La raccolta differenziata non è solo un dovere della pubblica amministrazione, ma anche una responsabilità civile del cittadino. In questa guida vediamo in cosa consiste, perché è importante farla bene e come evitare gli errori più comuni.

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Sai come fare (bene) la raccolta differenziata?

Sai come fare (bene) la raccolta differenziata?

La raccolta differenziata non è solo un dovere della pubblica amministrazione, ma anche una responsabilità civile del cittadino. In questa guida vediamo in cosa consiste, perché è importante farla bene e come evitare gli errori più comuni.

Cos’è la raccolta differenziata e perché è importante

Riciclare, separare, smistare: sono le parole d’ordine della raccolta differenziata, un sistema di gestione dei rifiuti (domestici e industriali) caratterizzato da un passaggio che consiste in una prima differenziazione da parte dei cittadini. È compito del singolo cittadino infatti separare e suddividere i rifiuti in base ai vari materiali (vetro, carta, plastica e organico) che li compongono, dividendo così quelli riciclabili da quelli che non lo sono.  

In questo modo tutti i rifiuti differenziati saranno destinati al rispettivo trattamento di smaltimento o recupero che va dallo stoccaggio nell'isola ecologica, al riciclo per il differenziato (carta, vetro, alluminio, acciaio, plastica, RAEE) alla termovalorizzazione per il residuo indifferenziato, al compostaggio per l'organico. 

Gli obiettivi principali della raccolta differenziata sono diversi: 

  • Produrre meno spazzatura e inquinare meno. Promuovere il riciclo e il riutilizzo dei materiali significa evitare la loro dispersione in discarica (dove finiscono materiali di tutti i generi, alcuni inquinanti, altri utili per produrre materie prima) o l'incenerimento indiscriminato che ha invece conseguenze catastrofiche sull’ambiente. 
  • Ridurre al minimo il residuo indifferenziato così da trasformare i rifiuti in una fonte di ricchezza e non più di inquinamento.  
  • Risparmiare energia e materie prime. Basti pensare, ad esempio, che, per produrre 1 tonnellata di carta riciclata, servono 400 mila litri d'acqua e 5 mila kWh in meno rispetto a quelli normalmente impiegati per la stessa quantità di carta non riciclata.

Contenitori raccolta differenziata 

Ogni comune, provincia, regione, comunità montana e municipalità si occupa, secondo un proprio regolamento, di fare la raccolta differenziata, basandosi però su una struttura di base comune che suddivide i materiali in categorie specifiche, generalmente identificate da specifici contenitori per raccolta differenziata.  

Secondo la normativa UNI 840:2013 del 2013, che definisce la codifica dei colori nei rifiuti e specifica le dimensioni e i requisiti di progettazione dei bidoni raccolta differenziata con capacità di 400, 1300 e 1700 L, i rifiuti sono così suddivisi

  • Vetro: contenitore verde (la campana, svuotata dal basso a differenza del classico cassonetto che altrimenti dovrebbe essere ribaltato) 
  • Plastica: contenitore giallo 
  • Alluminio e metalli: contenitore turchese 
  • Carta e cartone: contenitore blu 
  • Frazione umida o organica: contenitore marrone 
  • Secco indifferenziato: contenitore grigio 

Gli altri rifiuti (rifiuti ingombranti, rifiuti elettrici e rifiuti speciali) vanno smaltiti separatamente e portati negli appositi punti di raccolta predisposti.  

Ogni territorio segue le proprie modalità di raccolta, per questo motivo è importante sapere quali regole applica il proprio comune di residenza (dal colore dei contenitori al calendario della raccolta differenziata adottato) per gestire correttamente la differenziazione dei rifiuti. 

Come fare la raccolta differenziata dell’umido

L’umido è caratterizzato da quella parte di rifiuti casalinghi di natura organica: come scarti alimentari, gli avanzi di cucina e i materiali compostabili. 

Per smaltire correttamente l’umido è necessario acquistare o richiedere un contenitore specifico per l'umido (un secchio o un cestino con coperchio) dove riporre sacchetti biodegradabili o compostabili realizzati in bioplastica o in Mater-bi (ricavata dal mais) , destinati alla raccolta dei rifiuti.  

Meglio non riempirli troppo perché sono molto delicati e poco resistenti, e rischiano di rompersi. 

In questa categoria di rifiuti rientrano

  • avanzi di frutta e ortaggi; 
  • resti di carne e pesce; 
  • resti vegetali, come, fiori, erba, piante; 
  • latticini; 
  • gusci d’uovo; 
  • alimenti deteriorati; 
  • fondi di tè e caffè 
  • ossa di piccole e medie dimensioni; 
  • carta e cartone alimentari (se molto sporchi); 
  • cenere; 
  • escrementi di animali di piccola taglia; 
  • salviette e tovaglioli di carta unti. 

Una buona pratica per ridurre questo tipo di rifiuti consiste nel limitare gli sprechi alimentari: cerchiamo di acquistare in modo oculato, conservare correttamente gli alimenti e utilizzare creativamente gli avanzi in ricette ad hoc.

