A volte capita che lo scaldabagno faccia saltare il salvavita. Ma perché accade questo? Esistono diverse possibili cause per cui, quando si accende lo scaldabagno, la corrente salta: perdite d’acqua, cavi o connettori danneggiati, resistenze deteriorate o prese difettose. Ecco come intervenire, verificare malfunzionamenti ed, eventualmente, prevenirli.

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Perché lo scaldabagno fa scattare il salvavita? Ecco 6 possibili cause

Perché lo scaldabagno fa scattare il salvavita? Ecco 6 possibili cause

A volte capita che lo scaldabagno faccia saltare il salvavita. Ma perché accade questo? Esistono diverse possibili cause per cui, quando si accende lo scaldabagno, la corrente salta: perdite d’acqua, cavi o connettori danneggiati, resistenze deteriorate o prese difettose. Ecco come intervenire, verificare malfunzionamenti ed, eventualmente, prevenirli.

Scaldabagno fa scattare il salvavita: cause

Quello dello scaldabagno che fa saltare il salvavita è un malfunzionamento abbastanza diffuso.

In genere le problematiche legate all’uso di un boiler possono essere di natura idraulica o elettrica, in questo caso ci troviamo davanti a un guasto di tipo elettrico.  
Vediamo, una per una, quali sono le principali cause del fenomeno e cosa fare per evitare che lo scaldabagno faccia saltare la corrente.

1. Presa difettosa

Se la presa a cui è collegato lo scaldabagno è difettosa, rotta o danneggiata, può causare cortocircuiti o interruzioni di corrente che fanno scattare il salvavita.  
Quindi verifica lo stato della presa e provvedi a sostituirla se necessario insieme al cavo del boiler. Assicurati che la nuova presa sia installata in modo sicuro e rispettando le normative vigenti. 

2. Perdita d’acqua

Eventuali perdite d’acqua possono entrare in contatto con le componenti elettriche all'interno dello scaldabagno, come il termostato o la resistenza, causando cortocircuiti e, di conseguenza, facendo scattare il salvavita per prevenire danni maggiori.  
In questo caso, la prima cosa da fare per individuare la causa delle perdite, è ispezionare il serbatoio dello scaldabagno e assicurarsi che non ci siano fori: potrebbero essere la ragione delle perdite e quindi rendere necessaria la sostituzione del boiler. Un altro passaggio è controllare la guaina: se perde acqua, sarà necessario cambiarla.

3. Connettori bruciati 

Controlla le condizioni dei connettori che si trovano sotto la scocca di sicurezza: con il tempo, i connettori e i cavi elettrici all'interno dello scaldabagno possono deteriorarsi o bruciarsi, creando un cortocircuito.  
Per evitare che il problema si ripresenti, l’unica cosa da fare è sostituire i cavi danneggiati

4. Resistenze danneggiate

Le resistenze all'interno dello scaldabagno servono a riscaldare l'acqua. Se una delle resistenze è guasta o danneggiata, potrebbe causare un aumento improvviso di corrente, che fa scattare il salvavita per evitare sovraccarichi.  

In questo caso è consigliabile verificare lo stato delle resistenze utilizzando un multimetro digitale e sostituirle se difettose: per farlo, dopo esserti assicurato di aver staccato la corrente, basterà svitare la scocca o il coperchio di sicurezza con l’aiuto di un cacciavite a stella.  

Le resistenze possono essere di due tipi: a immersione, ovvero immerse nel serbatoio a contatto diretto con l’acqua, o corazzate, protette cioè da una guaina (quindi non a contatto diretto con l'acqua). 

  • Le resistenze a immersione (quelle per esempio situate all’interno di scaldavivande, di boiler per scaldare l’acqua o elettrodomestici come le lavatrici) sono più facilmente esposte a guasti a causa dell’accumulo di calcare; con il passare del tempo infatti il calcare può deteriorare l’isolamento della resistenza permettendo all’acqua di entrare a contatto con il filamento interno e facendo così saltare il contatore. 
  • Le resistenze corazzate sono invece avvolte da una guaina e fissate tramite di una vite centrale. Quando la resistenza si attiva il calore si diffonde per irraggiamento all’interno della guaina che a sua volta riscalderà l'acqua. La vite che mantiene ferma la resistenza con il tempo e il calore potrebbe rompersi o corrodersi, compromettendone la tenuta. La resistenza potrebbe così inclinarsi e toccare la guaina facendo saltare il contatore. 

Per evitare che le resistenze si deteriorino potrebbe essere utile prevenire la formazione di calcare disincrostando periodicamente il boiler. Per rimuovere eventuali depositi di calcare puoi usare una spazzola o un prodotto non troppo corrosivo per non danneggiare il metallo. Ricorda di effettuare la decalcificazione solo dopo aver svuotato lo scaldabagno e aver staccato l'alimentazione elettrica e idrica. 

5. Sovraccarico elettrico

Lo scaldabagno elettrico richiede una quantità considerevole di energia elettrica per riscaldare l'acqua. Se vi sono altri dispositivi elettrici energivori collegati allo stesso circuito, il carico totale potrebbe superare la capacità massima sopportata dall’impianto generando un distacco per supero potenza contatore.  

Per porvi rimedio potrebbe essere necessario aumentare la potenza del contatore, non più in grado di soddisfare il fabbisogno energetico, portandola dai consueti 3 kW a 6 kW. 

6. Guasto del termostato

Il termostato all'interno dello scaldabagno può guastarsi, causando cortocircuiti o altri problemi elettrici che fanno scattare il salvavita.

Se ti accorgi che il termostato è danneggiato sostituiscilo. Per capire se il termostato è rotto smonta il coperchio dello scaldabagno, controlla che i fili siano collegati correttamente e non ci sia dispersione. 

Perché è importante individuare la causa che fa scattare il salvavita 

Individuare la causa esatta che fa scattare il salvavita è cruciale per diverse ragioni: per garantire la sicurezza delle persone, ridurre il rischio di incendi dovuti a cortocircuiti o sovraccarichi elettrici, evitare danni agli apparecchi elettrici, garantire la continuità del servizio evitando interruzioni prolungate nell'alimentazione elettrica e, non ultimo, per migliorare l'efficienza energetica complessiva. 

Come abbiamo visto, un salvavita che scatta frequentemente può indicare la presenza di dispersioni di corrente, che possono causare un consumo energetico eccessivo. Identificare e risolvere queste dispersioni, oltre ad evitare inutili sprechi di corrente, consente anche di risparmiare in bolletta

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