Conguaglio gas: tutto ciò che c'è da sapere
Il conguaglio della bolletta del gas è un’operazione che mette a confronto le quantità di gas effettivamente consumate con quelle registrate in fattura e pagate. Ma cosa significa di preciso? E cosa comporta? Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa operazione, cosa si intende per bolletta di conguaglio, se è possibile effettuare la rateizzazione della bolletta di conguaglio del gas e se si può evitare di pagare il conguaglio.
Conguaglio gas: cosa significa
Con il termine “conguaglio gas” si intende l’operazione che consente di pareggiare i conti tra l’utente e il fornitore per il consumo del gas.
È di fatto un procedimento che mette a paragone la quantità di gas pagata in bolletta con la quantità di gas che invece è stata effettivamente consumata. Questo confronto è necessario perché, talvolta, nelle bollette sono segnalati i consumi stimati e non quelli reali. Cosa significa? Che, in alcuni casi, il consumatore potrebbe aver consumato più (o meno) gas metano di quello che ha effettivamente pagato durante l’anno. In questo caso a fine anno viene emessa una bolletta con la differenza.
Il conguaglio può avvenire dunque in due situazioni:
- con esito positivo, che produce un rimborso se il cliente ha pagato più di quanto ha consumato;
- con esito negativo, che comporta una integrazione se il cliente ha pagato meno di quanto ha consumato.
Quest’ultima circostanza è quella che spaventa di più i consumatori, perché spesso i debiti vengono condensati tutti in un’unica bolletta, raggiungendo non di rado cifre elevate.
Conguaglio gas: come funziona
Il conguaglio del gas si effettua sia per il mercato a maggior tutela sia per il mercato libero.
- Secondo ARERA, per i contratti in regime di maggior tutela i consumi vengono rilevati e fatturati almeno due volte l’anno se il cliente consuma tra i 500 Smc e i 5000 Smc di gas e una sola volta l’anno se ne consuma 500 Smc o meno. I distributori sono quindi tenuti a eseguire la lettura del gas in questi due momenti per rilevare i consumi ed emettere quindi la fattura di bolletta.
- Per quanto riguarda il mercato libero, invece, valgono le regole definite da fornitore a fornitore. In genere il conguaglio si effettua una volta l’anno, quando si chiude il periodo di fatturazione dei precedenti 12 mesi. Tuttavia, in alcuni casi il conguaglio può avvenire in altri momenti: quando si effettua una voltura, ossia quando si cambia il nominativo nella fornitura energetica e si invia un’autolettura al gestore, oppure al momento della chiusura del servizio.
Conguaglio gas: perché si deve fare
A differenza dei contatori di nuova generazione, che offrono la possibilità di effettuare la lettura dei consumi da remoto, i vecchi contatori non comunicano in tempo reale gli effettivi consumi dei loro clienti ai gestori. Questo è il motivo per cui è stata istituita la regola del conguaglio, proprio per velocizzare le operazioni di fatturazione, posticipando il riequilibrio sulla base dei consumi effettivi.
Il conguaglio, tuttavia, è anche una politica di compromesso pensata per andare incontro alle esigenze di coloro che hanno consumi di gas differenti a seconda della stagionalità. Nella maggior parte delle abitazioni italiane si tende a consumare più gas durante i mesi invernali, quando è necessario accendere il riscaldamento per tenere caldi gli ambienti. Nei mesi caldi, invece, il gas viene utilizzato per lo più per la cottura degli alimenti o per riscaldare l’acqua sanitaria.
Conguaglio gas: differenza tra bolletta luce e bolletta gas
Non esistono delle differenze tra il conguaglio nella bolletta del gas e il conguaglio nella bolletta dell’energia elettrica. L’unica differenza sostanziale sta nel fatto che per le bollette gas il conguaglio è quasi una routine, mentre per l’energia elettrica, grazie ai moderni contatori, i consumi sono monitorati da remoto ed è ormai difficile che si renda necessario un’operazione di questo tipo
Conguaglio gas: le tutele previste dalla legge
Le bollette di conguaglio possono riguardare consumi fino ai 2 anni precedenti il mese di fatturazione.
Da marzo 2018, grazie all’entrata in vigore della Legge di Stabilità, lo Stato ha vietato ai fornitori delle utenze di chiedere maxi conguagli per consumi avvenuti più di due anni prima. Questa norma si applica sia per le bollette con pagamento fisso, sia per le bollette con pagamento variabile. Le uniche bollette ad essere esentate sono quelle con cadenza annuale o superiore.
