Quanto consuma un ventilatore? Ecco il confronto con il condizionatore
Il caldo estivo impone delle scelte, come quella del sistema per rinfrescare adeguatamente gli ambienti senza far salire in maniera spropositata i consumi in bolletta. Per molte persone, il ventilatore è un alleato fondamentale nella battaglia contro l’afa e i rincari energetici.
Vediamo insieme quanto consuma un ventilatore in casa, come si posiziona nel confronto con un condizionatore e qual è il modo più efficiente per rinfrescare un ambiente.
Consumi ventilatore
Il consumo del ventilatore può variare in base al modello prescelto e alle sue caratteristiche.
I fattori che influenzano i consumi sono:
- la dimensione delle pale,
- il diametro dell’apparecchio,
- la sua portata massima,
- la velocità dell’aerazione.
I modelli a piantana e quelli da tavolo hanno una potenza media che varia da 20W a 70W, mentre il consumo di un ventilatore da soffitto va da 20W a 100W.
Un discorso diverso va fatto per il ventilatore senza pale: i consumi di questo apparecchio vanno da un minimo di 24W, quando funziona in modalità di semplice ventilazione, fin quasi a 2000W nella modalità di termoventilatore. Per tradurre i consumi di un ventilatore a pale in termini economici, moltiplichiamo la potenza dell’apparecchio per le ore di funzionamento e, quindi, per il costo sul mercato di un KWh.
Ad esempio, considerando un ventilatore da 45 W acceso per 8 ore, a un costo dell’energia medio di circa 0,30 centesimi per KWh, otterremo una spesa di 10-11 centesimi.
Consumi ventilatore e condizionatore a confronto
Fare un confronto tra i consumi di condizionatore e ventilatore non è affatto semplice. Bisogna considerare significative oscillazioni in base a modello, potenza e classe energetica. A parità di potenza, infatti, i modelli di climatizzatori più recenti garantiscono un risparmio energetico notevole rispetto ai dispositivi di vecchia generazione.
Fatta questa necessaria premessa, prendiamo come esempio un condizionatore che consuma in media 0,9 kW (900 W). Utilizzato per 8 ore (lo stesso tempo calcolato per il ventilatore), può generare una spesa media di circa 2,16 euro.
Allora il ventilatore è più conveniente del condizionatore?
La risposta è no. Sarebbe assolutamente scorretto suggerire un’equivalenza perfetta tra i due strumenti, perché hanno funzioni diverse.
- Il ventilatore rinfresca le persone creando semplicemente un ricircolo d’aria, e può interessare un’area piuttosto ristretta.
- Il climatizzatore ha la funzione di raffreddare l’aria. Inoltre, una volta raggiunta la temperatura impostata, non ha bisogno di lavorare costantemente alla massima potenza per mantenere l’ambiente refrigerato.
La migliore strategia per risparmiare con ventilatore e climatizzatore
Ma quindi qual è il modo migliore per avere un ambiente confortevole in estate senza fare lievitare i consumi in bolletta? Una soluzione può essere quella di usare in modo combinato ventilatore e condizionatore.
- Il climatizzatore, infatti, può essere attivato nelle ore di caldo più afoso, soprattutto nelle aree della casa condivise, affinché più persone possano trarne vantaggio.
- Il ventilatore, invece può essere attivato per rinfrescare le persone nelle stanze non raggiunte dalla climatizzazione e, comunque, per affrontare i momenti della giornata un po’ meno caldi, lontani dai picchi di temperatura.
Stai pensando di acquistare un nuovo climatizzatore?