Cosa sono i gas serra? Ecco come danneggiano l'ambiente
L’effetto serra è fondamentale per la vita del Pianeta, ma oggi le emissioni prodotte dall’uomo stanno aumentando in modo incontrollato, rendendo il fenomeno estremamente pericoloso. In questa guida vediamo cos'è il gas serra nello specifico, quali sono i principali gas a effetto serra e in che modo questi influenzano il surriscaldamento climatico.
Aumento incontrollato dei gas serra
Le misurazioni effettuate nel corso degli anni, nei più disparati luoghi del Pianeta, non lasciano spazio ad alcun dubbio: la Terra si sta surriscaldando. Questo significa che negli ultimi anni le temperature medie sono cresciute sempre di più e che, senza una repentina inversione di rotta, continueranno a farlo nei prossimi decenni.
A partire dagli Accordi di Parigi l'obiettivo dichiarato a livello internazionale, e ribadito continuamente dalla comunità scientifica come dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), è quello di mantenere il riscaldamento globale al di sotto degli 1,5 gradi centigradi rispetto alle temperature medie dell'epoca preindustriale e, più precisamente, del 1880. Nel 2020 l'aumento di temperatura era già di 1,1 gradi centigradi e attualmente si sta avvicinando sempre di più alla soglia “limite” definita nella Conferenza di Parigi del 2015.
Ma per quale motivo il nostro pianeta sta diventando sempre più caldo? Il principale responsabile di questo drammatico surriscaldamento è da ricercare nelle attività dell'uomo. Anche qui, la comunità scientifica non ha dubbi. A partire dall'industrializzazione la società umana ha emesso quantità enormi di gas serra nell'atmosfera, innescando inconsapevolmente l'aumento delle temperature. Sono proprio queste sostanze, generate soprattutto (ma non solo) dalla combustione di petrolio, carbone e gas, che rendono il nostro Pianeta sempre più caldo e progressivamente meno vivibile.
Cosa sono i gas serra?
I gas serra, più propriamente detti gas a effetto serra, sono tutti quei gas presenti nell'atmosfera che, per loro natura, vanno a trattenere il calore. Più nello specifico, queste sostanze riescono a trattenere una parte consistente delle radiazioni solari infrarosse che arrivano sulla Terra.
Perché i gas serra sono dannosi?
I gas serra non sono di per sé dannosi, tanto è vero che una buona parte di queste sostanze presenti nell'atmosfera ha origini del tutto naturali. Anzi, in assenza dei naturali gas a effetto serra, il nostro pianeta sarebbe estremamente più freddo: se la temperatura media della superficie nelle condizioni attuali si aggira sui 15° centigradi, senza la “serra” creata da queste sostanze si cadrebbe, si stima, intorno ai -18 gradi centigradi.
Il problema è costituito piuttosto dalla quantità di gas a effetto serra prodotti dall'uomo, la quale va a incidere in modo devastante sull'equilibrio della nostra atmosfera. Si stima che attualmente la concentrazione di gas serra sia di circa 1,3 volte superiore rispetto a quella di fine Ottocento.
Semplificando al massimo, all'aumentare della presenza di gas serra nell'atmosfera, le temperature medie terrestri continuano a crescere: si stima che entro il 2100, se non ci sarà un concreto e velocissimo cambio di rotta, l'aumento delle temperature medie terrestri per via dei gas a effetto serra sarà compreso tra i 2 e i 3,6 gradi centigradi.
Quali sono i principali gas serra
Quando si parla dei gas serra, tutti pensano immediatamente alla famigerata anidride carbonica. Questa però non è affatto l'unica sostanza a effetto serra presente nella nostra atmosfera. Anzi, si può dire che la CO2 si trova in ottima compagnia.
Insieme ad essa, per esempio, c’è il vapore acqueo, il gas serra in assoluto più importante, il quale però è del tutto naturale e non ha alcuna incidenza sul cambiamento climatico generato dall'uomo: la sua capacità di assorbimento è correlata direttamente alla temperatura e quindi, per comodità, può essere “escluso dal discorso”.
Vogliamo elencare qui i 6 gas a effetto serra più impattanti dal punto di vista del riscaldamento globale.
Anidride carbonica (CO2)
Tutti hanno già sentito parlare dell'anidride carbonica e dei suoi effetti negativi sul fronte dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale.
In realtà la CO2 è sempre stata presente nella nostra atmosfera. Tuttavia, a partire dall'epoca industriale (e quindi con lo sfruttamento sistematico da parte dell'uomo di combustibili fossili come petrolio, carbone e gas) l'anidride carbonica presente nell'atmosfera è aumentata di oltre il 50%. Per questo motivo tutti ne abbiamo sentito parlare: perché, a causa della sua enorme quantità, la CO2 è responsabile di circa 2 terzi dell'intero riscaldamento globale.
