Messa a terra: ecco come rendere sicuro il tuo impianto elettrico
La messa a terra è una parte fondamentale di un impianto elettrico in termini di sicurezza delle persone e protezione degli apparecchi elettrici. Con un impianto di messa a terra si va a creare un percorso di scarica per la corrente elettrica nel caso si verifichino guasti o sovratensioni. La corrente, in sostanza, si dirige verso terra anziché verso il corpo umano o gli apparecchi.
In questo modo, non solo si previene il rischio di elettrizzazione delle persone, ma si riduce anche la possibilità di danni agli elettrodomestici.
In questa guida, vedremo cos’è e come funziona la messa a terra di un impianto elettrico, quando è necessaria, quali sono i vantaggi e i rischi di non averla e come si effettua la verifica dell’impianto per controllarne l’efficienza.
Cos’è la messa a terra di un impianto elettrico?
Quanto appena detto lascia intuire quale ruolo fondamentale abbia la messa a terra di un impianto elettrico. Ma in cos’è e in cosa consiste esattamente?
La messa a terra è un sistema che va a collegare l’impianto e la terra, con l’obiettivo di creare un percorso sicuro per la corrente elettrica di casa. In caso di guasti o anomalie, o anche semplicemente se si tocca inavvertitamente la parte metallica di un elettrodomestico, l’energia elettrica cerca di raggiungere la terra in qualche modo per scaricarsi, utilizzando, in alcuni casi, proprio il corpo umano.
Creando un percorso a bassa resistenza, l’impianto di messa a terra consente di dirottare la corrente indesiderata verso il conduttore di terra, evitando che questa possa accidentalmente attraversare il corpo umano e prevenendo, così, il rischio di folgorazione, di lesioni o altri danni.
Come funziona la messa a terra di un impianto elettrico?
Per proteggere l’impianto elettrico e le persone, è necessario che l’impianto di messa a terra venga installato da un elettricista qualificato.
Rimane, comunque, importante conoscere i diversi elementi di un impianto di questo tipo. In questo modo, sarà più semplice comprenderne fino in fondo l’efficacia e seguire tutti gli step dall’installazione fino alla verifica.
Un impianto di messa a terra è costituito principalmente da 3 elementi:
- Conduttori di protezione: sono i fili, generalmente gialli e verdi, che vengono collegati a tutte le apparecchiature elettriche della casa.
- Dispersori: sono i dispositivi tramite i quali la corrente viene convogliata direttamente a terra nell’eventualità di un guasto oppure se viene toccato un elettrodomestico con parte metallica.
- Interruttore differenziale: meglio conosciuto come salvavita, ha lo scopo di rilevare eventuali perdite di corrente dal circuito e interrompere immediatamente l’alimentazione per prevenire danni a persone e cose.
Quando è necessario un impianto di messa a terra?
La messa a terra di un impianto elettrico è sempre fondamentale per la sicurezza e la protezione delle persone e degli elettrodomestici. Inoltre, bisogna evidenziare che si tratta di un sistema obbligatorio.
La normativa vigente, infatti, prevede l’obbligo di messa a terra per tutte le costruzioni ancorate al suolo, anche temporanee. È, dunque, necessario avere un impianto di messa a terra negli edifici residenziali così come negli edifici commerciali e industriali.
Per quanto riguarda la normativa vigente in Italia, occorre tener conto di:
- Decreto legislativo n. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Decreto ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008: riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici;
- Norma CEI 64-8/4 che contiene le indicazioni per la progettazione, la realizzazione e la verifica degli impianti elettrici con l’obiettivo di garantire la sicurezza dello stesso.
Cosa succede se non si ha la messa a terra?
Quando l’impianto elettrico non dispone di un adeguato sistema di messa a terra, si va incontro a molte conseguenze spiacevoli.
- Prima di tutto, come abbiamo visto, la messa a terra è una parte fondamentale, ma anche obbligatoria dell’impianto elettrico. Ciò significa che non disporre di un impianto simile, o anche se quest’ultimo non è efficiente, può comportare sanzioni legali e la non conformità agli standard di sicurezza. Non si tratta, comunque, delle conseguenze più gravi.
- Come abbiamo visto, l’impianto di messa a terra è un sistema per la sicurezza delle persone e per la protezione degli elettrodomestici. Questi ultimi, infatti, possono subire sovratensioni dannose che possono provocare guasti o addirittura incendi.
- Ma la cosa più importante è che, non disporre di un sistema adeguato, comporta seri rischi e pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. Non si tratta solo di un maggior rischio di scosse elettriche. Il passaggio della corrente di dispersione attraverso il corpo umano (folgorazione) può causare gravi lesioni o, addirittura, provocare la morte.
