Il tetto verde sta trovando sempre maggiore diffusione nell'architettura contemporanea. Ma quali sono le tipologie di coperture verdi e quali sono i vantaggi di questi peculiari giardini pensili? Ne parliamo in questa guida, spiegando anche quali sono indicativamente i costi per realizzare un giardino sul tetto della propria casa.

ENGIE
scritto da
ENGIE
Redazione
Cerca
  1. Casa Engie >
  2. Magazine >
  3. Tetto verde: caratteristiche e vantaggi del giardino pensile

Tetto verde: caratteristiche e vantaggi del giardino pensile

Tetto verde: caratteristiche e vantaggi del giardino pensile

Il tetto verde sta trovando sempre maggiore diffusione nell'architettura contemporanea. Ma quali sono le tipologie di coperture verdi e quali sono i vantaggi di questi peculiari giardini pensili? Ne parliamo in questa guida, spiegando anche quali sono indicativamente i costi per realizzare un giardino sul tetto della propria casa.

Tetti verdi: dall’antichità ad oggi 

Oggi troviamo diverse tipologie di coperture verdi sulle tradizionali case rurali scandinave e nei quartieri più innovativi delle più moderne metropoli, ma erano diffusi anche a Babilonia, intorno al 7° secolo a.C., e ne troviamo diversi esempi anche nel mondo greco e in quello romano, soprattutto nel campo degli edifici funebri. I tetti verdi non sono una novità assoluta, ma è certo che stanno diventando via via sempre più diffusi con l’affermarsi dell’edilizia sostenibile, maggiormente attenta al rispetto dell'ambiente e al taglio degli sprechi energetici. 

Che cos'è il tetto verde? 

Con il termine tetto verde si indica molto semplicemente una soluzione alternativa alle coperture tradizionali. La tipica casa italiana, a livello del tetto, presenta delle tegole, e quindi un manto di copertura capace di garantire un discreto isolamento dell'abitazione sottostante.

Ma non deve essere per forza così: ci sono tante altre soluzioni, ognuna con le sue peculiarità. Ci sono le lastre, le coperture bituminose, le coperture in PVC e, per l'appunto, ci sono i tetti verdi. Questi presentano come manto di copertura uno strato di terra, nella quale coltivare della vegetazione di vario tipo.  

Di per sé il tetto verde è una soluzione possibile a varie pendenze, dai tetti completamente orizzontali a quelli che arrivano oltre il 30%. A prima vista si potrebbe pensare che quella del tetto verde sia una scelta audace e persino rischiosa. Non è però affatto così, poiché come visto, si tratta di una tecnica usata fin dall'antichità, che assicura tutto ciò che si ricerca in un normale tetto. Come e quanto una copertura in tegole, infatti, un tetto verde garantisce le necessarie resistenze meccaniche, strutturali e termiche. In più, un tetto verde aggiunge la capacità drenante e quella agronomica. Come si vedrà a breve, peraltro, le coperture verdi e vegetali assicurano diversi vantaggi, sia a livello ambientale che a livello economico. 

A regolare questi particolari giardini pensili, costruiti di volta in volta sui tetti o sulle terrazze, è la normativa Uni 11235.  

Le tipologie di tetto verde: intensivo ed estensivo

Si possono individuare diverse tipologie di tetto verde. Si può parlare di veri e propri tetti in terreno o di terrazze ricoperte da terreni pensili, differenziando quindi i “green roof” in base alla loro posizione sull'abitazione. Ci sono poi i tetti verdi piani e quelli inclinati. Ma non è tutto qui: il tetto verde può essere sia intensivo che estensivo

  • Il tetto verde intensivo è quello più complesso da realizzare. Si tratta di un vero e proprio giardino sopraelevato, che presenta un importante strato di terra, indicativamente compreso tra i 25 e i 50 centimetri. Il suo peso è molto importante, per arrivare fino ai 20 quintali per metro quadrato, e può presentare non solo prato, ma anche cespugli, alberi, panchine e percorsi pedonali. Si tratta insomma di un giardino vero e proprio, che richiede una manutenzione regolare del tempo, nonché un sistema di irrigazione. 
  • I tetti verdi estensivi, invece, presentano un substrato colturale più sottile, e quindi più leggero, rientrando assolutamente sotto i 150 chilogrammi a metro quadrato. A fronte di uno strato di terra compreso tra gli 8 e i 15 centimetri, il giardino pensile estensivo non permette di piantare alberi, ma soltanto erba, cespugli e piccoli arbusti. Si capisce quindi che in questo caso il livello di manutenzione richiesta è decisamente minore, con interventi che possono essere programmati anche ogni 2 o 4 mesi l'anno, sapendo che il giardino potrà essere calpestato solo dagli operatori. 