Grazie a questa norma, il consumatore (privato, professionista con partita iva, lavoratore autonomo o impresa) è maggiormente tutelato nei casi in cui le richieste di pagamento vengono avanzate con ritardo.
La Legge di Stabilità ha introdotto anche la possibilità di sporgere reclamo all’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza, quando si ritiene che l’importo da pagare sia illegittimo o non corretto. Ogni reclamo viene esaminato da personale competente dell’Antitrust e, finché la querela non viene confermata o rigettata, il cliente non avrà l’obbligo di pagare il conguaglio in bolletta.
Rateizzazione conguaglio gas: è possibile?
È possibile rateizzare la bolletta di conguaglio? La risposta è sì.
- Per quanto riguarda il mercato libero, se l’importo da pagare è troppo alto si può richiedere una rateizzazione, che potrà essere assolta secondo le regole del proprio fornitore energetico e indicate nel contratto sottoscritto al momento della scelta dell’offerta del gas.
- Per quanto riguarda gli utenti appartenenti al mercato tutelato esistono delle norme che garantiscono la rateizzazione dei conguagli. Quando l’importo del conguaglio supera del 150% la bolletta più alta ricevuta nell’arco dei 12 mesi precedenti, si può richiedere una rateizzazione. È anche possibile rateizzare un conguaglio se si è verificato un malfunzionamento del contatore, oppure se non è stata effettuata una lettura del contatore.
Pagamento conguaglio gas: si può evitare?
Non c’è un modo per evitare di pagare un conguaglio, senza incappare in sanzioni.
Tuttavia è possibile evitare di ricevere una bolletta di questo tipo.
- Per prima cosa si può richiedere al proprio fornitore di passare a un piano tariffario a consumo, in cui viene fatturato soltanto quanto si è effettivamente consumato. Questo significa, ovviamente, che durante i mesi invernali si pagheranno bollette più costose.
- Nel caso in cui si voglia continuare a tenere la propria tariffa, invece, si può effettuare l’autolettura del proprio contatore. In questo modo i consumi effettuati vengono inviati in autonomia al proprio fornitore e si sarà certi di avere una fatturazione basata sui consumi reali.
Errori nella bolletta di conguaglio gas: cosa fare
Gli errori più comuni relativi alla bolletta di conguaglio del gas sono tre:
- Errore di calcolo dei consumi da pagare;
- Costo di servizi non richiesti;
- Bolletta già saldata.
Un metodo per verificare se effettivamente il conguaglio sia stato eseguito per un errore, è quello di fare l’autolettura del contatore del gas e controllare in autonomia se i dati riportati sulla bolletta coincidono con quelli registrati sul contatore. Per fare l’autolettura bisogna recuperare il codice del contatore: la procedura è molto semplice, ma si differenzia in base al tipo di contatore.
- Con i contatori tradizionali basta semplicemente guardare il display e trascrivere le cifre prima della virgola.
- Se il contatore è di nuova generazione, invece, bisognerà aprire il menù fino alla voce “VP” e appuntare le cifre che precedono la virgola.
Se si pensa di trovarsi nella situazione di una bolletta di conguaglio gas ricevuta per errore, bisogna segnalare il problema alla compagnia di fornitura e procedere con un reclamo nei loro confronti.
Per presentare un reclamo formale è necessario inviare la richiesta tramite PEC o raccomandata, inserendo tutti i dati richiesti dal fornitore (che si trovano sul sito del gestore o nella stessa bolletta), una copia della bolletta e la descrizione del motivo per cui si sta inoltrando un reclamo.
Conguaglio gas: come diminuire la spesa in bolletta
Non sempre è possibile evitare conguagli in bolletta, ma è possibile cercare di ridurre la cifra da pagare con alcuni piccoli accorgimenti:
- per prima cosa, si può ridurre il costo da pagare in bolletta cambiando fornitore e scegliendo un’offerta gas più conveniente;
- se si ha un contratto con il mercato tutelato, si può fare il passaggio al mercato libero, che in ogni caso sarà obbligatorio nei prossimi mesi;
- infine, si possono evitare il più possibile sprechi di gas, ad esempio, utilizzando per il riscaldamento una caldaia ad alta efficienza e migliorando l’isolamento termico della propria abitazione.
Stai cercando l’offerta gas più adatta alle tue esigenze?