Caldaia sempre accesa, si risparmia?
Tra i tanti modi per ottimizzare i consumi, c’è sicuramente anche quello di impostare correttamente la caldaia, per ridurre le spese in bolletta e l’impatto sull’ambiente. A tal proposito molto spesso si legge in rete l’indicazione di tenere la caldaia sempre accesa per risparmiare. Ma è davvero così? In questa guida vediamo quali sono gli accorgimenti per risparmiare energia senza sacrificare il comfort della propria casa.
Come funziona una caldaia e quando consuma di più?
Per rispondere alla domanda iniziale e capire se tenere la caldaia sempre accesa fa risparmiare, occorre prima spiegare come funziona una caldaia.
Una caldaia impiega gas naturale come fonte di energia per generare il calore necessario a riscaldare acqua sanitaria e acqua destinata all’impianto di riscaldamento. Il combustibile (soprattutto gas metano, più raramente gasolio o GPL) viene attinto dall’infrastruttura di distribuzione e bruciato. I fumi prodotti dalla combustione del gas vengono poi espulsi attraverso una canna fumaria.
Ci sono tanti fattori diversi che contribuiscono a far variare i consumi di una caldaia:
- il potere riscaldante del gas metano,
- la tecnologia della caldaia,
- la capacità della caldaia,
- l’isolamento termico dell’abitazione,
- l’intermittenza del riscaldamento.
Proprio l’intermittenza del riscaldamento – e, in particolare, l’accensione – è l’elemento su cui andiamo a soffermarci, perché è probabilmente quello su cui è più facile intervenire nell’immediato.
Ma come influisce il tempo di utilizzo sul consumo di gas?
- La caldaia compie lo sforzo maggiore quando deve far alzare di molti gradi la temperatura dell’acqua (o dell’ambiente in generale).
- Mentre consuma di meno quando deve intervenire solo saltuariamente per mantenere costante la temperatura raggiunta.
Questo vuol dire che, per raggiungere, ad esempio, una temperatura ambientale di 20 gradi all’interno dell’abitazione, la caldaia consumerà di più quando il riscaldamento è acceso per poche ore al giorno o quando viene accesa e spenta più volte al giorno, perché dovrà portare l’ambiente a 20 gradi partendo da una temperatura molto più bassa.
Come usare la caldaia per risparmiare
Alla luce di quanto spiegato, possiamo confermare che, per ottimizzare i consumi di una caldaia, può essere utile tenerla sempre accesa, in modo tale da non consentire alla temperatura ambientale di scendere al di sotto di una determinata soglia.
Lasciando invece la caldaia sempre accesa ad una temperatura minima, avrà bisogno di fare lo sforzo maggiore (e cioè di consumare più gas metano) soltanto una volta, al momento dell’accensione, fino al riscaldamento delle pareti. Da quel momento in poi i termosifoni sempre accesi manterranno stabile la temperatura, richiedendo alla caldaia di funzionare alla minima potenza e quindi con un consumo nettamente minore.
Altri modi per ridurre gli sprechi nel riscaldamento domestico
Oltre a tenere la caldaia sempre accesa, ci sono altri modi per ridurre gli sprechi e ottimizzare il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria all’interno dell’abitazione. Vediamone alcuni.
- Regola la temperatura di mandata
Oltre a tenere la caldaia sempre accesa, regolare correttamente la temperatura di mandata riduce i costi energetici. Puoi mantenere l’acqua calda sanitaria nel range 48-50°C, non superando mai comunque i 55°C. Per quanto riguarda i termosifoni, la temperatura consigliata varia in base al tipo di caloriferi: 50-60°C per quelli tradizionali, mentre 50-55°C sono sufficienti per quelli in alluminio. È possibile scendere fino al range 48-55°C e mantenere comunque una temperatura confortevole. - Scegli la temperatura giusta
Un altro modo per risparmiare sui costi di riscaldamento è impostare il termostato ambientale sulla giusta temperatura. Il punto d’incontro tra comfort e risparmio si aggira sui 18-20°C. Mantenere la regolazione in questo range farà sì che la caldaia consumi poco per tenere costante la temperatura. - Effettua la manutenzione ordinaria della caldaia
Manutenere periodicamente la caldaia non solo preserva l’apparecchio, ma permette anche di risparmiare sui costi. La manutenzione ordinaria della caldaia va effettuata per legge da un tecnico specializzato, che rileverà le performance dell’apparecchio ed effettuerà tutti i lavori necessari al suo corretto funzionamento, compresa la sua pulizia. Per affrontare i mesi freddi con serenità, andrebbe idealmente eseguita poco prima dell’inizio della stagione invernale. - Utilizza termostato smart e valvole termostatiche
Un cronotermostato, la cui installazione è richiesta dalla legge, permette di gestire la temperatura dell’abitazione in modo centralizzato. Ma esistono termostati più avanzati, i cosiddetti termostati smart, che permettono di gestire la temperatura dell’ambiente anche da remoto e, combinati con apposite valvole termostatiche, permettono di regolare temperature diverse in diverse stanze, ottenendo così un risparmio sostanziale sui consumi fino al 20%. - Scegli una caldaia a condensazione
Se hai una caldaia tradizionale ormai datata, potrebbe essere il momento di passare a una caldaia a condensazione di ultima generazione. Le caldaie a condensazione hanno la capacità di recuperare il calore latente, che in quelle tradizionali viene invece disperso. Questo meccanismo si traduce in un risparmio sui consumi e in bolletta che può superare anche il 40%.
Tenere una caldaia a condensazione sempre accesa, dunque, è il modo migliore per ottimizzare i consumi di gas del proprio sistema di riscaldamento.
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