soltanto a fronte di perdite, malfunzionamenti e guasti. 

4. Trovare l’impostazione ideale

A una temperatura troppo bassa (d'estate) o troppo alta (d'inverno) corrispondono una maggiore potenza impiegata e un costo più elevato in bolletta. La macchina va fatta lavorare il giusto, evitando gli sprechi inutili. In altre parole, non bisogna esagerare col caldo o col freddo.
Ad esempio, la temperatura ideale d'estate è quella che non scende di oltre 3°C rispetto a quella esterna registrata nello stesso momento. Evitare gli sbalzi termici è fondamentale anche per scongiurare problemi di salute. 

5. Evitare le dispersioni di calore

Se il nemico da combattere è il caldo, va da sé che l’utilizzo del condizionatore ha valore solo se vengono inibite le fonti di calore. L’obiettivo è quello di evitare che il calore entri dalle finestre. Per farlo è sufficiente usare delle schermature solari: abbassare le tapparelle o acquistare tende parasole.
Bisogna inoltre evitare di mantenere aperte le porte che consentono la comunicazione tra una stanza e l’altra. Evitare che ci siano spifferi riduce gli sprechi e la dispersione di aria fresca. 

6. Gestire l’orario di utilizzo

Per avere un ambiente fresco non serve tenere il condizionatore sempre in funzione a tutte le ore del giorno. Se non si è presenti in una stanza (o addirittura in casa), se non fa particolarmente caldo o di notte, non è necessario lasciare in azione l’apparecchio.
Del buonsenso beneficia soprattutto il portafogli, grazie a un risparmio in bolletta garantito.

7. Creare correnti d’aria

L’apertura di porte e finestre è sconsigliata quando il condizionatore è acceso, ma non è da scartare una volta spento. Una volta spento, creare correnti d’aria tra le stanze, aprendo una porta o una finestra, permette all’ambiente di restare fresco. In questo modo si evita di far ristagnare l’aria e si riesce a rinfrescare più rapidamente la stanza non appena si riavvia il condizionatore.

8. Abbinare il condizionatore al ventilatore

Il ventilatore a pedana o a soffitto è davvero una soluzione fuori moda? Quando si acquista un condizionatore, non va scartata a priori la possibilità di abbinare queste due opzioni. Il ventilatore a pale è infatti complementare o alternativo al climatizzatore, non consuma molta energia e garantisce il ricircolo dell’aria quando il condizionatore è spento.

9. Usare la funzione deumidificatore

Deumidificare significa ridurre la sensazione di calore senza abbassare eccessivamente la temperatura dell’ambiente.
La funzione deumidificatore si può impostare dopo aver rinfrescato la stanza, anche se sarebbe opportuno deumidificare prima. In un ambiente umido, infatti, il condizionatore impiega più energia per rinfrescare. Questa soluzione può essere sfruttata anche nelle ore notturne, magari associandola a un timer per lo spegnimento automatico.

10. Utilizzare correttamente il telecomando

Non sempre chi acquista un condizionatore sa padroneggiare il telecomando. Familiarizzare con i pulsanti e conoscere i simboli, sono operazioni preliminari fondamentali. Utilizzare correttamente un condizionatore equivale infatti a evitare errori grossolani e che minano il funzionamento ottimale. Un esempio? Mantenere le impostazioni invernali in estate e viceversa.

Come usare il condizionatore di notte

Nelle ore notturne il condizionatore va necessariamente spento? Finora abbiamo consigliato di farlo, a meno di impostare un timer o utilizzare modalità automatiche e “Eco”, ovvero a basso consumo. La soluzione perfetta consiste nello spegnere l’apparecchio al tramonto e generare correnti d’aria per garantire comunque un adeguato rinfrescamento. Se, invece, non si riesce a fare a meno dell’aiuto della tecnologia, allora bisogna far leva sul buonsenso. Quando si dorme, infatti, la temperatura del condizionatore non può essere troppo bassa e non deve scendere mai al di sotto dei 25°C. 

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