L’ingresso in una nuova abitazione comporta spesso la necessità di dover attivare il contatore gas per la prima volta o, in alternativa, riattivarlo dopo una precedente chiusura. Nel primo caso, potrai richiedere l'attivazione gas se hai la certezza che i lavori di allaccio siano stati ultimati, che sia presente il vano porta contatore e che non sia mai stato posato un contatore in precedenza. Il subentro gas, invece, potrai richiederlo solo se hai acquistato/affittato un immobile con un contratto di fornitura cessato. Una fornitura è cessata quando il contatore non è presente o è sigillato. Se invece il contatore è ancora attivo dovrai semplicemente procedere ad una voltura della precedente fornitura gas.
Sia in caso di attivazione che di subentro, un tecnico del Distributore locale verrà da te per collocare il contatore o rimuovere i sigilli in caso di contatore piombato, dopo aver concordato un appuntamento. Ma guardiamo nel dettaglio in cosa comporta l’attivazione e il subentro del gas, i costi e le tempistiche da rispettare.
Scopri come effettuare l’attivazione o il subentro gas:
L’attivazione gas è la procedura che permette di collegare l’utenza alla rete di distribuzione. Grazie a questa operazione è possibile mettere in funzione il contatore e usufruire del gas nella propria abitazione. L’attivazione del contatore gas viene richiesta quando sono terminati i lavori di allacciamento gas, quindi il contatore è stato già installato ma non è mai entrato in funzione.
L’attivazione del gas metano può essere richiesta in qualunque momento affidandosi a uno degli operatori presenti nel mercato libero. Il costo dell’installazione del contatore è pari a 40 euro addebitati in bolletta. Tale cifra viene richiesta nel momento in cui il distributore accerta, tramite l’invio di un tecnico, che l’allaccio alla rete sia conforme alla normativa vigente.
Una volta ricevuta la richiesta di attivazione, il fornitore deve trasmetterla entro 2 giorni lavorativi al distributore, il quale deve concordare un appuntamento per l’attivazione nell’arco di 10 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta.
A volte, soprattutto quando la casa è rimasta disabitata a lungo, può succedere di trovare chiusi i contratti delle utenze domestiche. Il contatore, inoltre, può essere fisicamente assente oppure sigillato quindi sarà necessario riattivarlo e sottoscrivere un nuovo contratto gas. In questo caso il nuovo proprietario (o affittuario) dovrà richiedere il subentro gas, una procedura che serve a riattivare la fornitura sospesa dal precedente intestatario.
Per i clienti del Servizio di Maggior Tutela il costo totale comprende 3 voci:
Nel mercato libero, il costo del subentro gas varia in base al fornitore prescelto. In linea di massima il nuovo cliente dovrà pagare una quota fissa destinata alla copertura della prestazione commerciale del fornitore. L’ammontare di questa voce, aggiornata annualmente, è di 23 euro. Il secondo costo stabilito dalla normativa vigente riguarda invece gli oneri amministrativi da corrispondere alla società di distribuzione del metano. In questo caso occorre far riferimento alla classe d'appartenenza del contatore, stabilita in base a quanti metri cubi di gas possono passare durante un’ora all’interno del dispositivo. Se il contatore appartiene alla classe G6, la cifra è pari a 30 euro. Se invece il contatore è più grande, al nuovo cliente saranno addebitati 45 euro più gli eventuali costi derivanti dall’accertamento documentale. La cifra totale da corrispondere, calcolata dal fornitore, sarà addebitata sulla prima bolletta. In caso di morosità del precedente intestatario del contratto, il nuovo cliente non dovrà pagare nulla, a meno che non sia un convivente o un parente di primo grado. Se l’impianto è stato modificato, per perfezionare il subentro è necessario verificare, da parte della società distributrice, la sicurezza e l’uniformità dell’impianto stesso agli standard previsti dalla legge. Questa eventualità comporta ulteriori costi che variano in base alla portata termica.
