Quando rifare l'impianto elettrico? Ecco 7 segnali da osservare
Rifare l’impianto elettrico di casa non è certo un compito semplice né frequente. Tuttavia, ci sono alcuni segnali chiari che indicano quando è il momento di intervenire. Riconoscerli è fondamentale per garantire la nostra sicurezza e quella di tutti gli abitanti della casa, oltre che per ridurre i consumi e migliorare l’efficienza energetica. Inoltre, rifare l’impianto elettrico può aumentare il valore dell’immobile, un vantaggio importante se si considera la possibilità di venderlo. Ne parliamo in questo articolo.
Ogni quanto rifare l’impianto elettrico di casa?
Rifare tutto l’impianto elettrico di casa è un’operazione che richiede tempo e denaro. Per fortuna, non si tratta di un intervento da effettuare spesso.
In linea generale, possiamo dire che un impianto elettrico comincia a mostrare segni di cedimento a circa 20-30 anni dalla sua realizzazione. Va detto, però, che il tempo dipende da numerosi fattori, specialmente da quanta manutenzione è stata effettuata sull’immobile e con quale frequenza.
Ma non è tutto. Per stabilire quando è il momento di rifare l’impianto elettrico è anche necessario riflettere su norme e leggi di riferimento. Queste, infatti, possono cambiare con il passare degli anni, mettendoci in condizione di dover riprogettare l’impianto per restare conformi alla normativa.
I 7 segnali da osservare
Per quanto rifare l’impianto elettrico richieda un intervento invasivo sull’immobile e un budget cospicuo, ci sono alcune situazioni che rendono il rifacimento essenziale per non correre rischi di sicurezza.
In particolare, sarà la casa stessa a inviarci chiari segnali indicandoci che è il momento di intervenire. Ignorare questi avvertimenti può far peggiorare i problemi di giorno in giorno, con conseguenze potenzialmente gravi per l’immobile e chi lo abita.
- Fusibili che saltano frequentemente
Quando i fusibili o gli interruttori differenziali si attivano frequentemente, è probabile che l'impianto elettrico stia lavorando al di là della sua capacità nominale, mettendo a rischio la sicurezza dell'intero sistema e dei dispositivi collegati.
È essenziale indagare sulle cause di questi salti frequenti e porvi rimedio. Talvolta, l’unico rimedio possibile è proprio il rifacimento dell’intero impianto.
- Spine e prese che scottano
Questo problema può derivare da cavi danneggiati o collegamenti difettosi, che aumentano il rischio di incendi.
In questi casi, il consiglio è rivolgersi a un tecnico specializzato: questi potrà consigliare di sostituire immediatamente le prese e i cavi danneggiati o valutare di rifare l'intero impianto per prevenire gravi incidenti.
- Fili scoperti o danneggiati
La presenza di fili scoperti, danneggiati o con isolamento screpolato espone alla possibilità di scosse elettriche e cortocircuiti, con conseguenze gravi per la sicurezza delle persone e delle proprietà .
Anche in questo caso, le soluzioni sono due: sostituire i cavi danneggiati e considerare un aggiornamento completo dell'impianto.
- Luci che lampeggiano
Anche variazioni improvvise nella luminosità o il lampeggiare delle luci possono indicare problemi di tensione nell'impianto elettrico.
Questi eventi possono danneggiare gli apparecchi elettrici collegati e ridurre la sicurezza complessiva dell'impianto.
- Scosse elettriche
Attenzione a scosse elettriche e formicolii quando si tocca un apparecchio o una presa: l’impianto elettrico potrebbe presentare diversi problemi, per esempio un'impropria messa a terra o un cortocircuito.
Questa situazione rappresenta un grave rischio per la sicurezza e richiede un intervento immediato da parte di un professionista per identificare e risolvere il problema.
- Malfunzionamento degli elettrodomestici
Se gli elettrodomestici in casa mostrano frequenti problemi di funzionamento o tendono a bruciarsi, potrebbe esserci un’instabilità nella fornitura di energia elettrica, causata da difetti nell'impianto.
Questi guasti non rappresentano solo un rischio per gli stessi elettrodomestici, che possono danneggiarsi fino a smettere di funzionare, ma suggeriscono anche una situazione pericolosa che necessita di un'analisi attenta e, se necessario, un aggiornamento dell'impianto.
- Odore di bruciato
Quando sentiamo odore di bruciato proveniente da prese, interruttori o cablaggi dovremmo allarmarci: si tratta di un chiaro segnale di surriscaldamento dell’impianto, una situazione estremamente pericolosa che può portare a incendi e danni gravi.
È fondamentale spegnere immediatamente l'alimentazione elettrica e contattare un professionista per risolvere il problema prima che si verifichino danni irreparabili.
I vantaggi di rifare l’impianto elettrico di casa
Chiariti i segnali che indicano che bisogna rifare l’impianto elettrico, è bene anche analizzare quali sono i benefici che possono derivare da questo intervento. Rifare l’impianto elettrico, infatti, consente di:
- Migliorare la sicurezza della casa, riducendo significativamente il rischio di incendi, cortocircuiti e scosse elettriche;
- Aumentare l’efficienza energetica, permettendo di risparmiare sui costi energetici a lungo termine e ridurre l'impatto ambientale;
- Integrare tecnologie moderne, come sistemi di domotica e pannelli solari, per una casa più intelligente ed efficiente;
- Essere conformi alle normative e agli standard vigenti è importante non solo per la sicurezza, ma anche per il valore dell’immobile in caso di vendita.
Se è vero, quindi, che rifare l’impianto elettrico può significare dover sostenere una spesa non indifferente, con interventi invasivi per l’immobile, è vero anche che i vantaggi rendono questa operazione una preziosa opportunità per migliorare la sicurezza, il comfort e il valore della propria casa.
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