Come calcolare la giusta potenza del climatizzatore per la propria casa
Hai deciso di acquistare un climatizzatore fisso per la tua casa, ma non sai quale scegliere? Un elemento molto importante di cui si deve tenere conto è la potenza del condizionatore. Ma come si calcola? In questa guida esaminiamo i fattori da valutare prima dell’acquisto e come calcolare la potenza del condizionatore più adatta per la propria abitazione.
Potenza condizionatori: che cosa sono i BTU
Come è noto, per misurare la potenza dell’energia termica si calcolano i kW. Tuttavia questo è in parte inesatto per ciò che riguarda i condizionatori. Infatti, per effettuare il calcolo della potenza del climatizzatore si osservano i BTU (acronimo che sta per “British Thermal Unit”), ossia l’unità di misura che viene utilizzata principalmente negli Stati Uniti e in Inghilterra per misurare la quantità di calore necessaria per riscaldare una libbra d'acqua di un grado Fahrenheit.
Nel concreto, questa unità di misura serve a indicare la potenza termica (quantità di energia) che viene impiegata da un climatizzatore per rinfrescare — o riscaldare — la stanza di un immobile. Maggiore è il numero di BTU presente all’interno della scheda tecnica del climatizzatore, maggiore sarà la superficie che che è in grado di riscaldare/rinfrescare.
1. Come calcolare la potenza di un climatizzatore: la formula
Il calcolo dei BTU si effettua innanzitutto tenendo conto di quanti sono i metri quadrati della stanza in cui verrebbe installato il climatizzatore.
La formula da considerare per calcolare i BTU con questo primo metodo quindi è: mq x k = BTU.
Infatti, l’unità di misura prevede di moltiplicare i metri quadri dell’ambiente per il numero fisso di 340 BTU.
Facciamo un esempio: vediamo qual è la potenza di un condizionatore per 100 mq.
Per una stanza grande 100 m², il climatizzatore dovrà avere una potenza di circa 34.000 BTU (100 x 340 = 34.000). Acquistare un macchinario più potente di 34.000 BTU sarebbe inutile: si andrebbe incontro esclusivamente ad uno spreco di denaro ed energia.
2. Come calcolare la potenza dei condizionatori in kW
Il secondo metodo per calcolare la potenza che dovrebbe avere il condizionatore da acquistare prevede di utilizzare i kW.
Nonostante non sia di uso comune calcolare la potenza di un condizionatore con i kW, c’è ugualmente la possibilità di fare una conversione: 1 kW è uguale a 3,416 BTU.
Per conoscere quindi quanti kW di energia consuma un climatizzatore c’è bisogno di moltiplicare il numero dei Watt per 3,416. Ad esempio, se nella scheda tecnica di un condizionatore viene indicata una potenza di 900 W, vuol dire che i BTU sono circa 3.000 (900 x 3,416).
Di seguito vediamo una tabella di conversione da BTU a kW, dove il valore dei chilowatt è stato arrotondato per convenzione:
- 7000 BTU corrispondono a 2 kW
- 9000 BTU corrispondono a 2,5 kW
- 12000 BTU corrispondono a 3,5 kW
- 18000 BTU corrispondono a 5 kW
- 21000 BTU corrispondono a 6 kW
- 24000 BTU corrispondono a 7,1 kW
- 27000 BTU corrispondono a 8 kW
- 34000 BTU corrispondono a 10 kW
- 48000 BTU corrispondono a 14 kW
- 84000 BTU corrispondono a 25 kW
Potenza condizionatori: perché si deve considerare solo la potenza nominale
La potenza dei climatizzatori calcolata deve essere sempre quella nominale, ovvero a media potenza e mai a massima potenza. Questo perché la resa dell’energia impiegata dal climatizzatore diminuisce quando, durante il raffrescamento, aumentano le temperature esterne.
Cos’è la potenza elettrica assorbita del condizionatore
Per potenza elettrica assorbita si intende la quantità di energia elettrica che un determinato elettrodomestico, in questo caso il climatizzatore, è in grado di assorbire in una precisa unità di tempo.
In termini pratici, significa che se un motore elettrico ha una potenza di 1kW, questo assorbe 1kW nell’unità di tempo. Quindi, se il condizionatore lavora per 3 ore, assorbe 3kWh di energia (1kWx3h).