Se c'è quindi un nemico numero uno che dovrebbe essere debellato quanto prima, quello è proprio l'anidride carbonica di origine antropica. Ed è per l'appunto per questo motivo che è fondamentale tagliare ed eliminare l'utilizzo di combustibili fossili, affidandosi invece alle fonti di energia rinnovabili come il fotovoltaico, l'eolico e l'idroelettrico.
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Inoltre, visto il ruolo preponderante dell’anidride carbonica nel causare il surriscaldamento globale, si sta lavorando anche a dispositivi per “risucchiare” la CO2 e stoccarla in modo sicuro: è però assolutamente certo che questi metodi potranno essere utili solo se intesi come “accompagnamento” a un generale taglio delle emissioni.
Questo anche perché tra le peculiarità dell'anidride carbonica ci sono i lunghissimi tempi di permanenza in atmosfera: il WWF riporta una stima per cui tra 1.000 anni ci sarà ancora nell'atmosfera una fetta compresa tra il 15 e il 40% delle molecole di CO2 emesse originariamente.
Metano (CH4)
Altro gas a effetto serra decisamente pericoloso è il metano. Questo è anzi molto più dannoso della CO2, essendo un gas 28 volte più climalterante dell'anidride carbonica. A differenza di quest'ultima, però, il metano ha una durata relativamente breve nell'atmosfera, scomparendo in circa 12-15 anni. A conti fatti, il metano è responsabile del 18% circa del surriscaldamento globale. Anche in questo caso è fondamentale tagliare tutte le fonti di origine antropica: si parla, ad esempio, degli allevamenti di bestiame, delle discariche, dell'utilizzo di combustibili fossili, dell'irrigazione delle risaie. Al giorno d'oggi, l'atmosfera terrestre ospita una concentrazione di metano di oltre il 500% superiore rispetto all'inizio dell'epoca industriale.
Protossido di azoto (N20)
Passiamo ai responsabili “minori” dell'effetto serra di origine antropica. Il protossido di azoto, anche indicato come gas esilarante, è immesso nell'atmosfera da una principale e preponderante attività umana, ovvero dalla fertilizzazione dei terreni agricoli. Ma non solo. Le emissioni di N20 sono da ricondurre secondariamente anche alla combustione di combustibili fossili e di biomasse.
Stimato come circa 300 volte più dannoso dell'anidride carbonica per ogni chilo di gas, il protossido di azoto si dissolve dopo circa 120 anni. A conti fatti, si stima che questo gas sia responsabile di circa il 6% del riscaldamento globale.
Esafluoruro di zolfo (SF6)
Non sono molte le persone che hanno già sentito parlare di questo gas a effetto serra. L'esafluoruro di zolfo è nominato in questa lista poiché ha una durata lunghissima di permanenza in atmosfera, stimata in circa 3 millenni, e perché è tra i gas più climalteranti per ogni chilogrammi di sostanza.
Le emissioni di SF6 sono legate in particolar modo alla produzione di magnesio e alla produzione di conduttori. Va peraltro sottolineato che questo gas viene correntemente utilizzato per isolare apparecchiature elettriche ad alta tensione.
Fluorurati (PFC) e Idrofluorocarburi alogenati (HFC)
I diversi organismi di ricerca elencano sostanze diverse tra i principali gas serra: c'è chi per esempio nomina i clorofluorocarburi (CFC) e i i bromofluorocarburi (BFC).
Il WWF sceglie invece di includere nella lista dei più pericolosi gas a effetto serra i fluorurati (PFC) e gli idrofluorocarburi alogenati (HFC).
Si tratta di sostanze che vengono utilizzate nella produzione industriale di schiume, nella produzione di isolanti elettrici, nella produzione di semiconduttori e di alluminio, e ancora, che vengono utilizzate all'interno degli impianti per la climatizzazione. Anche in questo caso, si tratta di gas che permangono per lunghissimo tempo in atmosfera, nell'ordine di migliaia di anni.
Le emissioni di gas a effetto serra nel mondo
Visto cos'è un gas serra, perché questi gas sono nocivi e quali sono i principali gas a effetto serra presenti nell'atmosfera terrestre, vale la pena ricordare quali sono i numeri principali relativi alle emissioni ai giorni nostri.
Guardiamo alle emissioni di anidride carbonica: queste sono aumentate del 5,3% dal 2020 al 2021, con Cina, Stati Uniti, Unione Europea, India, Russia e Giappone che rappresentano le economie che emettono più emissioni di CO2 al mondo.
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