Come si può intuire, cambia la fruizione di queste due tipologie di aree verdi. Il tetto verde intensivo è fatto per essere vissuto, mentre il giardino estensivo non diventa un'area verde a disposizione di chi abita o frequenta l'edificio. Non a caso tipicamente il primo viene fatto in edifici residenziali, mentre il secondo viene posizionato su centri commerciali o edifici industriali.

Quali sono i vantaggi ambientali ed economici del tetto verde?

I vantaggi ambientali ed economici di un tetto verde sono molteplici. Vediamo i principali: 

  • Avere un giardino: il primo vantaggio del tetto verde è di ordine estetico, ma non solo. Realizzare un tetto verde vuol dire decorare in modo importante un edificio, nonché dotarlo di un area verde che, nel caso del tetto verde intensivo, diventa a tutti gli effetti un giardino a disposizione di chi vive l'edificio stesso. 
  • Isolare termicamente ed acusticamente l'edificio: un giardino pensile è un ottimo isolante, sia a livello acustico che soprattutto a livello termico. Poter contare su uno strato di terreno e di verde sopra la propria testa significa separare in modo netto l'interno dall'esterno, con un significativo risparmio sulle spese di riscaldamento d'inverno e di raffrescamento d'estate. Basti pensare ad un fatto: nelle giornate estive più torride, la temperatura superficiale delle normali coperture può superare comodamente gli 80 gradi, laddove invece una copertura verde arriverà al massimo a 30 gradi. 
  • Contribuire alla riduzione di CO2 urbana: ogni area verde migliora la qualità dell'aria, andando a trattenere le sostanze nocive e i gas serra, a partire per esempio dall'anidride carbonica. 
  • Contrastare le isole di calore: il tetto verde contribuisce a contrastare le isole di calore assorbendo il calore solare e raffreddando l'ambiente circostante attraverso l'evaporazione dell'acqua presente nelle piante, riducendo così le temperature urbane. 
  • Ottimizzare gli spazi inutilizzati: nella maggior parte dei casi, i tetti che vengono convertiti in coperture verdi erano in precedenza spazi del tutto inutilizzati, che grazie al substrato di terreno possono invece diventare come minimo un'area verde, o, nei casi più virtuosi, un vero e proprio giardino. 
  • Aumentare il valore dell'immobile: per via di tutti i vantaggi nominati finora, la presenza di un giardino pensile porta a una crescita automatica e significativa del valore di un edificio in vista di un'eventuale vendita. 
  • Favorire la biodiversità urbana: le nostre città sono spesso delle distese di cemento e di asfalto. Per gli uccelli, nonché per insetti preziosi come le api, questo è un grosso problema. Andare a costruire dei giardini pensili lì dove altrimenti ci sarebbero superfici “sterili” può fare la differenza.

Giardino pensile: quanto costa?

Visto cosa è un tetto verde, quali sono le tipologie di green roof e quali sono i vantaggi ambientali ed economici di queste coperture, vale la pena toccare anche il discorso relativo ai costi.  

È impossibile indicare una cifra unica, realistica per ogni situazione, sapendo che sono davvero tanti i fattori che entrano in gioco: si pensi alla tipologia di tetto verde scelto, alla difficoltà di raggiungere la copertura e al tipo di piante che verranno coltivate. In linea di massima, però, è possibile tenere come base di riferimento un prezzo minimo che si aggira intorno ai 50-100 euro al metro quadrato come base di partenza.  

Non va inoltre trascurato il fatto che i tetti verdi rientrano per la normativa italiana tra gli interventi di riqualificazione energetica di un edificio; ne consegue quindi che, in caso di ristrutturazione, è possibile approfittare di importanti detrazioni anche per la costruzione di un green roof.

Esempi più famosi di tetto verde 

In Europa negli ultimi anni i tetti verdi sono cresciuti piuttosto velocemente.  

  • Basti pensare al fatto che in Germania lo stato precede degli incentivi per la costruzione di green roof già dal 2009.  
  • Ci sono poi grandi città europee che hanno inserito i tetti verdi nei loro obiettivi di sviluppo, a partire da Parigi e da Copenaghen.  

L'Italia, da parte sua, contempla i tetti verdi tra gli interventi di riqualificazione energetica, così da poter approfittare eventualmente di incentivi economici per la loro realizzazione. Non stupisce quindi che gli esempi di green roof in Italia stiano aumentando, seppur lentamente. 

  • Si pensi al Lingotto di Torino, il quale nel 2021 si è visto ricoprire da quello che è stato salutato come il giardino pensile più esteso del Vecchio Continente.  
  • Sempre a Torino, uno stabile in via Goito, sede dello studio di architetti Studio 999, è stato premiato da Legambiente con il premio Innovazione Amica dell'Ambiente proprio per la posa di un tetto verde, il quale è diventato di fatto un orto biologico.  
  • Altre esperienze interessanti sono inoltre presenti a Milano e, per esempio, in Alto Adige.

Sei in cerca di soluzioni green per il tuo condominio?

Tetto verde: caratteristiche e vantaggi del giardino pensile
Pensati per i nostri clienti