Macchie e cattivi odori sono spesso i primi campanelli d'allarme della presenza di muffa in casa. Ma cosa fare in questi casi? La soluzione più immediata è quella di eliminare la muffa dai muri, ma spesso può non bastare. Per evitare che si riformi è importante infatti adottare dei piccoli accorgimenti in grado di prevenirne la formazione. In questa guida proviamo a capire meglio quali sono i rimedi più efficaci (deumidificatori, detergenti naturali e igrometri), perché si forma la muffa e quali rischi si corrono per la salute.

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Perché si forma la muffa in casa e come eliminarla

Perché si forma la muffa in casa e come eliminarla

Macchie e cattivi odori sono spesso i primi campanelli d'allarme della presenza di muffa in casa. Ma cosa fare in questi casi? La soluzione più immediata è quella di eliminare la muffa dai muri, ma spesso può non bastare. Per evitare che si riformi è importante infatti adottare dei piccoli accorgimenti in grado di prevenirne la formazione. In questa guida proviamo a capire meglio quali sono i rimedi più efficaci (deumidificatori, detergenti naturali e igrometri), perché si forma la muffa e quali rischi si corrono per la salute.

Muffa in casa: cos'è

Cattivi odori e macchie antiestetiche sulla pareti: sono i segnali inequivocabili della presenza di muffa in casa. La soluzione? Disfarsene. Prima di passare in rassegna però alcuni consigli utili su come eliminare la muffa, è necessario fare un passo indietro per capire meglio cos'è e perché si forma. 

Le muffe sono microrganismi appartenenti alla famiglia dei funghi che proliferano e si riproducono attraverso le spore, cioè minuscole cellule capaci di germinare e generare nuovi individui. Le spore sono sottili e leggere e si disperdono nell'aria, basta loro una semplice folata di vento per percorrere lunghe distanze ed entrare in tutti gli ambienti della casa. Restano sospese nell'aria per tempi anche molto lunghi fino a quando non trovano un ambiente favorevole per svilupparsi, come ad esempio un angolo umido o una parete con infiltrazioni d'acqua. Da questo momento iniziano a crescere formando delle colonie. 

Le spore vengono liberate dalle muffe in concentrazioni solitamente molto alte, sono sempre presenti nell’aria sia all’interno che all’esterno degli edifici: si stima che ognuno di noi, in condizioni normali, possa arrivare a respirarne anche fino a 10 mila al giorno. Ma i numeri aumentano nettamente se si frequentano ambienti contaminati.

Come si forma la muffa in casa

Come abbiamo detto, la muffa cresce dove esistono le condizioni ideali: l’umidità è uno dei fattori principali.

Ambienti eccessivamente umidi (con un tasso di umidità che supera il 70%) in seguito a perdite nei tubi, umidità di risalita negli scantinati o nei piani terra, pioggia che penetra da tetti danneggiati, scarsa ventilazione, fenomeni di condensa o condizionatori malfunzionanti o sporchi, favoriscono la formazione della muffa. 

Gli ambienti a maggior rischio sono il bagno e la cucina dove, in assenza di efficaci sistemi di areazione, il vapore non fuoriesce correttamente. 

Ma tra i fattori che favoriscono la formazione della muffa ci sono anche la scarsa pulizia o un isolamento termico non ottimale con conseguenti dispersioni di calore. Perché proliferi la muffa ha bisogno poi di una superficie sufficientemente acida a cui attaccarsi, qualcosa che possa diventare anche il suo nutrimento.

I rischi della muffa in casa

Come abbiamo detto a proposito degli effetti della muffa sulla salute, i rischi connessi all'esposizione alla muffa sono molteplici.

Le muffe producono infatti allergeni, sostanze irritanti e tossiche e per questo il contatto con le spore può causare diversi problemi all’apparato respiratorio e a carico del sistema immunitario. 
Tra i disturbi più frequenti

  • Reazioni allergiche come rinite, tosse, raffreddore e congiuntivite.
  • Asma.
  • Congiuntiviti: occhi rossi e lacrimazione abbondante.
  • Stanchezza fisica ovvero dolori alle articolazioni, rigidità muscolare, sensazione di affaticamento e debolezza.
  • Dermatiti: desquamazione della pelle, eruzioni cutanee e prurito.
  • Difficoltà di concentrazione: è più difficile concentrarsi, con possibili effetti negativi sulla memoria, vertigini e mal di testa. 
  • In alcuni casi, l'esposizione continua (che avviene soprattutto quando la muffa si trova in casa) può aumentare inoltre il rischio di infezioni polmonari e altre complicanze. 
    In generale l’umidità negli ambienti domestici e la presenza di muffa vengono spesso associate all’emergere di sintomi respiratori come polmoniti croniche, sinusiti, bronchiti.

