Tutto sul funzionamento e l’installazione delle lampade di emergenza
Ci sono casi in cui le lampade di emergenza sono obbligatorie, come nei luoghi di lavoro o le attività commerciali, ma spesso sono comode da installare anche in casa. Quando si decide di acquistare le luci di emergenza sono tante le domande che bisogna porsi, dal funzionamento a come installarle correttamente. Ecco una breve guida dedicata alle lampade di emergenza.
Luci di emergenza: come funzionano?
Le lampade di emergenza fanno parte del sistema di illuminazione di un ambiente e si attivano automaticamente solo in caso di blackout elettrico. Sono comode per abitazioni multilivello, ma anche in appartamenti su un solo livello, soprattutto in presenza di bambini o persone con ridotta capacità motoria.
Ma come funzionano le lampade di emergenza? Queste luci sono collegate all’impianto elettrico di casa, ma, a differenza degli altri punti luce, hanno una batteria interna che assorbe energia e permette loro di attivarsi quando scatta il salvavita, quindi in assenza di corrente.
Lampade di emergenza: tipologie
Principalmente esistono due tipi di luci di emergenza:
- On-grid, connesse alla rete principale, disponibili a parete, incasso o da presa.
- Off-grid non collegate all’impianto e quindi semplici lampade portatili dipendenti da batterie capienti
Il sistema più diffuso sul mercato è la lampada di emergenza LED, che permette di risparmiare energia elettrica grazie ai consumi ridotti.
Quanto tempo durano le lampade di emergenza?
La durata della batteria di una lampada di emergenza va da un minimo di 90 minuti fino a 3 ore. Nei casi in cui vengano installate in ospedali o strutture simili, la durata può anche essere superiore.
Lampade di emergenza On-Grid: installazione e manutenzione della batteria
Per installare correttamente le nostre lampade di emergenza, occorre seguire una serie di passaggi. Vediamo tutti gli step.
- Scegliere la posizione. La prima cosa da domandarsi è: dove si montano le lampade di emergenza? Naturalmente le luci di emergenza vanno posizionate in alto e in una zona non troppo lontana dalla cassetta dell’impianto elettrico generale.
- Staccare la corrente elettrica. Per poter lavorare tranquillamente, senza la paura di una folgorazione, è fondamentale staccare la corrente prima di mettere mano all’impianto.
- Individuare la fase ed il neutro sulla linea che collegherà la lampada di emergenza alla cassetta elettrica.
- Collegare i cavi di alimentazione della luce di emergenza con i cavi del sistema elettrico
- Verifica. Riattivare la corrente e far scattare il salvavita per accertarsi che le lampade di emergenza si accendono correttamente. Infine, riattivare il salvavita.
Per essere sicuri che al momento del bisogno le luci di emergenza funzionino correttamente, è sempre bene eseguire una manutenzione regolare, testandole una volta all’anno per 30 minuti ed eseguendo dei rapidi test di trenta secondi sulle luci una volta al mese.
Quanto costano le lampade di emergenza?
È evidente che i consumi delle luci di emergenza sono davvero contenuti o quasi assenti.
I costi di acquisto, invece, possono variare anche molto.
Una buona lampada di emergenza ha un costo minimo che va dai 35 euro, fino ad arrivare a più di 100 euro, nel caso di batterie con autonomia fino a 3 ore. È possibile acquistare anche luci di emergenza LED a muro a prezzi ancora più bassi, con un costo medio tra i 15 e 20 euro. Molto dipende dalle necessità!