L'interruttore magnetotermico è un componente fondamentale che garantisce la sicurezza e la protezione degli impianti, interrompendo il flusso di corrente in modo tempestivo in caso di sovraccarichi o cortocircuiti. Ne parliamo in questo articolo, approfondendo il funzionamento, le caratteristiche e l'importanza degli interruttori magnetotermici nell'ambito degli impianti elettrici.

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Cos'è un interruttore magnetotermico e come funziona: guida rapida

Cos'è un interruttore magnetotermico e come funziona: guida rapida

L'interruttore magnetotermico è un componente fondamentale che garantisce la sicurezza e la protezione degli impianti, interrompendo il flusso di corrente in modo tempestivo in caso di sovraccarichi o cortocircuiti. Ne parliamo in questo articolo, approfondendo il funzionamento, le caratteristiche e l'importanza degli interruttori magnetotermici nell'ambito degli impianti elettrici.

Cos'è e a cosa serve un interruttore magnetotermico?

Un interruttore magnetotermico è un dispositivo utilizzato nei circuiti elettrici progettato per interrompere immediatamente il flusso di corrente quando viene rilevata una condizione anomala che potrebbe danneggiare gli apparecchi elettrici o provocare incendi. Questo dispositivo combina due funzioni di protezione:  

  • la funzione magnetica risponde rapidamente a forti aumenti di corrente, come quelli causati da cortocircuiti,  
  • la funzione termica protegge contro sovraccarichi prolungati. 

Gli interruttori magnetotermici contribuiscono dunque a garantire la sicurezza degli impianti elettrici: riducendo il rischio di danni agli apparecchi e agli edifici, aiutando a prevenire incendi e danni ambientali associati e contribuendo a migliorare l’efficienza energetica, poiché proteggono i circuiti da sovraccarichi che possono portare a consumi eccessivi di energia.

Componenti principali dell'interruttore magnetotermico

Se desideri comprendere il funzionamento di un interruttore magnetotermico, devi conoscerne prima di tutto le componenti principali

  • Contatti: sono le parti dell'interruttore che si aprono e si chiudono per interrompere o consentire il flusso di corrente. 
  • Bobina solenoide: è costituita da un avvolgimento di filo conduttore attorno a un nucleo di ferro. Quando la corrente che attraversa l'interruttore è eccessiva, la bobina solenoide genera un campo magnetico che agisce sull'interruttore per aprire i contatti. 
  • Bimetallo: è un materiale composto da due strati di metallo con coefficienti di dilatazione termica diversi. Quando la corrente supera il livello massimo consentito, il bimetallo si riscalda e si deforma, provocando l'apertura degli interruttori. 
  • Maniglia di azionamento: è la parte che l'utente utilizza per aprire e chiudere manualmente l'interruttore.

Funzionamento dell'interruttore magnetotermico

Ora che conosci le componenti, proviamo a spiegare meglio i due meccanismi principali di funzionamento di un interruttore magnetotermico.

  1. Funzionamento magnetico. Quando la corrente supera un certo livello prestabilito, la bobina solenoide genera un campo magnetico. Questo campo magnetico esercita una forza che apre rapidamente i contatti dell'interruttore, interrompendo il flusso di corrente. Come abbiamo già detto, questo meccanismo è particolarmente utile per proteggere da cortocircuiti e sovraccarichi ad alta intensità. 
     
  2. Funzionamento termico. Quando la corrente supera un livello ancora più elevato, il bimetallo si riscalda e si deforma a causa dell'effetto Joule. Questa deformazione causa l'apertura dei contatti, interrompendo il flusso di corrente. Come abbiamo visto, questo meccanismo è utile per proteggere dai sovraccarichi prolungati che possono causare surriscaldamento e danni agli apparecchi elettrici. 

Insieme, questi due meccanismi forniscono una protezione affidabile da sovraccarichi e cortocircuiti, garantendo la sicurezza degli impianti elettrici e degli apparecchi collegati ad essi.

Dove posizionare l'interruttore magnetotermico

  • Se hai bisogno di installare un interruttore magnetotermico per il tuo impianto elettrico principale, questo deve essere posizionato nel quadro elettrico principale della tua abitazione o del tuo edificio. Di solito è situato vicino al contatore dell'energia elettrica
  • Per i circuiti elettrici specifici, come quelli delle prese elettriche o delle luci, invece, gli interruttori magnetotermici vengono installati all'interno del quadro elettrico corrispondente al circuito interessato. Ad esempio, se hai un circuito dedicato alle prese della cucina, l'interruttore magnetotermico per quel circuito sarà all'interno del quadro elettrico che serve la cucina. 

In ogni caso, è opportuno posizionarlo in un punto facilmente accessibile ed etichettarlo in modo chiaro, indicando a quale circuito è associato, in modo da facilitarne l'individuazione in caso di emergenza.

Che differenza c'è tra interruttore magnetotermico e differenziale?

Sia gli interruttori magnetotermici che gli interruttori differenziali sono dispositivi di protezione elettrica, ma hanno funzioni diverse: 

  • l'interruttore magnetotermico protegge i circuiti dagli eccessi di corrente;
  • l'interruttore differenziale protegge le persone dagli shock elettrici.  

Entrambi, dunque, sono importanti per garantire la sicurezza elettrica in un impianto o in una struttura.

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