Tetto al prezzo del gas: cosa significa e come funziona
La crisi energetica è una delle conseguenze più difficili per l’Unione Europea dallo scoppio della guerra russo-ucraina. Per tutelare i consumatori dall’instabilità del mercato, una delle misure proposte dall’UE consiste nello stabilire un tetto al prezzo del gas. Scopriamo cosa c’è da sapere sul tetto al prezzo del gas: cosa significa, cosa comporta e perché alcuni Stati preferirebbero non aderire.
Tetto prezzo gas: cosa significa e come funziona
Il tetto al prezzo del gas, chiamato anche price cap, è una manovra che si pone l’obiettivo di contrastare il caro bollette imponendo un limite al prezzo del gas e alle speculazioni sul costo dell'energia. La legge n. 481/95 definisce il tetto al prezzo del gas come un limite massimo della variazione del prezzo rispetto al prezzo di controllo in un periodo di tempo prestabilito.
Anche se è in particolare negli ultimi tempi che si parla tanto di tetto al prezzo del gas, la manovra del price cap non è una novità, in quanto è stata attuata per la prima volta in Gran Bretagna già durante gli anni '80.
Dunque si tratta di un piano per contenere i costi dell’energia. Ma cosa comporta nel contesto attuale?
La manovra prevede:
- La costituzione di un’unica entità europea per l’acquisto del gas
- L’impostazione di un prezzo massimo del gas importato dalla Russia
- L’istituzione di una zona rossa per gli Stati maggiormente colpiti dalle conseguenze della crisi
Quanto inciderebbe in bolletta il tetto al prezzo del gas?
Abbiamo detto che, con la definizione di un tetto al prezzo del gas, gli operatori europei non possono comprare il gas disponibile ad un prezzo superiore ad una determinata cifra. Questo comporta un abbassamento dei prezzi in bolletta in fatto di materia prima.
È importante sottolineare che il tetto al prezzo del gas incide solamente sulla spesa per la materia energia e non su tutte le altre voci in bolletta, come l’IVA o gli oneri di sistema.
Secondo alcune stime una famiglia potrebbe risparmiare alcune decine di euro al mese, addirittura migliaia di euro nel caso delle aziende. Naturalmente, soprattutto durante i mesi più freddi, è sempre bene seguire le regole d’oro per il risparmio di energia per non far lievitare i costi in bolletta.
Tetto prezzo gas: perché non tutti i Paesi europei sono d’accordo?
Nonostante la maggioranza dei Paesi membri siano favorevoli, alcuni Paesi del Nord Europa non sembrano essere del tutto d’accordo sull’imposizione di un tetto al prezzo del gas. Ad esempio l’Olanda, Paese produttore di gas e sede del mercato principale dell’energia UE, ha dichiarato che sarebbe “un passo indietro rispetto alla liberalizzazione del mercato dell’energia”.
In un momento delicato come quello della crisi energetica in corso, per ridurre i costi in bolletta è importante essere ben informati, mettere in atto i consigli per evitare gli sprechi di energia e cercare le tariffe più convenienti e adatte alle proprie esigenze.
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