L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ha stabilito un tempo massimo di 12 giorni lavorativi. Dal momento in cui il cliente invia la documentazione, il fornitore dispone di 2 giorni per inoltrare la richiesta al distributore di zona. Questi, a sua volta, ha 10 giorni di tempo per attivare il contatore del gas tramite invio di un tecnico autorizzato.
Qualora per colpa del distributore ci sia un ritardo, al cliente spetta un indennizzo in bolletta pari a 35 euro.
Un piccolo consiglio: per evitare di rimanere senza fornitura gas è sempre consigliabile programmare con anticipo la richiesta di subentro rispetto alla data in cui si prevede l'effettivo trasferimento. Due o tre settimane prima è l’arco di tempo perfetto per avviare la procedura e scongiurare possibili ritardi.
Qualche volta il subentro richiede tempi più lunghi perché la documentazione inviata dal cliente è incompleta oppure inesatta. Per evitare questo errore è necessario allegare alla domanda di subentro:
Il codice PDR consiste in una sequenza numerica di 14 cifre che servono a identificare esattamente il luogo geografico in cui il gas viene consegnato dal fornitore al cliente finale. La prima parte comprende 4 numeri che identificano il distributore di zona del gas, mentre i restanti 10 rappresentano il codice del cliente. Da non confondere con la matricola del contatore, è una sigla che identifica quindi in maniera certa e univoca la propria fornitura e il Punto di Riconsegna (termine dal quale mutua l’acronimo PDR). Tale codice viene assegnato dal distributore nel momento in cui ha luogo l'allacciamento del gas e l’installazione del contatore. Ricordiamo che il PDR non cambia nel passaggio da un fornitore all’altro e nemmeno in caso di voltura o subentro. Questa sigla non deve mai essere confusa con il codice cliente perché ha finalità completamente diverse. Il codice PDR, infatti, è fondamentale quando si devono effettuare lavori di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, modificare alcuni dati oppure richiedere il bonus sociale previsto dalla legge. Semplificando, è la carta d’identità della nostra fornitura, collegata ad alcuni elementi essenziali come l'indirizzo dell’abitazione e i dati anagrafici dell'intestatario del contratto. Mentre il codice PDC, ad esempio, relativo al Punto di Consegna, è in comune con altri utenti, il PDR è assolutamente personale. Per velocizzare molte procedure, quindi, è sempre necessario avere a portata di mano il PDR. Ma dove si trova questo codice? Il cliente può reperirlo nella bolletta gas, online all’interno dell’area riservata, sul contatore oppure può richiederlo al Servizio Clienti del fornitore prescelto.
Per poter procedere all'attivazione occorre dichiarare di non essere parente di primo grado, né convivente del precedente intestatario e verrà verificato che non sussistano posizioni debitorie aperte a tuo carico.
Non verrà addebitato alcun costo relativo alle bollette non pagate dal precedente intestatario della fornitura.
Contattaci al numero verde 800 422 422 e tieni a portata di mano il tuo codice fiscale e il codice PDR che serviranno per l’attivazione o subentro dell’utenza gas: con una semplice registrazione telefonica ci occuperemo della tua richiesta.
Dopo aver richiesto il subentro potrai conoscere lo Stato di Avanzamento della tua pratica direttamente online.
Se eri un cliente ENGIE con la tua precedente fornitura gas e devi effettuare una attivazione o subentro nella tua nuova abitazione la procedura da seguire è facile. ENGIE avrà già a disposizione alcuni dei tuoi dati anagrafici che andrai ad integrare con i nuovi che ti verranno richiesti (ad es. il nuovo PDR). Anche le condizioni non variano (tempistiche e costi), potrai quindi rimanere con il tuo fornitore di fiducia semplicemente contattandoci al nostro numero verde 800 422 422 dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 22:00 (escluse festività nazionali).
Da cellulare o per chiamate dall'estero +39 02395688 (il costo della chiamata varia in base al piano tariffario del tuo operatore telefonico).
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