Cos’è un orto verticale, come realizzarlo e quali sono i vantaggi
Cosa si intende per orto verticale? Quali sono le tecniche per costruirlo? Cosa si può coltivare in un orto verticale? Come funziona e che tipo di energia richiede? Ecco un breve vademecum per scoprirlo, capire le differenze rispetto ad un orto tradizionale e quali vantaggi si possono trarre.
Cos’è un orto verticale
Sono dei veri e propri giardini sostenuti da strutture come i cancelli, i tetti o le pareti delle abitazioni in cui è possibile coltivare quasi di tutto. L’orto verticale rappresenta la nuova frontiera del verde in città e rappresenta la soluzione ideale per realizzare aree verdi in spazi molto ridotti, come possono essere i balconi o i terrazzi dei condomini moderni. Al posto della tradizionale copertura orizzontale, se ne sfrutta una disposta in verticale dove disporre vasi, fioriere, contenitori in alluminio o bottiglie che fungono da vere e proprie tasche per coltivare ortaggi e piante aromatiche o, più semplicemente, piante decorative.
Cosa piantare nell’orto verticale
Frutta e verdura a Km 0 e sempre a portata di mano: in un orto verticale si può piantare quasi di tutto, in particolare tutte le specie rampicanti per la loro facilità a svilupparsi in altezza sulla superficie delle pareti.
Ma quali sono le posizioni ideali per le varie tipologie di piante?
- Le piante di zucchine, zucche, pomodori, cetrioli, meloni o fagiolini, ad esempio, andrebbero collocate nei vasi più bassi perché sono quelle che hanno bisogno di più spazio e di una buona esposizione.
- Ma c’è posto anche per ortaggi a foglia e a stelo (spinaci, bieta, sedano) che si accontentano della mezz'ombra e quindi sono destinati a vasi da sistemare a metà altezza.
- Nei moduli superiori si può dare spazio, invece, alle specie a bulbo (cipolla, aglio, scalogno) che necessitano di meno acqua, ma di più di luce. I vasi in cima possono essere anche l’habitat ideale per piante aromatiche come l'origano, la maggiorana, il timo, il rosmarino, la salvia e il basilico, che esigono la luce del sole.
In generale l’orto verticale è il luogo perfetto per coltivare anche lattuga, radicchio e insalate di vario tipo, ma poco si addice invece agli ortaggi e alle piante perenni (come gli asparagi e i carciofi), che hanno bisogno di essere periodicamente trapiantate e quindi necessitano di maggiori cure.
Differenze tra orto verticale e orto tradizionale
A differenza di quello tradizionale l’orto verticale si sviluppa in altezza e non in estensione, richiede meno terreno e meno acqua, ed è quindi anche un esempio di coltivazione sostenibile. Consente di ottimizzare gli spazi e di coltivare fino a dieci volte di più.
Come costruire un orto verticale
Abbiamo detto di cosa si tratta e quali sono le piante più adatte. Ma come fare un orto verticale? Dal pallet alle scaffalature a scala, fino agli orti modulari: le alternative per realizzare un orto verticale fai da te sono diverse.
- Sul mercato, ad esempio, esistono dei kit completi a costi contenuti che permettono di creare mini giardini su balconi e terrazze senza doversi rivolgere a dei professionisti. Il requisito fondamentale è quello di disporre di uno spazio libero dove posizionare la struttura senza il rischio che cada: meglio fissarla al muro per garantire maggiore stabilità.
- Una delle soluzioni casalinghe più diffuse consiste nel coltivare ortaggi e piante in piccoli vasi da collocare in uno scaffale di legno o plastica, con lo spazio sufficiente per contenere anche i sottovasi. Per evitare che pioggia o vento troppo forti possano danneggiarli, è consigliabile proteggerli con un telo di plastica trasparente.
- Un’altra possibilità sono fioriere e contenitori a cascata da fissare al muro, perfetti soprattutto per erbe aromatiche o piante ornamentali.
- Molto utilizzati sono anche i bancali in legno o pallet riciclati. Se ti stai chiedendo come fare un orto verticale con il pallet, la soluzione è molto semplice. Basta procurarsi una qualsiasi pedana in legno, facilmente reperibile, e un telo di plastica che faccia passare l’acqua. Il telo va sistemato negli spazi aperti in modo da creare una sacca (o vaschetta di coltivazione) tra le assi per poter innaffiare. Una volta sistemato in verticale non resta che fissare il pallet al muro e collocare le piantine una accanto all’altra.
In questo tipo di strutture lo spazio per la pianta è ridotto, ecco perché è meglio scegliere colture che non hanno bisogno di molto terreno e che non si sviluppano troppo in altezza.
Tutti i vantaggi di un orto verticale
Perché realizzare un orto verticale? I vantaggi sono tantissimi e si sviluppano su più livelli.
- Piante e ortaggi a Km0. Un orto verticale consente di godere di grande varietà di piante e ortaggi autoprodotti, ottimizzando gli spazi a disposizione grazie ad uno sviluppo in altezza anziché in orizzontale.
- Isolamento termico. Le piante costituiscono una barriera naturale dai raggi del sole durante l’estate e dal freddo in inverno. Siamo lontani dai numeri garantiti da interventi strutturali di isolamento termico, ma è comunque possibile ottenere un risparmio energetico che, in termini pratici, si traduce in bollette più leggere.
- Isolamento acustico. Ortaggi e piante che crescono sulle apposite strutture aumentano lo spessore dei muri degli edifici e, come succede per gli agenti atmosferici, rappresentano delle barriere ulteriori per attutire i rumori tipici delle città.
- Migliore qualità dell’aria. Le piante, si sa, assorbono l’anidride carbonica ma nello stesso tempo catturano anche i principali agenti inquinanti, purificando l’aria.
- Repellente per insetti. L’orto verticale agisce come repellente naturale contro molti insetti estivi: basta pensare ad alcune piante che, con i loro forti profumi (come la lavanda e la citronella), sono in grado di tenere lontane le zanzare.
- Riqualificazione dell’ambiente urbano.
- Agricoltura biologica direttamente a casa propria.
Ora che ne conosci i principali vantaggi, non ti resta che mettere in pratica i consigli e costruire subito il tuo orto verticale.
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