Come fare la raccolta differenziata della carta

La carta è interamente riciclabile, è infatti realizzata a partire dalla cellulosa che si estrae dal legno e da altri vegetali. Una volta riciclata può essere usata per creare nuovi oggetti. 

Ecco tutti i prodotti che possiamo raccogliere nella differenziata della carta: 

  • giornali, riviste, libri, quaderni; 
  • scatole di prodotti alimentari e imballaggi in cartone;
  • quaderni;
  • vaschette in cartone porta uova;
  • confezioni del latte in TetraPak (indicazione non valida per tutti i comuni).

Oltre ad assicurarsi che i contenitori siano puliti, è necessario schiacciare e comprimere sempre scatole e scatoloni in modo da ridurre gli imballaggi di grandi dimensioni in piccoli pezzi. Nel caso siano presenti altri materiali (come, ad esempio, tappi di plastica) è fondamentale separarli e riciclarli a parte.

Come fare la raccolta differenziata del vetro

Sono destinati ai contenitori della differenziata del vetro solo:

  • le bottiglie,
  • i vasetti e i vasi di vetro (dopo essere stati sciacquati accuratamente e separati da tappi in alluminio o in plastica).

Gli altri oggetti che comunemente associamo al vetro, come lastre, specchi, lampadine, bicchieri, il vetro di una finestra o i flaconi di medicinali, vanno trattati diversamente (meglio verificare le indicazioni del proprio comune di residenza). 

Il vetro raccolto tramite la raccolta differenziata viene fuso e riutilizzato per realizzare nuovi prodotti, attraverso un processo di cernita, frantumazione e filtraggio per eliminare corpi estranei di grosse dimensioni, frammenti di ceramica, porcellana, pietre, corpi magnetici o metallici, plastica, carta, alluminio, legno, piombo o rame.

Come fare la raccolta differenziata della plastica 

Non tutta la plastica è uguale. Ad esempio, la plastica utilizzata per gli alimenti non contiene prodotti chimici e può essere riciclata gettandola negli appositi bidoni della differenziata.  

Nella raccolta differenziata della plastica possiamo raccogliere

  • bottiglie (di acqua, olio, succhi di frutta, latte, bibite varie); 
  • flaconi e dispenser (quelli usati per shampoo, bagnoschiuma, sapone, detersivi, prodotti per l’igiene della casa, sciroppi, creme, salse, yogurt); 
  • taniche per acqua distillata; 
  • buste e sacchetti in plastica; 
  • vaschette per i cibi; 
  • pellicole di giornale; 
  • vasi in plastica; 
  • grucce appendiabiti; 
  • sacchetti delle patatine, dei surgelati e del caffè; 
  • piatti e bicchieri in plastica (ma non le posate). 

Rimangono esclusi:

  • posate di plastica,
  • siringhe,
  • capsule del caffè,
  • tutti i contenitori sporchi.  

Come fare la raccolta differenziata di alluminio e metallo

L’alluminio è un materiale riciclabile al 100%: si trova in molti degli imballaggi che circolano nelle nostre case ed è per questo fondamentale raccoglierlo e differenziarlo. 

Ecco quali prodotti in alluminio e metallo possiamo destinare alla racconta differenziata: 

  • bombolette aerosol non infiammabili; 
  • tubetti; 
  • lattine; 
  • carta stagnola; 
  • scatolette e barattoli per carne, pesce e legumi; 
  • coperchi dello yogurt; 
  • tappi.

Come fare la raccolta differenziata di rifiuti ingombranti, elettronici e speciali

Ci sono poi tre categorie di rifiuti che vanno trattati a parte rispetto alla tradizionale differenziata: sono i rifiuti ingombranti, elettrici e quelli speciali. 

Rifiuti ingombranti. 
Sono tutti quelli di grosse dimensioni, come porte, mobili, materassi. I rifiuti ingombranti non si possono lasciare accanto ai bidoni della raccolta differenziata. Per liberarsene è necessario rivolgersi al servizio dedicato del proprio comune, negli orari e nelle modalità previste, in modo che degli addetti vengano a ritirarli. 

Rifiuti elettrci
Sono ad esempio apparecchi elettronici, elettrodomestici, lampade, lampadine e neon. Anche questi non possono essere lasciati accanto ai bidoni. Per lo smaltimento di questo tipo di rifiuti sono disponibili diverse opzioni:

  • possono essere depositati nell'isola ecologica del proprio comune,
  • possono essere rottamati (cioè consegnati presso il negozio dove si sta acquistando un nuovo elettrodomestico),
  • oppure si può richiedere il ritiro a domicilio chiamando il numero verde dell'azienda in collaborazione con il comune per la raccolta di rifiuti speciali o ingombranti.

