Come funziona e quanto costa un rilevatore di gas
Il rilevatore di gas è un dispositivo che analizza costantemente l'aria nell'ambiente rilevando e segnalando tempestivamente una eventuale fuga di gas, in particolare metano e Gpl. Alcuni dispositivi possono essere smart e gestiti da remoto tramite app, altri sono collegati con la valvola dell'impianto, che viene chiusa automaticamente. Ecco come funziona un rilevatore di gas metano, quali sono le principali tipologie e come installarlo.
Cos’è e come funziona un rilevatore gas metano
Particolarmente utile in abitazioni con impianti molto vecchi e fondamentale per la sicurezza domestica, un rilevatore di gas è uno strumento per rilevare perdite di gas.
Di solito si tratta di una cassetta in plastica che monitora e analizza costantemente l’aria all’interno di una stanza, rilevando la concentrazione di gas potenzialmente pericolosi come Gpl e metano.
- I rilevatori di gas sono dotati di sensori che si attivano quando la quantità supera i limiti di sicurezza: in questo caso un segnale acustico o una spia luminosa avvertirà gli abitanti della casa del pericolo.
- Nei modelli collegati con la valvola dell’impianto, il sensore può far chiudere la valvola in automatico bloccando la fuoriuscita di gas nell’ambiente.
Se il rilevatore fa scattare l’allarme, indicando che c'è una fuga di gas in corso, è consigliabile evacuare immediatamente l’abitazione e chiamare i servizi di emergenza o la compagnia del gas per segnalare la situazione.
Il rilevatore fughe di gas domestico non è obbligatorio, ma in base al DM 37/2008 deve esserlo la conformità dell’impianto. Spetta ad un tecnico autorizzato rilasciare tale dichiarazione di conformità.
Rilevatori gas: tipologie
In commercio ne esistono diversi tipi. Un rilevatore fughe gas può essere infatti portatile o fisso e scegliere l’uno o l’atro dipende dalle singole esigenze.
- In base alla tipologia di rilevazione, si dividono in monogas (in grado di rilevare una sola tipologia di gas, prevalentemente il gas ad uso domestico) e multigas (in grado di avvertire la presenza di diverse tipologie di emissioni pericolose, usati per fini professionali).
- Se usati prevalentemente in casa si opterà per rilevatori impostati sui livelli di sicurezza del gas metano. Se, invece, si utilizzeranno per fini professionali, si sceglieranno dispositivi in grado di rilevare altri tipi di gas.
- Per quanto concerne l’alimentazione: i rilevatori di gas fissi hanno bisogno di alimentarsi attraverso la corrente elettrica e si possono collegare direttamente alle valvole del gas, mentre quelli portatili vengono alimentati tramite batterie al litio.
- Possono essere integrati anche all’interno di un impianto di antifurto collegandoli alla centralina.
- Tra i modelli più avanzati rientrano i rilevatori di gas Wi-Fi, dispositivi smart controllabili a distanza attraverso il proprio cellulare o tablet, grazie ai quali si potrà monitorare l'impianto e intervenire anche mentre si è fuori casa.
Quanto costa un rilevatore di gas
Il costo dei rilevatori dipende dai sensori utilizzati, quindi dal grado di sensibilità, e dalla tipologia del prodotto:
- quelli portatili, usati prevalentemente per esigenze professionali, hanno caratteristiche e funzionalità che ne accrescono il valore facendo lievitare il prezzo;
- mentre i rilevatori installati in casa, ad esempio in cucina, hanno un costo contenuto e alla portata di tutti.
Come installare un rilevatore di gas
Montare un rilevatore di gas non è un’operazione complessa, basta seguire le indicazioni contenute nel manuale di istruzioni.
Ci sono però alcuni piccoli accorgimenti da non trascurare, consigli utili per installare correttamente un rilevatore di gas metano.
- Posizione. È fondamentale scegliere bene dove posizionare il rilevatore gas metano. Meglio in basso (a circa 30 cm dal pavimento) per i gas pesanti come il GPL, e in alto (ad almeno 30 cm dal soffitto) per i gas leggeri, come il metano o il monossido di carbonio, che in quanto tali tendono a salire. Montare il rilevatore nei posti sbagliati potrebbe comprometterne il funzionamento. Ad esempio, mai installarlo in spazi chiusi come un armadio o dietro una tenda; non va bene neanche sopra un lavello (l’umidità potrebbe alterare la rilevazione dei dati), vicino a porte e finestre, in una zona dove la temperatura può scendere sotto i 10 gradi o superare i 40, né in posti in cui la sporcizia o la polvere possono ostruire i sensori. Il posto ideale per un rilevatore di gas è la cucina e, in particolare, in prossimità di dispositivi da cui potrebbero originarsi fughe di gas.
- Cablaggio. Dopo aver identificato la posizione, assicurarsi della presenza dei cavi di tensione di rete per la messa in funzione del dispositivo.
- Accessibilità. È importante che le spie luminose siano visibili e che il dispositivo sia facilmente accessibile nel caso sia necessario effettuare test di diagnostica o riparazioni.
- Sostanze. Mai usare nelle vicinanze del rilevatore sostanze come alcool, benzina, solventi, collanti, colori e prodotti siliconici, detergenti per la pulizia, profumi e spray in generale.
Un rilevatore di gas ha una durata media di circa 5 anni al termine dei quali non sarà più affidabile e andrà sostituito.
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