Messa a terra dell’impianto elettrico: tutti i vantaggi
Possiamo, dunque, dire che i vantaggi di disporre di un impianto di messa a terra siano molti, perché assicura:
- la sicurezza delle persone;
- la protezione degli apparecchi elettrici;
- la riduzione dei rischi di incendio;
- il miglioramento delle prestazioni del sistema elettrico;
- la conformità delle norme di sicurezza (come la norma CEI 64-8/4).
Come si effettua la verifica della messa a terra?
Nel caso di un’abitazione vecchia, ma anche subito dopo aver realizzato l’impianto di messa a terra, per esempio nel contesto di una ristrutturazione, è sempre consigliabile effettuare una verifica per assicurarsi che quest’ultimo funzioni correttamente.
L’importanza della verifica dell’impianto di messa a terra è ancor più evidente se si considera che, in ambienti di lavoro, i datori di lavoro hanno l’obbligo (stabilito dal DPR 462/01) di far eseguire la verifica dell’impianto di messa a terra a cadenza biennale o quinquennale.
Così come per l’installazione, è sempre consigliabile rivolgersi a personale qualificato che effettui il controllo in conformità alle norme di sicurezza elettrica vigenti.
Tuttavia, come vedremo, ci sono alcuni modi per testare l’efficacia e la sicurezza della messa a terra dell’impianto elettrico che possono essere eseguiti anche in autonomia.
Vediamo i principali.
- Ispezione visiva
Il tecnico inizia con un'ispezione visiva dell'impianto elettrico per identificare eventuali difetti, connessioni corrette dei cavi e stato generale dell'impianto.
Si controlla la continuità dei cavi di terra per assicurarsi che siano collegati correttamente e senza interruzioni, così come eventuali segni di danni, corrosione o deterioramento che potrebbero influire sull’efficienza del sistema di messa a terra.
- Test salvavita
Si tratta di un test che può essere effettuato una volta al mese, in autonomia, ma che può rivelarsi davvero fondamentale (non a caso, viene chiamato proprio test salvavita).
In sostanza, si verifica il corretto funzionamento dell’interruttore differenziale. Il dispositivo presenta una leva e un pulsante a forma di T. Per eseguire il test, basta premere questo pulsante. A questo punto, si dovrebbe sentire uno scatto, mentre la leva dell’interruttore dovrebbe abbassarsi. Se questo non succede, significa che il salvavita non funziona adeguatamente.
- Misurazione della resistenza di terra
Utilizzando un tester di messa a terra adeguato, il tecnico misura la resistenza di terra dell'impianto.
Ciò coinvolge il collegamento delle sonde del tester ai punti di terra dell'impianto e l'applicazione di una corrente di prova. Il tester misura la resistenza e visualizza il valore ottenuto.
Il valore di resistenza misurato viene comparato ai limiti specificati dalle normative di riferimento o dalle specifiche dell'impianto. Se la resistenza di terra rientra entro i limiti accettabili, l'impianto è considerato in conformità. In caso contrario, saranno necessari degli interventi correttivi.
L’importanza della messa a terra: conclusioni
Come abbiamo visto, l’installazione e la verifica della messa a terra di un impianto elettrico è fondamentale per diverse motivazioni.
Non solo ci si assicura di essere in linea con la normativa vigente, ma si tratta anche di un sistema che previene e riduce i rischi legati a malfunzionamenti o sovraccarichi di corrente dell’impianto. In questo modo, oltre a garantire la sicurezza delle persone, si assicura anche la protezione degli apparecchi elettrici in casa, nei negozi, ma anche nei luoghi di lavoro.
La messa a terra di un impianto elettrico è obbligatoria, anche quando si tratta di condominio. È, dunque, sempre necessario installare un impianto di questo tipo per non incorrere in sanzioni e, chiaramente, garantire la sicurezza dei condomini.
Infine, ricordiamo che, specialmente quando l’impianto elettrico è molto vecchio o in caso di ristrutturazione, è sempre consigliabile effettuare una verifica dell’efficienza e del corretto funzionamento dell’impianto di messa a terra.
In questo modo, si potranno prevenire eventuali rischi e pericoli legati al malfunzionamento dell’impianto. Inoltre, in questo modo, migliorano anche le prestazioni dell’impianto elettrico in termini di stabilità e affidabilità. Questo perché la messa a terra riduce l'interferenza elettromagnetica e i disturbi che possono influire sul corretto funzionamento delle apparecchiature elettroniche sensibili.
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