Fotovoltaico fai da te? No, grazie! 5 buoni motivi per non sceglierlo
Stai pensando di acquistare un kit per il fotovoltaico fai da te e di realizzare il tuo impianto in autonomia? Meglio frenare l’entusiasmo e valutare bene questa scelta che può celare delle insidie. Scopriamo insieme almeno 5 motivi per non scegliere il fotovoltaico fai da te.
Impianto fotovoltaico fai da te: un’alternativa possibile?
Il fotovoltaico rappresenta una buona soluzione per contrastare il caro bolletta: sfruttare i raggi solari per autoprodure energia, oltre a fare bene all’ambiente trattandosi di una fonte di energia rinnovabile, permette infatti di abbattere il costo dell’energia in bolletta.
Tuttavia l’acquisto di pannelli solari e l’installazione di un impianto fotovoltaico tradizionale rappresentano un investimento che non tutti hanno intenzione di sostenere. Ecco perché negli ultimi anni si è diffusa l’idea di ricorrere al kit fotovoltaico fai da te.
Sul mercato si trovano diverse soluzioni. In generale, per soddisfare il fabbisogno energetico di una famiglia di 4 persone, viene scelto un impianto con una potenza nominale di 3 Kw.
Ecco cosa contiene un kit fotovoltaico fai da te standard da 3Kw:
- pannelli fotovoltaici da 200-235 watt ciascuno;
- un inverter;
- un sistema di cavi solari dotati di connettori;
- portafusibili
- un sistema di protezioni e cablaggi
- un centralino di campo DC/AC con i sezionatori;
- una struttura di alluminio per fissare i pannelli;
- limitatori di sovratensioni.
Il kit fotovoltaico fai da te può essere ordinato online e l’acquirente può progettare il proprio impianto in totale autonomia. I prezzi bassi con la promessa di elevate prestazioni, si sa, allettano molto. Ma il risparmio immediato non sempre rappresenta la strada più conveniente.
Perché è meglio non fidarsi di un impianto fotovoltaico fai da te
Come abbiamo detto, l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico fai da te richiede un investimento economico inferiore rispetto ai costi di un impianto fotovoltaico tradizionale.
Costruire un impianto fotovoltaico casalingo, inoltre, permette anche di abbattere i tempi di realizzazione ed elimina le lunghe pratiche burocratiche per l’allaccio alla rete elettrica.
Tutti questi apparenti vantaggi, tuttavia, celano delle insidie.
Siamo sicuri di avere gli strumenti giusti per valutare il dimensionamento dell’impianto, la potenza e il tipo di materiali necessari? O di poterci occupare della sua manutenzione straordinaria e della sua sicurezza?
Esaminiamo insieme almeno 5 motivi per cui il fotovoltaico fai da te non rappresenta una buona soluzione.
1. L’analisi preventiva è fondamentale!
È vero che con un impianto fai da te si risparmiano il tempo e il denaro altrimenti necessari per un sopralluogo degli ambienti da parte di tecnici qualificati, ma è altrettanto vero che un’analisi preventiva della propria abitazione prima dell’installazione è fondamentale per la scelta dell’impianto giusto.
Prima di procedere con l’installazione, infatti, è fondamentale porsi delle domande: qual è la potenza complessiva di cui ho bisogno? Quanti pannelli occorre installare? Sarà necessario un accumulo fotovoltaico? Si tratta di interrogativi ai quali soltanto un esperto potrà rispondere con precisione, con calcoli accurati dei tuoi consumi medi, delle dimensioni del tetto o della posizione della casa. Solo così potrai avere l’impianto giusto per te e calibrato sulle effettive abitudini di consumo del tuo nucleo familiare.
- Progettare un sistema su misura e adatto al fabbisogno energetico e alle esigenze specifiche del consumatore, è uno dei passaggi essenziali – e spesso sottovalutati – perché l’impianto fotovoltaico si riveli effettivamente conveniente. Illudersi del fatto che l’installazione di qualche pannello fotovoltaico fai da te possa abbattere le spese in bolletta, è pura utopia.
