Attestato di prestazione energetica: a cosa serve
L’APE, attestato di prestazione energetica, è un documento contenente le caratteristiche energetiche di un edificio, di un appartamento o di un’abitazione. Si tratta di una certificazione da presentare a fronte di un atto di compravendita, locazione o donazione di un immobile. Inoltre è necessario per usufruire del certificato di agibilità di un edificio. Vediamo a cosa serve, chi lo redige, quanto costa e in quali casi è obbligatorio far redigere il certificato APE.
Attestato di prestazione energetica: cos’è e quando è obbligatorio
Il certificato APE è il documento che definisce le prestazioni energetiche di un edificio. L’attestato di prestazione energetica va presentato sia in caso di compravendita tra privati che quando si passa tramite agenzia.
L’APE è obbligatorio per legge nei casi di:
- Acquisto di un immobile;
- Locazione di un immobile: interi edifici o singole unità immobiliari;
- Donazione di immobile;
- Nuove costruzioni;
- Interventi di ristrutturazione che riguardano oltre il 25% della superficie dell’immobile;
- Demolizione e ricostruzione;
- Sottoscrizione di un nuovo contratto relativo a impianti termici o di climatizzazione di un edificio pubblico;
- Utilizzo di edifici da parte della PA e aperti al pubblico, la cui superficie risulti superiore ai 250 mq.
Questo documento è stato introdotto dal Decreto Legge 63/2013 e ha sostituito l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE).
Certificato APE: quali informazioni contiene?
L’attestato di prestazione energetica consente di calcolare la classe energetica di un edificio in una scala di valori che va da A4 a G, in base all’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’immobile. Più bassa risulta essere la lettera e maggiore è il consumo energetico dell’edificio.
Il documento deve contenere una serie di informazioni necessarie:
- Prestazione energetica globale, espressa in energia primaria totale e primaria non rinnovabile;
- Requisiti minimi di efficienza energetica;
- Classe energetica;
- Emissioni di CO2;
- Qualità energetica del fabbricato: ovvero indici di prestazione termica per la climatizzazione invernale e l’area solare equivalente; trasmittanza termica periodica;
- Indici di prestazione energetica rinnovabile o non rinnovabile;
- Energia elettrica trasportata;
- Raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica, tramite proposte di interventi significativi e convenienti.
Come si redige l’attestato di prestazione energetica
Il certificato APE viene rilasciato da un soggetto accreditato dopo un’attenta valutazione delle caratteristiche dell’edificio. Dopo un sopralluogo da parte di un tecnico, il certificatore APE svolge indagini utili ad accertare le caratteristiche strutturali dell’edificio.
Queste caratteristiche riguardano diversi parametri: dalla qualità degli infissi, alla presenza di impianti capaci di produrre energia fino allo stato di salute della caldaia, ove presente.
Questo è solo il primo passo da compiere per valutare l’immobile. L’analisi energetica viene infatti eseguita mediante software che analizzano caratteristiche geometriche e sistemi di riscaldamento e raffreddamento presenti nell’edificio. Inoltre viene valutato il tipo di impianto in uso e l’eventuale presenza di sistemi di produzione di energia rinnovabile.
Dopo aver ultimato i calcoli, i certificatori APE compilano e rilasciano un documento di attestazione di prestazione energetica che riassume le caratteristiche energetiche.
Al proprietario dell’immobile spetta il compito di conservarlo insieme al resto della documentazione riguardante l’edificio. Sarà infatti lui a consegnarlo al nuovo proprietario (o locatario), mentre una copia digitale viene trasmessa dal certificatore al registro informatico regionale.
Durata e costo del certificato APE
L’attestato di prestazione energetica, che viene rilasciato da un soggetto accreditato con competenze in materia di efficienza energetica applicata agli edifici, dura 10 anni.
Questa è la validità massima del certificato APE. Per mantenerla occorre tuttavia garantire i controlli periodici della caldaia previsti dalla legge.
Se nel corso del suddetto periodo vengono effettuati interventi di ristrutturazione dell’immobile che ne modifichino le prestazioni energetiche, bisogna rinnovare l’APE.
Il costo, invece, non è fisso, ma si aggira in media intorno ai 200 euro. Le variabili che influiscono sul prezzo della certificazione APE sono le caratteristiche dell’edificio e la città in cui viene redatta.