Rifiuti speciali. 
Comprendono prodotti altamente inquinanti e pericolosi perché contengono sostanze tossiche. Nella categoria rientrano: calcinacci, batterie al piombo (come quelle per auto, moto e camion), contenitori con residui di vernici e solventi, oli vegetali esausti per uso alimentare, cartucce per stampanti, farmaci, batterie e pile per elettrodomestici, pneumatici. 
I rifiuti speciali, invece, vanno smaltiti in base a dei precisi protocolli, diversi a seconda della tipologia.  

  • Gli oli esausti ad esempio si raccolgono in casa in bottiglie di plastica, vetro o alluminio oppure in contenitori forniti dal proprio comune. Lo smaltimento può avvenire o tramite il servizio di porta a porta, in date prestabilite, oppure all’interno dei centri di raccolta presenti sul territorio. 
  • Stesso discorso per i farmaci, che si possono smaltire nei contenitori dedicati messi a disposizione dalle farmacie. 
  • Le batterie, invece, vanno gettate in appositi contenitori disponibili presso Tabacchi, ferramenta e negozi di elettrodomestici.

Come fare la raccolta differenziata del secco

Qui finiscono tutti i rifiuti che non rientrano in nessuna delle categorie precedenti e che non possono essere riciclati. Ecco perché è importante separarlo correttamente dai rifiuti riciclabili, perché, diversamente, potrebbe comprometterne il recupero

Possiamo gettare nel bidone del secco indifferenziato i seguenti rifiuti

  • carta carbone, carta oleata, carta plastificata; 
  • mozziconi di sigaretta; 
  • cassette audio e video, floppy disk, cd, dvd; 
  • sacchetti dell’aspirapolvere; 
  • stracci sporchi; 
  • oggetti di uso domestico, come penne o nastro adesivo; 
  • forchette, coltelli e cucchiai di plastica; 
  • sottovasi e bacinelle; 
  • giocattoli; 
  • appendiabiti in plastica; 
  • pannolini ed assorbenti igienici; 
  • cosmetici;
  • tubetti di dentifricio,
  • cerotti e cotone idrofilo.

Dubbi ed errori più diffusi sulla raccolta differenziata 

Come abbiamo visto, ogni rifiuto ha il suo posto. Ma siamo sicuri di sapere esattamente come differenziare correttamente tutti gli oggetti di uso comune?   

Ecco quali sono gli errori più frequenti e come risolverli. 

  • Dove vanno buttati gli scontrini? Non nella carta, come potremmo erroneamente immaginare. Gli scontrini, come la carta carbone, sono realizzati con carta chimica (o termica), che non è riciclabile. Sono quindi rifiuti destinati al bidone dell’indifferenziata.  
  • Dove si gettano i bicchieri rotti? Quante volte ci siamo chiesti dove buttare un piatto, uno specchio o un bicchiere rotto? A differenza di barattoli o bottiglie di vetro, cocci di ceramica e simili non sono fatti di vetro riciclabile quindi vanno gettati nell’indifferenziata.  
  • Come smaltire i mozziconi di sigarette? Per essere completamente smaltiti, possono impiegare anche più di dieci anni, ecco perché i mozziconi non vanno assolutamente buttati nell’organico, ma nell’indifferenziata in buona compagnia di sigari e gomme da masticare. La cenere invece, che fa bene ad alcune piante e coltivazioni, può essere gettata nell'umido. 
  • Dove buttare il polistirolo? Si tratta a tutti gli effetti di un imballaggio di plastica perfettamente riciclabile. Sia le vaschette per alimenti sia quello usato come nella scatole dei nostri acquisti online per proteggere l’articolo, vanno buttati nel bidone della plastica. Con una avvertenza: ripulire le vaschette alimentari da eventuali residui di cibo prima di buttarle nella plastica. 
  • Dove si buttano tovaglioli e fazzoletti di carta sporchi di cibo? Vanno dritti nella raccolta dell’umido e non nella carta, perché si decompongono e possono essere riciclati come concime. Quelli decorati invece, con stampe colorate, sono da gettare nell’indifferenziata.  
  • Come smaltire pennarelli e giocattoli? Tutto ciò che è fatto di plastica dura come le penne, utensili da cucina o pezzi di elettrodomestici, andrebbero raccolti e buttati nell’isola ecologica più vicina. In alternativa devono essere buttati nell’indifferenziata. 
  • Dove buttare i cartoni della pizza? Se puliti possiamo riciclarli nella carta; diversamente, se sono sporchi o unti e non riusciamo a pulirli bene, meglio buttarli nell’indifferenziata.
  • Dove si buttano le confezioni di latte e dei succhi di frutta? Le regole per la raccolta differenziata dei contenitori realizzati in TetraPack variano da comune a comune: alcuni indicano di differenziarli nel contenitore di carta e cartone e altri comuni in quelli della plastica. Ecco perché è fondamentale seguire il regolamento previsto dal proprio comune di residenza. 

La raccolta differenziata è fondamentale perché permette di ridurre l'impatto ambientale, promuove il riciclo e il riutilizzo dei materiali, contribuendo così a preservare le risorse del nostro Pianeta per le future generazioni.

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