- Inoltre è importante valutare le specificità di ogni abitazione ed effettuare le dovute verifiche sulla presenza dello spazio necessario per posizionare i pannelli, sul tipo di tetto (piano o inclinato), sull’esposizione e l’eventualità di ostacoli che potrebbero fare ombra sulla superficie dei moduli inficiandone il corretto funzionamento o addirittura rendere complicata l'installazione. Infatti, benché la posizione ideale per installare i pannelli sia quella dei tetti degli edifici, non è detto che sia sempre la soluzione più indicata: infatti, se un tetto è esposto a Nord, saranno necessari dei moduli specifici capaci di assicurare un buon rendimento energetico anche in assenza di un irraggiamento sostenuto.
2. Meglio affidare l’installazione ad un esperto!
In assenza di tecnici qualificati, si rischia di incorrere in errori di configurazione o di non collegare correttamente un pannello.
Bastano pochi passi falsi e l’impianto potrebbe non produrre l’energia necessaria o finire addirittura per bloccarsi con ripercussioni economiche non indifferenti e comportare una spesa aggiuntiva non prevista. Il personale abilitato ha invece le competenze giuste per connettere l'impianto alla rete pubblica e accertarne il buon funzionamento.
Pur scegliendo un impianto fotovoltaico fai da te, quindi, non è possibile fare a meno dell’intervento di un professionista per configurazione e allacciamento. Operazione che, da sola, potrebbe richiedere cifre abbastanza elevate, tali da vanificare il vantaggio economico della scelta di una soluzione fai da te.
3. Questione di sicurezza: occhio alla scelta!
Se decidi di realizzare un impianto solare fai da te hai due possibilità:
- puoi acquistare singolarmente i vari componenti (inverter, pannelli, cablaggi, batterie di accumulo),
- oppure puoi acquistare un kit preconfezionato.
In entrambi i casi, bisogna fare attenzione a ciò che si acquista e alle specifiche tecniche dei materiali, la cui qualità non sempre è certificata e garantita, soprattutto nel caso di acquisti online.
Chi ti assicura che sia un prodotto effettivamente valido? E chi ne risponderà in caso di malfunzionamenti o difetti di fabbrica? Le aziende certificate per l’installazione di impianti fotovoltaici sono in grado di fornire una garanzia di produzione dei dispositivi e monitorano costantemente l’impianto. Nel caso venga rilevato un rendimento inferiore a quello garantito, possono rimborsarti. Ovviamente non puoi aspettarti lo stesso trattamento se hai deciso di affidarti al fotovoltaico fai da te.
4. Chi pensa alla burocrazia?
Siamo proprio sicuri che scegliere il fotovoltaico fai da te faccia risparmiare anche del tempo? Non è proprio così. Un'azienda accreditata può fornire un prezioso aiuto nell’iter burocratico: agevola il reperimento della modulistica e il processo da seguire per ottenere le approvazioni necessarie.
Un tecnico certificato, inoltre, può fornirti tutte le informazioni sugli incentivi fotovoltaico che fanno al caso tuo e su come avviare le relative pratiche burocratiche.
5. Costi: il risparmio è davvero assicurato?
Un ultimo punto da valutare riguarda il costo effettivo. Scegliendo una soluzione fai da te, il risparmio sarebbe davvero minimo rispetto ai rischi, soprattutto considerando la recente riduzione della spesa per l'installazione di questa tipologia di impianti e gli incentivi previsti dallo Stato.
Inoltre bisogna tener presente che, alla spesa per il kit fotovoltaico fai da te, devi sommare alcuni costi extra, come il noleggio dei ponteggi (necessari se dovrai lavorare ad altezze elevate) e le spese per ottenere le autorizzazioni, l’allacciamento dell’impianto e per avviare le pratiche per ottenere gli ecoincentivi statali. Un installatore accreditato, invece, ha accesso a prezzi scontati sui materiali e sulle pratiche per l’installazione.
In sostanza, scegliendo un impianto fai da te, potresti ottenere un risparmio soltanto sulla manodopera specializzata: l’unica capace di garantirti sicurezza e risultati migliori in termini di rendimento. Conviene davvero?
Vuoi saperne di più sull’installazione di un impianto fotovoltaico?