Cosa fare in caso di distacco imposto supero potenza contatore?

Il contatore di casa ha una potenza massima prelevabile. I kW disponibili sono in genere compresi tra i 3 e i 4,5.
Se si supera questo limite, ad esempio perché sono collegati contemporaneamente più elettrodomestici di quanto l’impianto ne possa supportare, sul display del contatore apparirà il messaggio “Distacco Imposto Supero Potenza” e la fornitura di elettricità potrebbe subire una momentanea interruzione. 

In altre parole, vuol dire che abbiamo probabilmente consumato più energia di quella disponibile in base al contratto di fornitura elettrica stipulato con il fornitore, pertanto il contatore è saltato.

Abbiamo visto cosa si intende, ma in quali casi (e perché) c’è il rischio che il contatore della luce segnali un supero potenza? 

Solitamente in un contatore di ultima generazione il distacco avviene dopo 3 ore dal superamento potenza, eccezion fatta per sbalzi improvvisi o importanti di corrente. In sostanza, nel corso delle tre ore, il dispositivo procede ad effettuare delle rilevazioni: se dopo 182 minuti tutti i monitoraggi effettuati avranno segnalato un eccesso di potenza impiegata, allora il contatore riporterà sul display il messaggio “Distacco Imposto per Supero Potenza” e l’erogazione di corrente elettrica verrà interrotta.

Rispetto ai vecchi contatori meccanici, che saltavano immediatamente, quelli più moderni sono in grado di reggere per diverso tempo, anche una volta raggiunto il limite di potenza disponibile. Tuttavia, per una questione di sicurezza, finiranno comunque per saltare, altrimenti l’impianto potrebbe danneggiarsi. 

• Il rischio di un distacco per supero potenza aumenta quando si usano contemporaneamente più elettrodomestici energivori (ad esempio forno e phon), raggiungendo una potenza che il nostro impianto di casa non supporta.  
• Se invece appare la dicitura “Supero potenza” sul contatore mentre è tutto spento, è meglio rivolgersi al distributore locale di energia, per verificare che non ci siano guasti sulla rete elettrica.

Quando il contatore continua a saltare perché si supera abitualmente la potenza disponibile, il distributore locale potrebbe decidere unilateralmente per un aumento di potenza e imporla senza che il cliente l’abbia richiesta.  

A permetterlo è l'articolo 8 della delibera ARERA 654/2015/R/eel secondo la quale “in presenza di un superamento potenza del contatore avvenuto sistematicamente in almeno due mesi distinti dell'anno, il distributore può imporre un adeguamento di potenza del contatore o l’installazione di limitatori di potenza”.  

Ma come ci accorgiamo di questo adeguamento non richiesto? Semplicemente controllando i dati di fornitura sulla bolletta dove potremmo trovare addebitate le spese della pratica. L’aumento dei kW per supero potenza contatore ha un costo che può arrivare a circa 80 euro, di cui 25 per la gestione pratica (che alcuni fornitori non fanno pagare) e 57,85 per ogni kW di potenza aggiuntivo.

Se non si intende incorrere in un adeguamento di potenza non richiesto, occorre mettere in pratica alcuni accorgimenti per evitare di superare il consumo di Kw massimo.  
Le alternative sono tante: 

• Individuare la causa del sovraccarico. La prima cosa da fare è staccare tutti gli elettrodomestici e riattivarli uno per uno per capire quale potrebbe aver causato il sovraccarico. Se, ad esempio, ci si rende conto che a causare il sovraccarico è un vecchio condizionatore, è il caso di valutare di sostituirlo con un climatizzatore di ultima generazione, più efficiente e di classe energetica superiore, che consumerà sicuramente meno. 
• Usare consapevolmente gli elettrodomestici. Consapevoli del fatto che esistono alcuni elettrodomestici che consumano di più, cercare di non utilizzare insieme gli apparecchi energivori (phon, forno, lavatrice, condizionatore d’aria). Se stiamo asciugando i capelli, meglio non caricare anche la lavatrice, oppure assicuriamoci di non usare la lavastoviglie se abbiamo già in funzione il forno. 
• Monitorare i consumi. Mantenere la potenza prelevata dalla rete al di sotto della soglia consentita, magari con l’aiuto di alcuni misuratori di corrente: basterà installarli sulle prese per essere avvisati quando ci si sta avvicinando al limite consentito. 
• Sfruttare la domotica. Anche la domotica ci può essere d’aiuto: usare elettrodomestici smart, connessi alla rete Wi-Fi di casa e controllabili da remoto, ci permette ad esempio di programmarne accensione e spegnimento, gestendo meglio i consumi ed evitando magari di farli partire contemporaneamente.  

Se questi accorgimenti non dovessero bastare, l’ultima alternativa è quella di rivolgersi a un elettricista o a un tecnico specializzato per valutare l’ipotesi di un adeguamento del contatore al nuovo carico di potenza che, come anticipato, comporterà una spesa aggiuntiva una tantum.