Oltre ad anziani e bambini, i soggetti più suscettibili agli effetti negativi della muffa sulla salute sono quelli con:

  • allergie,
  • malattie respiratorie croniche (come per esempio la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’asma),
  • sistema immunitario compromesso,
  • persone immunodepresse (pazienti sieropositivi e pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia). 

Tuttavia, in assenza di prove scientifiche certa, la ricerca suggerisce di usare cautela quando si parla di effetti gravi sulla salute determinati dalla muffa.

Muffa in casa: cosa fare?

Per evitare possibili danni alla salute e agli arredi, è fondamentale eliminare al più presto la muffa in casa.

  1. Il primo passo consiste nell’eliminare le formazioni dalle pareti o dalle superfici contaminate.
  2. Contemporaneamente è importante adottare dei piccoli accorgimenti per prevenire la sua formazione.

1, Come eliminare la muffa dai muri di casa

Sappiamo bene che in commercio esistono diverse tipologie di spray anti-muffa per ripulire le superfici attaccate dalle spore. Tuttavia va detto che questi prodotti chimici, oltre ad essere dannosi per l’ambiente, rischiano di essere pericolosi anche per la salute delle persone, a causa delle sostanze tossiche contenute al loro interno. 
Ecco perché, come abbiamo visto nell’articolo su come togliere muffa dai muri, conviene utilizzare prodotti anti muffa fai da te che, oltre ad essere naturali, sono anche molto economici ed efficaci.
Ecco i principali:

  • Aceto bianco. L’acido contenuto al suo interno è in grado di sterilizzare le superfici sulle quali verrà utilizzato.
  • Miscela di acqua, bicarbonato e acqua ossigenata. Questo detergente è in grado di rimuovere anche le macchie più ostinate.
  • Estratto di agrumi: aiuta a combattere la formazione di muffa ed elimina anche le macchie ostinate.
  • Sale grosso. È in grado di catturare l’umidità e fungerà da deumidificatore naturale.
  • Alcol alimentare e olio di lavanda. L’olio di lavanda ha anche un ottimo potere di prevenzione.
  • Succo di limone e sale. Si rivela un buon detergente naturale per togliere la muffa dai vestiti. 
  • Alcol denaturato e acqua. Si tratta di una soluzione particolarmente efficace nei casi in cui la muffa abbia attaccato le tende o la tappezzeria.

2. Come evitare la formazione di muffa in casa

La prima regola per prevenire la formazione della muffa sulle pareti di casa è evitare di creare umidità all’interno dell’abitazione. È possibile farlo seguendo alcuni semplici accorgimenti.

  • Meglio non stendere il bucato dentro casa.
  • Aprire spesso le finestre anche d’inverno: il ricambio d’aria è il nemico numero uno della muffa. 
  • Lo stesso discorso vale per le piante: possono stare in casa, ma a condizione che non si esageri con l’acqua, perché la sua evaporazione può essere fonte di umidità.
  • La parola d'ordine, infine, è deumidificare, per evitare che una volta rimossa la muffa possa ricrearsi, o semplicemente per prevenirne la formazione.

Uno dei rimedi più efficaci per evitare la formazione di muffa in casa è quindi quello di armarsi di un deumidificatore (o di un climatizzatore di ultima generazione con funzione deumidificatore), meglio se dotato di un misuratore di umidità o igrometro (che può essere acquistato anche separatamente). Quest’ultimo è l'alleato perfetto per verificare quotidianamente il livello di umidità nell’aria che, in condizioni ottimali, dovrebbe essere compreso tra il 35 e il 55%. 

L'ideale è posizionare il deumidificatore nelle stanze maggiormente colpite dalla muffa e lasciarlo in funzione fino a quando non avrà assorbito l’aria umida presente al loro interno e le camere non saranno asciutte. Più umidità viene eliminata, minore è la possibilità che la muffa possa produrre spore e proliferare. 

È importante ricordare che l’eliminazione dell’umidità, con l’uso di aeratori e deumidifcatori, rende la muffa inattiva e impedisce la formazione di nuove spore: questa, però, rimarrà sulle superfici su cui si è depositata in uno stato “dormiente” e pronta a risvegliarsi non appena si riproporranno le condizioni ideali. Per eliminare del tutto la muffa dalla casa, sarà dunque necessario procedere anche con un'adeguata pulizia degli ambienti, come descritto nel paragrafo precedente.

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