I climatizzatori domestici, composti da una unità interna e una unità esterna, hanno una capacità di assorbire potenza elettrica compresa fra 7.000 e 18.000 BTU/h. A seconda che si tratti di un condizionatore a pompa di calore, moderno o con la tecnologia inverter, la potenza elettrica assorbita è differente:
- Un condizionatore a pompa di calore con inverter da 8.500 BTU/h assorbe in modalità di raffreddamento 600 W, con un minimo di circa 240 W e un massimo di circa 1000 W; mentre in modalità di riscaldamento la potenza media assorbita è di circa 950 W, con un minimo di 210 W e un massimo di 1500 W.
- Un condizionatore a pompa di calore mono split da 12.000 BTU/h assorbe in modalità di raffreddamento 1050 W, con un minimo di circa 240 W e un massimo di circa 1450 W; mentre in modalità di riscaldamento la potenza media assorbita è di circa 1100 W, con un minimo di 210 W e un massimo di 1750 W. Con il condizionatore a pompa di calore, nelle fasi iniziali di accensione, si avrà un assorbimento maggiore ma solo finché non si raggiunge la temperatura desiderata.
- Un moderno condizionatore a pompa di calore, sempre dotato di inverter, da 18.000 BTU/h assorbe in modalità di raffreddamento 1550 W, con un minimo di circa 570 W e un massimo di circa 1800 W; mentre in modalità di riscaldamento, la potenza media assorbita è di circa 1750 W, con un minimo di 550 W e un massimo di 2600 W.
Come scegliere la potenza del climatizzatore
La scelta della potenza di un condizionatore, tuttavia, deve essere orientativa poiché ci sono diversi elementi che possono influire sulla temperatura di un ambiente.
Vediamo le altre variabili di cui si deve tenere conto quando si calcola la potenza termica utile per il proprio condizionatore:
- Esposizione della stanza alla luce: l’esposizione della stanza a una zona soleggiata comporta una richiesta maggiore o minore di refrigerazione. Inoltre, se la stanza dispone di tende c’è da tenere in considerazione che i colori chiari lasceranno trasparire una maggiore quantità di calore, viceversa una tenda dal colore scuro ne farà trasparire meno.
- La metratura dell’ambiente: più una casa è grande, maggiore dovrà essere la portata che il climatizzatore dovrà coprire in maniera regolare e omogenea.
- Numero delle persone presenti in casa: quanti più sono i membri di una famiglia, quanto maggiore sarà l’esigenza di refrigerare l’ambiente con una certa regolarità; viceversa se la casa è abitata da una o due persone al massimo, verrà richiesta una minore emissione d’aria. In questo caso è da tenere in conto anche il tempo che le persone del nucleo familiare trascorrono all’interno della stanza da raffreddare. Maggiore sarà il numero, maggiore sarà la potenza impiegata.
- Superfici dei soffitti: per quanto riguarda i soffitti, la portata del condizionatore va di pari passo con la loro altezza e il loro spessore. Di conseguenza se una stanza dispone di soffitti alti e poco spessi dovrà essere refrigerata maggiormente rispetto ad una stanza con soffitti bassi e spessi
- Grado di isolamento termico: una casa che ha un buon isolamento termico ha un bisogno minore di raffreddamento poiché è già predisposta.
- Presenza di altre apparecchiature elettriche nella stanza: oltre che alla portata del condizionatore va commisurato il consumo che comportano anche il resto dei macchinari elettrici presenti nella stessa stanza.
- La classe energetica della casa: migliore sarà il dispositivo elettrico dal punto di vista della classe energetica più lievi saranno i costi della bolletta. Se poi si sceglie un condizionatore con tecnologia inverter, ossia un dispositivo in grado di mantenere costante la temperatura nell’ambiente, una volta che questo è arrivato alla temperatura impostata, si eviteranno sprechi di energia e di conseguenza costi in bolletta più alti.
In conclusione, quindi, quando c’è da acquistare un climatizzatore nuovo, oltre a controllare la potenza dell’apparecchio prescelto, si deve prestare la massima attenzione anche alla grandezza della propria abitazione e delle stanze che il condizionatore dovrà raffreddare (o riscaldare). Per essere certi di acquistare un climatizzatore con potenza adatta proprio immobile, è consigliabile affidarsi ad un'azienda specializzata.
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